"How far should a person go in the name of true love?"
Dopo un vissuto burrascoso ed anni trascorsi sotto una campana di vetro, Delilah Miller decide di lasciarsi tutto alle spalle e prendere finalmente in mano le redini della propria vita.
Determi...
1 febbraio 2022: volevo e dovevo rendere quel giorno il più speciale della sua vita.
Mi ero impegnata tantissimo affinché la sorpresa riuscisse e speravo con tutta me stessa di farcela, perché era quel che Harry meritava. Ero estremamente grata di avere l'aiuto anche di Martin e Janice, che mi stavano assecondando nell'organizzazione da settimane, senza mai far trapelare indizi—stavano andando benissimo e ogni cosa stava seguendo i miei piani alla perfezione.
Avevo pensato a lungo a qualcosa che per Harry avrebbe potuto fare la differenza, ero consapevole di quanto poco gli importasse di ricevere un regalo materiale, mi aveva ripetuto centinaia di volte che avere me accanto fosse abbastanza, ma non lo era per me. Meritava di più. E allora ci avevo pensato, ogni giorno, ogni notte. Finché una sera, mentre ero sdraiata sul divano tra le sue braccia, con Posey addormentata su di me, ebbi un'idea grandiosa. Stavamo guardando Rapunzel, per l'ennesima volta, e nell'esatto momento il cui sullo schermo della TV apparve la scena in cui Eugene e Rapunzel assistono al volo delle lanterne, pensai “è questa”. Era il cartone preferito di Posey, e senza alcun dubbio una delle cose più magiche a cui qualcuno possa assistere, così decisi che la sorpresa sarebbe stata quella, avrei portato Harry al festival delle lanterne.
Ebbene, il giorno era giunto ed era da poco passato mezzogiorno. Janice mi aveva ceduto la sua auto, mentre Martin era passato da Harry per tenerlo impegnato, così che non lasciasse il negozio per la pausa pranzo—io non mi ero fatta sentire, per cui Harry era abbastanza sicuro che io mi fossi totalmente dimenticata del suo compleanno.
Ero agitatissima, volevo che ogni singolo dettaglio della sorpresa funzionasse esattamente come lo avevo immaginato. Parcheggiai l'auto di fronte all'asilo di Posey e mi diressi verso l'entrata, perché il primo step della sorpresa era recuperarla senza che Harry lo sapesse e renderla mia complice. Ero già certa che ci saremmo divertite un sacco.
Aprii la porta ed immediatamente vidi lo sguardo di Marisol piombare su di me
«buongiorno» salutai gentilmente, poi entrai cautamente richiudendo la porta alle mie spalle
«buongiorno» rispose lei allontanandosi dai bambini per venirmi incontro, ma non appena Posey sentí la mia voce, la vidi apparire dal cancelletto che portava all'esterno e un sorriso illuminò le mie labbra.
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«Lala!» immediatamente prese a correre verso di me e mi saltò in braccio, avvolgendo le braccia attorno al mio collo
«hey, principessa» sorrisi coccolandola, Marisol intanto continuava a scrutarmi confusa, così spostai il mio sguardo su di lei «scusa se sono passata in anticipo, dovrebbe esserci una delega di Anne, sua nonna, dove diceva che oggi sarei passata a prendere Primrose prima dell'orario di uscita» spiegai
«oh» Marisol si avvicinò alla sua scrivania e cominciò a frugare tra i documenti, mentre Posey posò delicatamente una manina sul mio viso portandomi ad incontrare i suoi occhioni verdi
