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Erin

<<Devi stringerla di più, vedi che è ancora troppo larga>>, Kaden tira la cinghia che sua cugina Brenda sta utilizzando per legare le tavole da surf al pickup rosso "Toyata Hilux".

Siamo in un parcheggio poco distante dalla spiaggia e ci stiamo preparando per andare a mangiare qualcosa tutti insieme.

Il sole sta lentamente tramontando, tingendo il cielo con dei toni caldi, partendo dall'arancione per arrivare fino al giallo. Il calore soffocante è scemato e in lontananza si possono scorgere delle nubi scure avvicinarsi.

Nate segue la direzione del mio sguardo, <<Quelle non promettono nulla di buono, ma ci metteranno ancora un po' prima di arrivare a noi>>.

Annuisco silenziosa e attendo che gli altri due finiscano di sistemare le loro cose sulla macchina di Brenda.

Dopo essersi assicurati di aver legato tutto per bene, Brenda e Kaden saltano giù dal pickup e iniziano, insieme a Nate, a togliersi la muta.

Con un calore improvviso alle guance alla vista di tutti quei muscoli definiti, mi volto da un'altra parte mentre si cambiano i vestiti. Un gruppetto di ragazze si ferma poco più distante a commentare sicuramente i gemelli, ormai mezzi nudi e bellissimi.

Ridacchiano come galline quando i due fratelli le salutano. Si allontanano, buttando sempre uno sguardo indietro per vedere un'ultima volta i ragazzi.

<<Sempre la stessa storia>>, Brenda mi affianca, ormai completamente vestita. Indossa una graziosa gonna aderente color rosa e un top scollato bianco. La definirei "splendida", proprio come i suoi cugini.

<<Che intendi?>>, le domando incuriosita, ricevendo un sorriso divertito.

<<Andare a fare surf con questi due vuol dire rimanere sempre sola, perché trovano ogni volta una ragazza con cui appartarsi>>, inaspettatamente mi stringe la mano con la sua e il suo sorriso si fa ancora più grande, <<Qualcosa mi dice che quest'anno però sarà diverso dagli altri anni!>>.

Faccio per chiederle qualche informazione in più riguardo quest'ultima uscita, ma i gemelli ci si avvicinano ormai pronti a partire per la prossima destinazione.

<<Ci vediamo da Jeremy allora>>, dice Kaden, mettendosi le mani in tasca pronto ad avviarsi in un'altra direzione.

<<Vai a piedi?>>, domando stupita, facendolo voltare con un ghigno maledettamente sexy stampato sul viso.

<<No, cherie. Sono venuto con la mia macchina...>>, detto questo di incammina verso un "Range Rover Velar" grigio scuro. Sbatto più volte le palpebre, mentre un ricordo mi balena nella mente.

<<Sembra la stessa macchina che qualche giorno fa mi ha clacsonato come una dannata mentre attraversavo le strisce pedonali...>>, Kaden si ferma di colpo, irrigidendosi come un asse di legno.

<<Eri tu?!>>, sibila lui, avvicinandosi di nuovo a me, sotto lo sguardo perplesso di Nate e Brenda.

<<Che mi sono perso?>>, domanda il gemello biondo.

Incrocio le braccia al petto e fulmino Kaden, <<il tuo caro fratellino a quanto pare non sa rispettare le regole della strada>>.

<<Ma senti la professorina! Sarei io a non sapere le regole della strada?>>, fa una risata amara, alzando un sopracciglio, <<Hai per caso notato il semaforo?>>.

Aggrotto la fronte, <<Che vuoi dire?>>.

<<Voglio dire che, la tua stupida testolina, non ti ha segnalato che stavi passando sulle strisce pedonali con il rosso del semaforo pedonale!>>, si allontana nuovamente verso la sua auto, <<Non è mica colpa mia se arrivi dalla campagna. Per caso vi spostate ancora con la carrozza?>>.

Territorio NemicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora