𝐃𝐞𝐥𝐢𝐥𝐚𝐡'𝐬 𝐩𝐨𝐯
Mi sembrava incredibile, metà gennaio e il sole splendeva alto in cielo quasi come fosse primavera. Amavo le giornate come quella, il sole mi metteva di buon umore e mi dava una spinta in più per alzarmi dal letto al mattino.
Erano trascorsi quindici giorni dall'inizio del nuovo anno, io non avevo più visto, né sentito Harry.
Se da un lato apprezzavo immensamente il suo rispetto per la mia decisione, dall'altro non facevo che ripensare alle parole di mio fratello, non facevo che pensare a lui, a Posey, a come stessero, a cosa stessero facendo—mi mancavano.Stavo lentamente provando a riprendere in mano la mia vita, avevo ricominciato a lavorare, avevo portato a termine i progetti lasciati a metà, stavo – anche se di rado – riprendendo ad uscire e stavo cercando di trovare un equilibrio con Eric, uno che mi facesse accettare la sua assenza fisica e che mi facesse sentire la sua presenza spirituale ed emotiva.
Mio fratello e Janice avevano cominciato ad uscire insieme, se la stavano vivendo giorno per giorno, senza etichette, senza pressioni, ma già sapevo che tra loro avrebbe funzionato.Mentre controllavo che nel sacchetto tra le mie mani ci fossero tutte le foto che avrei dovuto consegnare, i raggi del sole scaldavano il mio volto, la luce quasi accecante. Infilai quindi il sacchetto nella mia borsa e ripresi a camminare.
Sarà stato per la situazione metereologica, ma le strade quel giorno erano più affollate del solito, i parchi colmi di bambini che giocavano, i bar e i ristoranti completamente pieni.
Erano le undici e mezza del mattino, forse qualcosa in più, ed era la prima volta in cui uscendo di casa non mi ero sentita completamente smarrita—lo presi come un segno positivo, come un segno che – col tempo – sarei stata in grado di ricominciare da me.Dozzine di studenti circolavano per Fitzrovia quella mattina, Londra aveva un'aria più serena e forse lo ero anch'io.
Mi avvicinai al bordo del marciapiedi per attraversare la strada, ma quando mi resi conto di essere a pochi passi da You Flower, You Feast, feci un passo indietro e mi voltai, fronteggiando la stradina che portava al negozietto di Harry.Silenziosamente mi avvicinai alla piccola via e in punta di piedi, quasi come se qualcuno potesse sentirmi o vedermi, mi avvicinai anche al negozio.
Mi fermai a qualche metro dalla vetrina e accostai, sistemandomi sotto un pergolato cosicché Harry non potesse accorgersi della mia presenza—poi lo vidi.Era lì, al suo solito posto, dietro il bancone.
Indossava una t-shirt rosa e bianca, i suoi capelli erano scompigliati, un accenno di barba ricopriva il suo viso—era bellissimo, come sempre.
Però mancava qualcosa, mancava quella luce che era solito emanare, non sembrava affatto felice e la mia mente non poté fare a meno di tornare a qualche tempo prima, a quando mi ritrovai davanti a quella vetrina per la prima volta, a quando quella luce mi rapì, a quando non avevo la più pallida idea di quanto Harry avrebbe segnato la mia vita.Quel giorno non era soleggiato come quello corrente—oh no, quel giorno pioveva a dirotto ed io stavo perdendo completamente il controllo, era una pessima giornata.
Ricordavo chiaramente di essere entrata nel negozio zuppa d'acqua, ero imbarazzante e per quanto pregai di non attirare l'attenzione, fallii miseramente.
Quel momento restò impresso nella mia mente – indelebile – il momento in cui sollevando lo sguardo incrociai i suoi occhi smeraldo per la prima volta, ricordai di averli trovati estremamente simili alla parete alle sue spalle, quella colma di fiori colorati e le foglie di ogni singolo fiore – ognuna di una sfumatura differente – erano in perfetta sintonia con i suoi occhi, erano verdi come i suoi occhi.
Il suo viso etereo mi lasciò senza fiato, e a distanza di mesi desideravo ancora che quel giorno avessi avuto con me la macchina fotografica, per immortalare quel momento.
Mi aveva colpita fin dal primo istante, ogni cosa di lui mi sembrava assolutamente surreale: dalla voce al viso, dalla gentilezza al modo in cui mi guardava, dalla sua unicità alla capacità che aveva di rendermi vulnerabile.
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Blossoming Cherry Tree
Fiksi Penggemar"How far should a person go in the name of true love?" Dopo un vissuto burrascoso ed anni trascorsi sotto una campana di vetro, Delilah Miller decide di lasciarsi tutto alle spalle e prendere finalmente in mano le redini della propria vita. Determi...