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Erin

Non appena arriviamo al parcheggio, salutiamo la mia nuova amica Brenda, che volece come un fulmine monta sulla sua "Toyota Hilux" e scompare per le vie della città.

Io e Nate, ormai fradici dalla testa ai piedi, prendiamo posto sulla macchina di Kaden.

<<Ridotti così ti bagneremo tutti i sedili>>, faccio notare al proprietario arrogante della macchina, mentre con una mano accarezzo la pelle scura su cui sono seduta.

Kaden, sbuffa e accende il motore. I suoi magnetici occhi verdi mi lanciano uno sguardo insolente dallo specchietto retrovisore, <<Se ci tieni tanto ai miei sedili, allora puoi toglierti i vestiti bagnati.>>

Nate, con mio completo stupore, scoppia a ridere all'affermazione poco gradita di Kaden. Seduto di fianco al guidatore, si gira verso di me, appoggiando un braccio al sedile del fratello, <<Sta scherzando, Erin! Però se preferisci stare senza vestiti non farti problemi. Non ci dà mica fastidio...>>.

<<Nulla che non abbiamo già visto>>, concorda il fratello strafottente.

Se solo al posto dei miei occhi ci fossero dei raggi laser, in questo momento sarebbero stati entrambi folgorati, <<Grazie, ma non mostro la "mercanzia" al primo che capita!>>.

Come se avessi appena fatto una battuta esilarante, i due spezzano il silenzio con le loro odiose risate.

Non li degno neanche più di uno sguardo e focalizzo la mia attenzione fuori dal finestrino. San Diego di notte è ancora più bella e affascinante.

Non appena avrò la possibilità di fare un'uscita serale con i miei futuri nuovi amici, se mai ne possiederò qualcuno, voglio visitare questa splendida città in ogni suo aspetto.

La vita notturna sarà molto più sentita qua rispetto a Medford. Il divertimento di certo non mi mancherà in questi anni.

Inizio a sentire dei brividi di freddo e noto che sulle mie braccia incomincia a comparire la pelle d'oca. Come immaginavo, Kaden ha dimenticato di spegnere l'aria condizionata e, cercando di farmi sentire sopra alla musica che giunge dalle casse, provo a rivolgermi a lui in maniera gentile. Gli chiedo cortesemente di spegnerla, a meno che non vuole ritrovarsi una ragazza in ipotermia sui sedili posteriori.

Senza troppe storie, che sinceramente credevo avrebbe fatto, soddisfa la mia richiesta.

<<C'è la mia felpa lì da parte...>>, dice, puntando il dito verso il sedile vicino al mio, <<...se hai freddo indossala>>.

Sorpresa dal primo gesto gentile di Kaden, non obbietto e un po' a disagio me la infilo. Come pensavo mi sta enorme, ma almeno mi tiene al caldo. Emana un profumo buonissimo; di pulito...di lui.

Come fa una misera felpa a farmi battere il cuore così velocemente? Non mi dire che spruzza qualche feromone sui suoi abiti per fare cadere le donne ai suoi piedi! Chiaramente è improbabile. Almeno spero...

Dopo un viaggio che sembra infinito, accompagnati solo dal suono della musica "rock'n'roll" di Kaden, finalmente arriviamo alla Villa dei Dixon.

<<Non vedo l'ora di farmi una doccia calda>>, afferma Nate, mentre il fratello è intento a parcheggiare il "Range Rover".

Finalmente riesco a vedere anche il garage della casa, che è ancora più grande di quanto pensassi. Sbarro gli occhi, osservando la fila di macchine che vi sono all'interno. Sono modelli tutti diversi e all'apparenza molto costosi.

<<Cosa ve ne fate di tutte queste macchine?>>, domando esterefatta.

<<Ci divertiamo...>>, Kaden spegne il motore e mi osserva dallo specchietto. I suoi occhi scintillano sotto la luce al neon del garage e mi tocca guardare altrove.

Territorio NemicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora