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Erin

<<Te la cavi bene!>>. Brenda esulta soddisfatta dopo l'ennesima sessione di allenamento che ormai da due settimane stiamo mettendo in pratica.
Ci troviamo nel giardino di casa Dixon, sotto la stecca del caldo sole estivo. La cassa della musica della mia amica risuona fra gli alberi, incitando le sottoscritte a darsi una mossa.
Mi asciugo il sudore dalla fronte e le sorrido. <<Beh, diciamo che le tue lezioni mi stanno aiutando molto>>.
<<Nella tua vecchia scuola facevi già la cheerleader?>>.
<<Purtroppo no. Ma una delle mie amiche, April, si ostinava a volermi insegnare i passi per farmi entrare nella squadra delle cheerleaders...>>.
La malinconia della mia vecchia vita e delle mie amiche mi crea un nodo alla gola, ma tento in ogni modo di mandarlo giù.
Gli splendidi occhi di Brenda mi scrutano con attenzione, <<Sei brava. Sono certa che le tre sorelle non avranno modo di opporsi alla tua entrata>>.
Scuoto la testa con decisione, <<Non ne sarei tanto sicura>>.
<<Dai! Bando alle ciance e diamoci una mossa!>>. E per le centesima volta intona il classico cinque, sei, sette e otto.
Ci diamo da fare come delle vere professioniste per un'altra ora, facendo sempre qua e la dei momenti di pausa.
<<Come va con i gemelli?>>. L'acqua che sorseggio dalla mia borraccia mi va di traverso facendomi tossire come una vecchia.
<<Domanda di riserva?>>.
Ridacchia sedendosi a terra e facendomi segno di fare lo stesso. Mi avvicino a lei e prendo posto al suo fianco.
<<Diciamo che la convivenza non è per niente semplice...>>, borbotto scostando una ciocca di capelli dal viso. <<Non c'è mai un periodo che vado d'accordo con entrambi. Se tutto va bene, uno dei due non fa lo stronzo>>.
<<Sono troppo viziati, non l'hai ancora capito?>>, mi fa l'occhiolino, facendomi intendere quanto ormai conosce i suoi cugini.
<<Sì, ma cosa centra?>>.
<<Centra eccome, cara mia. Si contendono il "giocattolino">>. Mi squadra dall'alto al basso per sottintendere a cosa si sta riferendo.
<<Intendi dire me ?!>>. Domando ingenuamente con aria sgomenta. Non scherziamo, io non voglio proprio essere il giocattolo di nessuno, figuriamoci dei due gemelli più stronzi del pianeta.
Brenda in tutta risposta fa spallucce e cambia la playlist musicale. Ain't Your Mama di Jlo inizia a invadere le nostre orecchie. Il suo ritmo è incalzante e piano piano iniziamo a muoverci.
La mia amica pazza si alza di scatto in piedi e prendendomi le mani, mi aiuta ad alzarmi.
<<Che intezioni hai?>>.
Senza darmi alcuna risposta incomincia a ballare come una pazzoide, seguendo le note della canzone.
Trasportata in questa follia estiva, dovuta forse al sole cocente o alla nostra stanchezza, la seguo dimenandomi con il corpo ormai distrutto.
Tra risate e balletti indecenti, mi sembra quasi di rinascere, come se tutte le ore di allenamento non fossero mai state fatte.
Non appena la canzone termina sentiamo qualcuno poco lontano esultare, battendo le mani vivacemente in un applauso. Interdette, ci voltiamo verso la villa poco lontana e scorgiamo due figure ormai familiari avvicinarsi. Spencer e Kaden.
Con quest'ultimo ho mantenuto un apparente buon rapporto; non ho voluto fargli capire quanto in realtà, quel benedetto pomeriggio in piscina, mi avesse ferita e umiliata. Non so bene il motivo di tale turbamento. Forse, in fondo in fondo, una certa simpatia, se così possiamo chiamarla, per Kaden ce l'avevo. La sua oscurità, lenita a volte da un'improvvisa dolcezza, mi aveva attirato a lui come una calamita. Qualcosa che già da piccoli percepivo. Quasi fosse un legame invisibile.
<<Ciao ragazze!>>. Spencer ci saluta allegramente, sfoderando il suo solito sorriso. Kaden invece se ne esce con un semplice "Ehi!".
L'amico storico del gemello lancia un'occhiata di puro interesse verso Brenda, la quale invece rimane impassibile.
Sia Kaden che Spencer indossano il costume da bagno, delle cannottiere molto scollate sui lati e gli occhiali da sole. Solo il mio acerrimo nemico ha in testa un berretto nero, che gli ombreggia il volto.
<<Che combinate?>>, chiede il peggiore dei Dixon. Non riesco a scorgere i suoi splendidi occhi, le lenti scure non me lo permettono. Ma una specie di brivido lungo la schiena, mi fa capire che la sua attenzione è focalizzata maggiormente su di me.
<<Sto trasformando Erin in una vera cheerleader>>, risponde Brenda con fare compiaciuto.
La mascella di Kaden fa un impercettibile movimento, che però ai miei occhi non sfugge.
<<Ancora con questa cazzata?>>.
Lo guardo in cagnesco, incrociando le braccia al petto, <<Sì, Kaden. Ancora con questa cazzata.>>
Fa per contrabbattere ma fortunatamente Spencer lo zittisce, <<Che figata! Allora non ti dai per vinta, Erin. Quelle tre streghe saranno una bella gatta da pelare>>.
<<Magari non sono così tremende...>>, provo a dire, facendo scoppiare tutti a ridere, persino il maledetto gemello.
<<La piccola Allen non sa ancora con chi ha a che fare>>, Kaden scuote la testa con un mezzo sorriso.
Guarda il trio con fare disorientato. È vero, saranno tre stronze, questo l'ho capito pure io. Ma non saranno cattive al punto da torturarmi per farmi entrare nella squadra, no? Che ci possa essere un'antipatia l'ho capito pure io, ma non un odio così profondo.
<<Erin, hai già fatto incazzare quelle vipere alla festa dei Morrison. Non hai ancora capito che le tue fatiche sono tutte inutili?>>, continua il suo discorso Kaden con tono severo.
<<Non saranno mica tanto perfide da mettermi i bastoni fra le ruote.>> Borbotto con un leggero imbarazzo, <<Non puoi parlare alla tua ragazza?>>.
<<Cheryl non è la mia ragazza>>.
<<Magari la convinci a essere obiettiva>>, provo a convincerlo, ma la freddezza che appare sul suo viso non promette nulla di buono.
<<Non sono cazzi miei. Fatevela fuori tra di voi>>.
<<Sempre molto gentile se non altro>>, lo sbeffeggio.
Brenda mi cinge il collo con un braccio, <<Vedrai che ce la faremo, Erin. Non abbiamo bisogno dell'aiuto esterno>>.
I due ragazzi ci fanno ancora un po' di compagnia, tra una chiacchiera e l'altra. Ci raccontano della loro giornata di surf e di quanto fosse movimentato l'oceano. Kaden si è fatto addirittura male per colpa di un altro surfista che gli è andato addosso.
<<Stai ancora andando dal fisioterapista, vero?>>, chieda la cugina con tono preoccupato.
<<Certo, non ho scelta se voglio rimanere nella squadra di football. Adesso riprenderanno anche gli allenamenti...>>.
<<Che problemi hai?>>, domando curiosa.
<<Durante un incontro mi sono infortunato alla gamba, ma adesso va molto meglio>>. I miei occhi cadono sulle sue gambe e noto che su una di esse c'è una cicatrice abbastanza grande vicino al ginocchio. I peli l'hanno sempre abbastanza coperta. Non ci avevo mai fatto caso.
<<Ragazze, noi vi salutiamo ora che ci vediamo con Nate e gli altri in città>>, i due ragazzi fanno per andarsene ma Spencer d'improvviso si blocca, <<Ah, quasi dimenticavo. Sabato prossimo organizzo una festa a casa mia. Ci saranno un sacco di persone, molti del nostro college, chiaramente siete invitate anche voi>>.
Li osserviamo scomparire dalla nostra vista, con ancora la musica in sottofondo.
<<Dobbiamo andare a fare shopping!>>
Mi volto sorpresa versa Brenda che squittisce euforica, <<Come...?>>.
<<Hai capito bene, stronzetta. Dobbiamo farci belle, c'è una festa in arrivo!>>


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