Kaden
Le mie piccole mani sfiorano con delicatezza la sabbia chiara. Cerco di creare un solco con le dita, spostando i granelli con attenzione.
Sono calmo e rilassato mentre ascolto le onde del mare infrangersi sulla spiaggia.
<<Accidenti, Erin! Che castello pazzesco!>>, la voce odiosa di mio fratello mi fa saltare in aria, facendomi rovinare il lavoro accurato che stavo facendo.
Osservo attraverso il ciuffo dei miei capelli scuri il mio gemello avvicinarsi a quella stupida di Erin Allen e al suo castello di sabbia. Nate ha un'espressione esterefatta mentre osserva rapito l'opera della mia nemica.
Guardo deluso la mia costruzione, per nulla paragonabile a quella di lei. L'entrata del mio castello è andata rovinata con il mio ultimo movimento brusco. Sbuffo contrariato, maledicendo quei due cretini.
Il viso di Erin è soddisfatto. Spiega con la sua voce acuta e insopportabile tutte le parti della sua creazione. Nate si complimenta con lei come mai aveva fatto prima e le chiede se può darle una mano a finire il castello.
<<Certo!>>, esclama lei facendomi tremare dalla rabbia.
Osservo i nostri genitori che prendono il sole sulle sdraio mentre chiacchierano di cose da adulti che non capisco.
Possibile che non si rendano conto che Nate sta andando d'accordo con quella bamboccia?! Lui di solito la prende in giro insieme a me. Ora invece ci gioca con gioia come se nulla fosse.
Preso da un'incontrollabile ira, mi affretto verso i due improvvisi complici e li fulmino dall'alto, facendo ombra su di loro.
Mi guardano sorpresi, non capendo le mie intenzioni. <<Il tuo castello è orribile, proprio come te!>>.
Con tutta la forza che può possedere un bambino di sette anni, inizio a tirare calci alle torri di sabbia di Erin, facendo urlare sia lei che Nate.
Nella foga non mi accorgo che la sabbia è finita negli occhi della mocciosa. Nonostante le loro suppliche, non cesso il mio atto di distruzione. A fermare la mia follia sono le grandi mani di mio papà Steve che mi alzano da terra, bloccandomi. Mi agito tra le sue braccia per liberarmi e finire di demolire il castello di Erin.
La mocciosa viene accerchiata da mia mamma e dalla signora Margaret, che con premura cercano di toglierle la sabbia dalla faccia, provando a farla smettere di piangere.
Una morsa nello stomaco mi fa venire le lacrime agli occhi, ma le sopprimo cercando di risultare forte. Osservo la scena mentre mio papà mi trascina verso il mare per farmi calmare. Nate rimane come uno stoccafisso a guardarmi, incredulo per ciò che avevo appena fatto.
<<Calmati, Kaddy!>>, la voce decisa di mio papà è severa mentre mi appoggia finalmente a terra.
Abbasso lo sguardo, non riuscendo a sostenere gli occhi indagatori di mio papà. Una punta di mortificazione si fa strada nella mia coscienza, ma cerco di ignorarla.
<<Che ti è preso?>>, non è arrabbiato. Pare quasi curioso.
<<Niente...>>, borbotto, avvicinandomi alla riva e bagnando i miei piedini con l'acqua del mare.
<<Perchè hai distrutto il castello di Erin?>>. Mi poggia la mano sulla testa e la rabbia che mi monta dentro inizia ad assopirsi.
<<Perchè è una stupida.>>
<<Perchè sarebbe stupida?>>, alzo finalmente lo sguardo su mio padre con aria delusa.
<<È una femmina, ecco perchè!>>.
Mio papà scoppia in una fragorosa risata, facendomi stranire. Cosa ci trova di tanto buffo?!
<<Non dire così, Kaddy. Erin è tua amica>>. Al suono della parola "amica" mi irrigidisco, stringendo forte le mani a pugno.
<<Non è mia amica! Non sono come quello stupido di Nate>>, mi lascio sfuggire con uno strano dolore al petto. Non riesco a capire quello che sto provando, ma non è nulla di bello.
Mio padre si mette seduto sulla spiaggia accanto a me e mi incita a fare lo stesso. Sbuffo nervoso, ma infine mi accomodo vicino a lui, tenendo gli occhi fissi sul mare infinito.
<<Kaden, lascia che ti spieghi una cosa...>> Mi volto a guardarlo con titubanza, <<Per quanto a volte le femmine possano essere difficili da capire, riescono a donarci delle nuove emozioni e delle nuove prospettive. Come noi facciamo la stessa cosa con loro. Non ne troverai mai tante che sapranno colmare i tuoi vuoti o che sapranno amarti nonostante i difetti. Ma sappi che quando riuscirai a trovarne una in grado di fare tutto ciò, non dovrai per nulla al mondo lasciartela scappare...>>.
Io con una femmina?!
Faccio una faccia inorridita e tiro fuori la lingua in segno di disgusto, <<Bleah! Io non voglio nessuna femmina!>>.
Mio papà scoppia a ridere con la sua solita risata profonda. I suoi occhi chiari mi guardano come se fossi ancora all'oscuro di tante cose. <<Ricorda solo che lanciare la sabbia negli occhi della ragazza che ti piace, non sarà mai una buona tecnica per conquistarla.>>
Divento rigido come un asse e abbasso gli occhi per sfuggire dalle sue teorie strambe. Non capisco come mai percepisco un senso di vergogna; come se mi avessero appena beccato a rubare i biscotti dal barattolo. Cerco di reprimere quello che sto sentendo, alzandomi subito in piedi.
<<Io odio Erin Allen.>>
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Territorio Nemico
Romance<<𝑰𝑵 𝑹𝑬𝑽𝑰𝑺𝑰𝑶𝑵𝑬>> La giovane Erin Allen è contenta mentre soffia sulle venti candeline colorate della splendida torta di compleanno. Lo sa benissimo che dovrebbe esprimere un desiderio come sempre, ma in cuor suo sa di non aver...