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Erin

Ci sono ormai due bottiglie di vino vuote sul tavolo. Il tempo è volato, fuori è ormai buio. La mia testa è leggera e non riesco a smettere di ridere un attimo. Claudine e Brenda insieme sono esilaranti.
La padrona di casa è così giovanile e piena di sorprese, che è impossibile non divertirsi.

<<Zia, parliamo di cose serie...>>, annuncia Brenda con uno sguardo di chi la sa lunga.

Ralph arriva con un altro vassaio ricco di stuzzichini sfiziosi preparati da Marcello; prende le due bottiglie vuote con fare indiscreto.

<<Devo portarne un'altra, signora Dixon?>>, domanda il governante alla padrona di casa.

<<Meglio di no, Ralph. Ti ringrazio>>.

Claudine si riconcentra sulla nipote, <<Quali cose serie?>>.

<<Di uomini, di che altro se no!>>, sussurra come se qualcuno potesse sentirci.

Ormai ne sono certa. Brenda andrebbe sicuramente d'amore e d'accordo con April. La questione "ragazzi" è sempre sulla loro bocca.

<<Cosa mi dici di Edward?>>, Claudine lancia uno sguardo fulminante alla nipote come se avesse appena detto un'eresia.

<<Chi è Edward?>>, domando divertita, dando un altro sorso al vino nel bicchiere. Sono brilla, accidenti.

<<Il migliore cliente di Claudine. Spende milioni solo per incontrarla...>>, bisbiglia al mio orecchio la biondina.

<<Cosa? Veramente?>>. Claudine ha un'espressione che non ho mai visto. Sembra a disagio, anche se nei suoi occhi una luce brilla.

<<Non esagerare, Brenda!>>.

<<È un bellissimo uomo, Erin. Sembra Pierce Brosnan!>>, Brenda fa un fischio di apprezzamento.

<<Non è solo bello, è anche molto garbato...>>, aggiunge Claudine sorridendo dolcemente.

<<Beh, mi sembra un ottimo partito allora!>>, affermo ridacchiando come una cretina. Meglio stare zitta, ho troppo alcool in circolo nel cervello.

<<Zia non lo ammette, ma le piace>>.

<<Che cosa piace a mia mamma?>>, come se tutte e tre avessimo appena ricevuto una secchiata gelida in faccia, ci giriamo di scatto verso la porta che da sul corridoio.

<<Ciao Nate!>>, lo saluta Brenda ricomponendosi, <<Stiamo parlando di cose da donna. Vestiti, scarpe, gioielli...nulla che possa interessarti>>.

Nate ci guarda come se fossimo dei marziani arrivati dallo spazio; si avvicina alla tavola e prende posto vicino a me. Il suo buonissimo profumo m'invade le narici prepotentemente.

<<Quanto vino avete bevuto?>>, domanda divertito, lanciandomi uno dei suoi soliti sguardi sfuggenti.

Sto in silenzio, sperando che Brenda continui a parlare. Non reggo molto l'alcool e non vorrei fare qualche assurda figuraccia come al solito.

<<Ne vuoi un po'?>>, la madre si alza in piedi per andare a prendere una terza bottiglia. Non aveva mica detto di non volere più bere?

<<Perchè no?>>, mi sorride e per un attimo mi sembra di aver sentito la sua mano sfiorarmi la coscia. Sto impazzendo, ho bevuto troppo.

Claudine se ne va, con un'andatura sciolta, come se non avesse bevuto nemmeno un bicchiere di vino. Non voglio nemmeno immaginare come camminerò io verso la camera. Sembrerò sicuramente un troll con i calli ai piedi.

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