𝐃𝐞𝐥𝐢𝐥𝐚𝐡'𝐬 𝐩𝐨𝐯
Londra a novembre e gelo dovrebbero occupare lo stesso spazio nel dizionario—dannazione, avevo passato l'intero pomeriggio in camera oscura e – nonostante il riscaldamento – mi si era gelato il culo.
Ero stanca, non avevo fatto che lavorare per tutto il giorno e, per quanto amassi quel che facevo, avevo bisogno di riposo.
Nelle ultime settimane avevo dovuto recuperare tutto il lavoro arretrato dall'arrivo di Eric e mi ci sarebbe voluto ancora un po' per rimettermi al passo con tutti i progetti che avevo in programma.
Ad ogni modo, almeno per quel che riguardava la giornata corrente, avevo finalmente finito e mi sarei goduta una cena fuori con la miglior compagnia di sempre.Terminai di sistemare le ultime foto in una busta che avrei dovuto consegnare il giorno successivo e, poco prima che potessi recuperare il mio cellulare dal ripiano poco lontano, una notifica lo fece vibrare.
Allungai un braccio e lo sbloccai immediatamente quando vidi il nome di Janice apparire sullo schermo—lei ed Eric sarebbero passati a prendermi per raggiungere il resto della ciurma al Wheatsheaf, un pub della zona.Frettolosamente infilai la busta nella mia borsa e la raccolsi dalla sedia, la misi in spalla, indossai il cappotto e mi affrettai a raggiungere l'uscita, salutando un ragazzo ancora intento a lavorare su alcune foto prima di ritrovarmi fuori.
Sentii immediatamente il gelo penetrarmi fin dentro le ossa e sentii il mio naso farsi rosso
«merda» farfugliai sfregando le mani tra loro nel tentativo di scaldarle, una nuvola di vapore fuoriuscí dalle mie labbra.
Mi guardai attorno alla ricerca dell'auto di Janice e sorrisi quando la vidi accostare con un suono di clacson.
Scesi giù dal marciapiedi e mi precipitai verso l'auto, aprii la portiera posteriore e salii a bordo chiudendola dietro di me«finalmente» sospirai sonoramente lasciando ricadere la borsa sul sedile vuoto accanto al mio
«sera» aggiunsi sporgendomi verso i sedili anteriori«stanca?» domandò Janice lasciandosi sfuggire una risatina, ripartì senza perdere tempo
«troppo, ma non vedo l'ora di cenare» confessai.
Eric era più taciturno del solito, non che lo fosse più di tanto quand'era solo con me e Janice—la cosa mi stranì«hey, biondino» sorrisi lasciando un bacio sulla sua guancia
«tutto okay?»«uhu» accennò un sorriso in risposta, ma la mia attenzione venne attirata dal tremolio nelle sue mani, potevo percepire che qualcosa non andava e capii immediatamente che avrei dovuto tenerlo d'occhio per tutta la sera.
Cercai comunque di non darci peso, non volevo che si sentisse sotto pressione, né mi andava di passare per quella apprensiva, ma mi assicurai comunque di non perderlo di vista neppure per un secondo.
Quando entrammo al Wheatsheaf scorgemmo immediatamente i due ragazzi e la piccola in un tavolo all'angolo
«eccoli» sorrise Janice affrettandosi a raggiungerli, io la seguii, ma mi fermai di colpo quando notai che Eric non era più al mio fianco.
Corrugai la fronte preoccupata e mi voltai per assicurarmi che tutto fosse okay, ma vidi il biondo indietreggiare appena. Sbattè le palpebre ripetutamente e potevo chiaramente vedere il suo petto sollevarsi e abbassarsi a causa del respiro affannato, Eric aggrottò la fronte e lo vidi guardarsi attorno smarrito, spaventato—non accadeva da settimane.
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Blossoming Cherry Tree
Фанфик"How far should a person go in the name of true love?" Dopo un vissuto burrascoso ed anni trascorsi sotto una campana di vetro, Delilah Miller decide di lasciarsi tutto alle spalle e prendere finalmente in mano le redini della propria vita. Determi...