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Kaden

La festa di Spencer non è niente male, devo ammetterlo. L'impianto audio è stratosferico e la gente è molta di più di quella che ci aspettavamo. Le luci allestite nel salone sono pazzesche, e a dare un tocco in più ci sono anche le macchine del fumo e il Dj. Diciamo che Spencer, o meglio dire, i suoi genitori, non hanno badato a spese.
Ma la mia serata, nonostante tutto questo, non sta procedendo al meglio. Siamo ormai qui da un'ora e di Brenda ed Erin non c'è ancora traccia.
Cazzo, perchè non riesco a scrollarmi via di dosso quella mocciasa?
Con lei mi sembra di essere sempre sulle montagne russe. Non c'è una stabilità, in un modo o nell'altro qualcosa cambia ogni volta. Un giorno andiamo d'accordo, il giorno dopo ci detestiamo. È ancora peggio di quando eravamo piccoli. Almeno lì era un costante darsi fastidio.
<<Cos'è quella faccia?>>, urla Drew al mio orecchio per sovrastare la musica.
Abbasso lo sguardo su di lui, che rispetto al nostro gruppo è il più basso, e gli lancio un'occhiata annoiata, <<Cosa intendi?>>.
<<Questo.>> Mima una faccia che dovrebbe rappresentare la mia in questo preciso momento. Effettivamente non è una bella espressione. Sembra incazzato.
Fortunatamente in lontananza compaiono Nate, Spencer e due ragazze molto carine. I due hanno le mani piene di bicchieri di quel punch orribile fatto dal proprietario della casa.
Non appena ci sono davanti ci porgono i bicchieri stra colmi di quella porcheria alcolica.
<<Questo punch fa schifo>>, mi lamento con Spencer.
Come al solito non gliene frega un cazzo di quello che penso e mi ride in faccia, <<Kad, sei un coglione!>>.
<<Lascialo perdere, Spencer. A mio fratello piacciono solo i drinks amari...>>, Nate mi dà una pacca sulla spalla e alza il bicchiere in alto, seguito subito dal resto del gruppo.
<<Alla goccia!>>, urla quel cretino di Drew. Come si fa a bere un liquido pieno di pezzi di frutta alla goccia?
<<Non ha senso>>, borbotto ma nessuno mi sente. In un attimo portiamo tutti i bicchieri alle labbra e, come meglio riusciamo, li svuotiamo a fiato. Le due ragazze, che non ho ancora capito chi siano, si astengono da fare questa cazzata. Non hanno tutti i torti.
<<Ok, fa davvero cagare>>, afferma Nate disgustato.
Una delle due tipe, quella scura di capelli, gli si appiccica al braccio ridendo come una gallina. L'altra ragazza, quella più alta dagli occhi da gatta, mi lancia qualche occhiata sexy. La ignoro. Non ho proprio voglia di farmela con una sconosciuta stasera.
Purtroppo anche mio fratello pare poco interessato alla compagnia della mora che gli sbava dietro.
<<Perchè non porti la tua amica a vedere la sala giochi di Spencer?>>, domando a Nate, facendomi appositamente sentire dalla tizia.
Le si illuminano gli occhi all'istante e si appiccica ancora di più al mio gemello, <<Oddio, ti prego! Me la fai vedere?>>.
La faccia di Nate è tesa come un violino, e intuisco subito che la mia uscita non gli è affatto piaciuta. Solitamente non abbiamo bisogno di aiutarci quando vogliamo appartarci con qualche ragazza.
<<Spencer gliela faresti vedere tu? Alla fine sei il padrone di casa...>>.
Bravo Nate, ottima risposta.
Come ci si poteva aspettare, il nostro caro amico sfodera un sorrisone compiaciuto e non se lo fa ripetere due volte. Prende la ragazza sotto braccio e la porta via, nonostante la poverina non paia molto convinta.
La spilungona però non demorde e prende la palla al balzo per avvicinarsi a me. Inizia ad attacare bottone, parlandomi del più e del meno. Per qualche minuto le do corda, fin quando i miei occhi non vengono catturati dall'unica ragazza che in questo momento suscita il mio interesse.
Smetto per un breve attimo di respirare davanti a quel miraggio che mi si para davanti. È come una visione mentre la osservo comparire da sola in mezzo al fumo della pista da ballo. Le luci la illuminano divinamente. Sembra davvero un angelo con quel vestito bianco.
La tipa da parte a me, di cui non ricordo nemmeno il nome, continua a parlare ma non riesco a capire nemmeno una parola. Che rottura! Non può smammare?
<<Scusami, dolcezza. Ora non ho proprio voglia di parlare>>. Non la degno nemmeno di uno sguardo. La sento solo andare via, probabilmente offesa dal mio atteggiamento maleducato.
A malincuore mi faccio prendere dalla curiosità, e getto uno sguardo a mio fratello. La mia mascella guizza veloce nel vederlo rapito dalla mia stessa visione.
Drew sembra non accorgersi di niente e si dimena a ritmo di musica, canticchiando la canzone che il Dj ha scelto.
Rimango a contemplarla mentre si muove tra la mischia con fare disinvolto. Di Brenda non c'è traccia, come al solito oserei dire. I miei piedi sono saldi al terreno e anche se una parte di me avrebbe voglia di raggiungerla, cerco di restare in disparte.
Al contrario mio, Nate pare fare un passo verso la pista da ballo, ma lo blocco all'istante prendendolo per il braccio. Mi guarda subito in tralice, come se avesse intuito che non sono favorevole alla sua scelta di raggiungere la nostra coinquilina.
<<Hai forse sentito Brenda?>>, gli domando per distrarlo.
<<No>>.
<<Non è strano che Erin sia lì da sola?>>, pare ancora scocciato dall'essere stato bloccato, ma alla fine mi si avvicina.
<<Beh, direi proprio di sì. Brenda però mi ha detto che venivano insieme...>>, il mio gemello estrae il telefonino dai suoi jeans scuri e digita probabilmente il numero di nostra cugina.
Si porta il dispositivo all'orecchio e con la mano libera si tappa l'altro per sentire meglio.
<<Brenda, mi senti?>>, urla cercando di sovrastare la canzone, <<Dove sei?>>.
Lascio perdere mio fratello e la sua chiamata e mi focalizzo nuovamente su di lei. Erin.
Cazzo, quanto vorrei portarla via da lì e nasconderla da tutti quei ragazzi che le stanno sbavando addosso come dei cani affamati. Potrei spezzare le gambe a chiunque le si avvicini troppo.
<<Io, Kad e Drew siamo qui vicino alla console del Dj...>>, continua a dire Nate al telefono, <<Sì, l'abbiamo vista. Ok. Ti aspettiamo>>.
Mi riconcentro su di lui mentre finisce la chiamata, <<Che dice?>>.
<<Era con Harry. Adesso arriva qui da noi>>.
<<È sempre la solita scema...>>, mi gratto il mento ormai già incazzato per come sta andando questa serata.
<<Lo sai com'è lei quando incontra Harry>>, mi risponde lui con tono scocciato.
L'arrivo di Spencer ci distrae per qualche secondo da quella Erin dal fare eccitante. Possibile che sia brava pure a ballare?!
<<Che ci fai già qui?>>, domando al nuovo arrivato.
Sbuffa sconsolato porgendoci la costosissima bottiglia di champagne che tiene in una mano. <<La ragazza ha tirato una scusa all'ultimo ed è scappata>>.
<<Spencer, rassegnati. Con i gemelli intorno è impossibile essere considerati dalle ragazze>>, se ne esce Drew, prendendo la bottiglia e bevendone un bel sorso.
Scoppiamo tutti a ridere. <<Drew, devi cambiare giro allora>>.
Il nostro amico cicciotello fa il dito medio a Nate, <<Prima gli amici. Poi la figa>>.
Ci mettiamo a prendere in giro il povero Drew, sorseggiando allegramente lo champagne. Io e Nate però teniamo sempre sotto controllo la piccola Allen che pare sciogliersi sempre di più.
La voglia di farmela è sempre più forte. Più la guardo e più mi rendo conto che devo assolutamente scopare.
<<Ehilà, amici!>>. Ci voltiamo verso la voce squillante di mia cugina. Finalmente ci ha raggiunti, ma come potevo immaginare non è da sola. Con lei c'è Harry.
<<Come va la serata? Avete visto Erin? Dovevamo ricontrarci, ma non si è fatta trovare...>>, sia il sottoscritto che il mio gemello indichiamo il punto della pista in cui si trova la ragazza in questione.
Brenda getta la testa all'indietro e scoppia in una fragorosa risata, <<Oddio, ragazzi! Quella tipa sa come darci dentro!>>.
Distogliamo nuovamente l'attenzione dalla pista da ballo per parlare con Harry degli allenamenti della squadra di football, che inizieranno tra due settimane. Anche lui gioca insieme a noi, ma non è parte del nostro gruppo, nonostante tutti ci andiamo molto d'accordo.
Ascoltiamo nostra cugina sparare un mucchio di cazzate, finchè qualcosa non attira la mia attenzione.
Nella mischia scorgo Erin ballare incollata a un tizio. E so benissimo di chi si tratta. Quel pezzo di merda di Benjamin Morrison.
Un'improvvisa rabbia cieca si fa strada nel mio corpo, dandomi delle scariche di adrelina. I miei occhi seguono quelle luride mani che osano sfiorare la pelle della schiena nuda di Erin.
La cosa peggiore non è neanche che lui la stia toccando, ma che lei si stia lasciando fare e che, anzi, ci balla pure insieme.
Quanto volte dobbiamo dirle che quel coglione è da evitare?!
Faccio per andare a sistemare la situazione, ma le piccole mani di mia cugina mi si posano sul petto per frenarmi, <<Se vai a prendere da bere, mi porteresti un altro bicchiere di punch?>>.
<<Non penso che Kaddy stia andando a bere...>>, si intromette Nate, che pare essere più teso di me. Anche lui ha lo sguardo fisso su quell'orribile scena.
Tutto il gruppo rimane un attimo in silenzio e pian piano segue con lo sguardo il punto in cui le nostre attenzioni sono focalizzate.
<<Oh, merda!>>, esclama Brenda scioccata.
<<Adesso gli spacco la faccia a quel damerino>. Faccio di nuovo per andare verso quella stupida di Erin Allen, ma nuovamente mia cugina mi si para davanti.
<<Quel miserabile di Benjamin deve prendere una bella lezione...>>, con mia sorpresa anche mio fratello fa per andare, ma stavolta sono gli altri ragazzi del gruppo a bloccarlo.
<<Vi volete togliere di torno?!>>, sbotto tra i denti spostando mia cugina per riuscire a passare, <<L'avevo già avvertito di ronzare da altre parti!>>.
<<Volete darvi una calmata voi due!>>, sbraita la biondina,<<Lasciate fare a me. Mettiamo un attimo da parte la violenza e usiamo il cervello>>.
In men che non si dica, la nostra cugina testarda inizia a farsi largo tra la folla di ballerini. Per la centesima volta mi muovo in avanti per raggiungerla, ma Harry mi blocca la strada con fare dispiaciuto. <<Adesso Brenda sistema la situazione>>.
Getto un rapido sguardo a Nate che pare nero dalla rabbia, e d'un tratto sul suo viso compare un'espressione ancora più furente. Punto di nuovo gli occhi su Erin e noto a malincuore che quella merda di nome Benjamin, si sta avvicinando pericolosamente alla bocca di Erin. La vuole baciare!
Ora lo uccido. Come se il mio gemello avesse percepito le mie intenzioni, entrambi scansiamo in un secondo il gruppo di persone che ci ostacola, e ci dirigiamo a passo svelto verso il centro della pista.
Brenda però, e per fortuna oserei dire, è più rapida di noi e in poco tempo porta via Erin dalle grinfie di quel fottuto di un Morrison.
Anche Nate si è fermato poco distante da me. A differenza mia però, lui rimane immobile. Io invece mi dirigo a passi pesanti verso quello stronzo. Devo fargli capire che è meglio per lui se non si avvicina più a Erin.
La folla mi schiaccia tra balli e canti, ma io non cedo. Con strattoni poco simpatici mi faccio strada verso il mio obiettivo, fino a che una mano forte mi strattona la spalla. Imbufalito mi volto verso la persona che mi sta rompendo le palle.
<<Non facciamo cazzate. Brenda ha risolto la cosa>>, gli occhi azzurri di Nate mi guardano con durezza. Vorrei mandarlo a fanculo e spaccare la faccia a Benjamin, ma la sua presa si fa ancora più forte.
<<Lo sai che non smetterà di starle addosso, vero?>>, gli urlo quasi muso a muso.
Sono incazzato. Mi bruciano le mani dalla voglia di spaccare la faccia a quel pezzente. Nessuno può toccare Erin in quel modo.
<<Pensi che a me non dia fastidio?!>>, tuona sostendo il mio sguardo furente, <<Ma ora non c'è motivo di rovinare la festa al nostro amico. Dobbiamo imparare a controllarci>>.
Restiamo per vario tempo a fissarci negli occhi, quasi fossimo noi due a volerci realmente pestare. Ma purtroppo so che mio fratello non ha tutti i torti. Dobbiamo calmarci.
Lo sorpasso sfiorandogli la spalla con la mia e ritorno esasperato sui miei passi.
<<Prima o poi la pagherà>>, borbotto a me stesso, consapevole che nessuno riuscirà a sentire questa frase.
Spencer, Drew ed Harry sembrano sollevati nel rivederci tornare. Come al solito il nostro amico cicciottello tenta di sdrammatizare e ci invita ad andare di fuori; dove a quanto pare stanno facendo dei giochi demenziali alcolici.
Riluttante, seguo il gruppetto verso l'esterno della villa, ma non riesco a controllare i miei occhi, che ormai famelici cercano l'unica preda che voglio avere stasera.
Quella stupida di Erin Allen.
Non ho potuto sfogare la mia rabbia su quel maledetto biondino, ma può star certa che stasera non mi scapperà.
Le farò capire per bene quali saranno le conseguenze delle sue azioni.
Aspetta e vedrai cara Erin. È una promessa.

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