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Nate

<<Dai, Spencer! Fammi fare un tiro...>>, la voce di Drew si fa spazio fra lo scroscio dell'acqua della piscina. Il sole caldo dell'estate mi scalda la pelle dolcemente mentre le goccioline dei miei capelli bagnati mi accarezzano lentamente il viso, come fossero lacrime.
Sono appoggiato al bordo della vasca con i gomiti a osservare casa mia, dando le spalle ai due amici che litigano per l'ultimo spinello.
<<Dov'è Kaden?>>, domanda Spencer ignorando le suppliche di Drew.
Al solo sentire pronunciare il suo nome un leggero fastidio si fa strada nel mio stomaco. Ormai sono giorni che cerco di evitare sia lui che Erin, e la cosa mi sta risultando sempre più difficile.
Da quella sera a casa dei Morrison ho capito di essere ufficialmente fottuto. Tutto per colpa della nuova arrivata in casa Dixon. Erin mi ha attratto a lei in così poco tempo con una facilità inverosimile. Non me ne sono neanche reso conto subito, ero convinto di aver la situazione sotto controllo ma a quanto pare mi sbagliavo. Ora mi ha letteralmente in pugno. Penso di essermi invaghito di lei, maledizione!
E non dovrebbe essere una cosa frustrante, se solo non ci fosse in mezzo anche il mio gemello. Ora si che la nostra vita idilliaca inizia a sgretolarsi. Il fatto di avere finalmente trovato qualcuno che ci fa battere il cuore per la prima volta dovrebbe essere una sensazione fantastica, se non fosse che entrambi abbiamo le farfalle nello stomaco per la stessa ragazza. Il fascino ingenuo di Erin ci ha attratti come api con il miele. E ora sono arrabbiato perchè la vorrei tutta per me e non posso. Lei ha messo in chiaro le cose a quella merdosa festa. La parola "amici" mi rieccheggia ancora nella testa. Non vuole niente di più, anche se la cosa non mi convince. Il trasporto con cui ci siamo baciati è stato molto intenso. Un bacio che non riesco a rimuovermi dalla mente. Mi tortura giorno e notte perchè, in anni che mi faccio un sacco di ragazze, nessuna mi aveva mandato così fuori di me solo con una semplice pomiciata. È come una droga insostituibile, ne sono convinto. Perchè nei giorni successivi a quell'evento sono stato a letto con alcune studentesse del mio stesso college, ma nulla è stato paragonabile a quello che ho sentito con lei. Nulla mi ha fatto fremere così tanto. Nulla è mai stato così maledettamente eccitante.
Perchè una volta che finalmente una ragazza mi prende tanto non posso averla? È una condanna a cui la vita mi ha destinato?
<<Kaden è uscito con Brenda...>>, borbotto poggiando il mento sulla braccia incrociate.
<<Tua cugina è ancora single?>>. Lancio una rapida occhiata ammonitoria a Spencer e mi focalizzo di nuovo sulla facciata della mia villa. Chissà se Erin è ancora lì dentro. L'ultima volta che ci siamo incrociati l'ho vista andare in palestra. La sua immagine tutta sudata mentre si allena si fa largo fra i miei pensieri, e subito un calore invade il mio corpo.
<<Mia cugina è off-limits>>.
<<Che palle!>>, borbotta Spencer ma purtroppo non si interrompe lì la discussione, <<E la tua nuova coinquilina? È una bomba, amico!>>.
I muscoli della mia schiena si irrigidiscono all'istante e serro forte gli occhi cercando di trattenere la voglia di fiondarli un pugno sulla sua boccaccia.
<<Sì, Nate! Erin è uno schianto!>>, afferma Drew in sostegno dell'amico.
<<Erin è anche off-limits>>, sibilo riaprendo gli occhi colmi di rabbia.
<<Che stronzo! Non valeva la stessa cosa quando si è trattato di andare a letto con la mia sorellastra>>, borbotta Drew e posso immaginare nella mia mente la sua faccia paffutella imbronciata.
<<Alissa ci ha provato spudoratamente con me. Non è colpa mia se mi è saltata addosso!>>, ridacchio sentendolo proferire una serie di parolacce. Spencer in risposta scoppia a ridere.
<<La tua sorellastra se l'è passata quasi tutta la scuola!>>, lo schernisce l'altro amico.
<<Per fortuna non ti assomiglia!>>, lo stuzzico ricordando la bellezza della sua sorellastra. Al contrario suo, il povero Drew è leggermente cicciotello ma comunque carino, e in compenso è molto simpatico.
<<Siete dei bastardi! Non è colpa mia se quella stupida la dà via a tutti...>>.
I due continuano a discutere animatamente e d'un tratto mi tocca ignorarli quando i miei occhi vengono catturati da una folta chioma castana. Il mio cuore si ferma e la scena che mi si prospetta difronte sembra andare a rilento.
Erin esce nel giardino con addosso un paio di pantaloncini sportivi e una canotta aderente; la stessa tuta che indossava quando lo vista dirigersi verso la palestra. I suoi capelli sono raccolti in una lunga coda di cavallo tutta arruffata dopo la seduta di sport. Con il viso ancora arrossato e imperlato di sudore, viene nella nostra direzione. Sotto il braccio cinge un asciugamano color porpora. Anche i miei due stupidi amici si ammutoliscono di colpo quando la vedono arrivare. Con un sorriso dolce ci saluta e non mi sfugge il rapido sguardo che mi lancia. Pare quasi intimorita, ma nonostante tutta la rabbia che provo nei suoi confronti ricambio il saluto assieme a Spencer e Drew.
La osservo poggiare la spugna sulla sdraio e mi mordo la lingua mentre inizia lentamente a togliersi i vestiti. Dannazione! Me la immagino spogliarsi di quei pochi indumenti a rallentatore con un sottofondo musicale sensuale. Con mia sorpresa sotto la tenuta sportiva indossa un bikini rosso scuro, molto più striminzito degli altri che possiede.
Mi mordo il labbro inferiore e cerco di trattenere un gemito, quando la vedo sciogliersi la coda di cavallo e arruffarsi i capelli mossi.
Fortunatamente l'acqua che mi circonda evita di mostrare a tutto il mondo il rigofiamento improvviso che ha preso piede nel mio costume da bagno.
Cazzo, Nate! Dovresti essere arrabbiato, non eccitato!
Per darmi una controllata, mi stacco dal bordo della piscina e mi volto verso i due idioti, lasciandomi alle spalle la visione erotica di Erin.
<<Come va, Erin?>>, domanda Drew incantato dalla bellezza della mia amica d'infanzia.
<<Bene, grazie! Voi come state?>>. Il rumore dell'acqua che si muove dietro di me mi fa intendere che è entrata pure lei nella vasca. È da giorni che non ci parliamo più, ad eccezione della cena, dove davanti a mia madre nessuno vuole fare trapelare le ultime dinamiche piccanti che sono avvenute in casa. Anche Kaden è rimasto stranamente tranquillo, la sua rabbia funesta alla festa dei Morrison è andata a scemare praticamente da subito, lasciandomi alquanto perplesso. Sembrava quasi che ci avesse messo ad entrambi una gigantesca X sopra, ma poi è tornato il mio gemello di sempre. Al contrario mio non riesco a sopportare più nessuno, mi sento talmente ferito e rifiutato che la mia capacità di essere estroverso è scomparsa, facendomi assomigliare molto di più a quel brontolone di Kaden.
Per quanto concerne Erin, ha cercato più volte di parlarmi o di iniziare una conversazione, ma l'ho sempre troncata sul nascere. Le do appena corda, giusto per essere cordiale e non apparire tanto crudele, ma poi mi dileguo alla svelta quando la discussione inizia a farsi seria. Dopo un po' fortunatamente pare che Erin l'abbia capito e da lì mi ha lasciato stare. La cosa dovrebbe farmi piacere, e invece ha creato l'effetto contrario. Cercare di allontanarla mi ha solo fatto ulteriormente ossessionare da lei.
<<Non c'è male>>, ammicca Spencer che, a differenza di Drew, non posso dire che sia un ragazzo poco affascinante. Il suo fisico tonico e il suo bel viso non passa inosservato a tante ragazze del nostro college.
Senza farmi beccare da Erin, lancio un'occhiata minacciosa al mio amico che se ne sta tutto impettito difronte alla bella fanciulla. Nota subito il mio disappunto e torna con lo sguardo fisso sulla sua canna quasi terminata.
<<State fumando uno spinello?>>, la sua voce mielosa mi fa sciogliere. La vedo sorpassarmi nuotando in direzione di Spencer e Drew, senza degnarmi nemmeno di uno sguardo. Maledetta!
<<Sì, qualche volta facciamo qualche tiro in compagnia per rilassarci>>, ridacchia l'amico cicciotello sistemandosi gli occhiali da sole.
<<Posso provare?>>.
Le mie soppraciglia guizzano verso l'alto per la sorpresa. Erin che fuma le canne? No, non può essere vero. La brava ragazza di campagna ora vuole fare un tiro?
<<Certo, ma è quasi finita...>>, Spencer fa per passargliela ma lo blocco all'istante avvicinandomi a loro.
<<Non se ne parla>>, tuono con fare severo, e per la prima volta dopo tanto tempo i nostri occhi si incontrano a una distanza ridotta.
Le sue iridi grige mi scrutano con disappunto. A malincuore osservo le sue guance rosse e quelle labbra carnose e magnifiche assottiliarsi in una smorfia scocciata.
Spencer rimane a osservarci basito e in difficoltà, con la canna tra le dita a mezz'aria in direzione della piccola Allen.
Con gli occhi sempre fissi su di me, allunga una mano e si appropria dello spinello, <<Non fare il rompipalle, Nate...>>.
Se lo porta alla bocca e fa un profondo tiro con fare indifferente. La osservo mentre il suo viso cerca di camuffare il disgusto del fumo e la sua carnagione si fa più rossa del dovuto. Probabilmente sta trattenendo la tosse, d'altro canto non è proprio abituata a fumare...figuriamoci le canne!
Si schiarisce la gola come se nulla fosse e riprende a chiacchierare con i miei amici. Rimango come uno stoccafisso a contemplarla. Si porta nuovamente lo spinello alle labbra e aspira un'altra volta, ora però senza patire l'inferno. Quando fa per fare un terzo tiro, ormai consapevole di come fumare, gliela strappo dalle mani e la faccio cadere in acqua, lasciando tutti contrariati.
<<Che ti prende, amico?!>>, sbotta Spencer raccogliendo il mozzicone dall'acqua.
<<Fanne un'altra, questa era pessima>>.
Non degno nessuno di un ulteriore sguardo e, afferrando per un braccio Erin, la allontano dai miei amici. Loro, in tutta risposta, escono dalla piscina e si posizionano sulle sdraio a rollarne un'altra, mettendo un sottofondo musicale dai testi volgari e pesanti. Hanno capito che devono darci un attimo di spazio.
Erin si divincola dalla mia stretta, <<Quando fai così sembri tuo fratello!>>.
La rabbia dentro di me si espande rapidamente, <<E non ti piace questa cosa?>>.
Mi guarda disorientata, come se stessi parlando un'altra lingua. Per un breve istante, i miei occhi cadono sul top del suo costume e deglutisco. Cerco di rifocalizzarmi su di lei e non sulle sue splendide tette che sbucano dall'acqua facendomi perdere il discorso.
Malgrado la rapidità di questo gesto, non pare sfuggire alla sua attenzione e in un attimo le sue labbra iniziano a fremere. Ma purtroppo non in senso malizioso.
Quando faccio per dire un'altra cosa, vengo interrotto bruscamente dalla sua sonora risata. Pure Drew e Spencer si voltano verso di noi straniti.
La guardo mentre fatica a riprendere fiato e si contorce come una matta dalle risate.
<<Tesoro, magari l'erba facesse ancora effetto così a me...>>, ridacchia allegramente Spencer, <<...A furia di fumarle ormai non mi danno più una botta del genere con solo pochi tiri!>>.
Erin si aggrappa ai miei avambracci disorientandomi sempre di più. Possibile sia già così fatta dopo due tiri?!
Ride a crepapelle e, con mia sorpresa, la sua risata mi contagia e finisco per seguirla. La sorreggo con forza mentre getta la testa all'indietro in preda alla ridarella, facendomi dimenticare della rabbia che fino a poco prima provavo nei suoi confronti. Tenta di dire qualcosa ma non ce la fa.
<<Tu...tu sei...tu sei...>>. Ed ecco che l'ennesima risata acuta tanto dolce quanto sexy le sfugge dalla gola.
<<A furia di ridere, rischia di annegare!>>, Drew la guarda divertito.
Erin si avvicina un po' di più a me per sussurrarmi qualcosa all'orecchio, <<...sei un pervertito!>>.
La osservo scompisciarsi dalle risate e fatico a trattenere un sorriso. Non posso darle torto, quando si tratta di lei divento veramente un pervertito.
Quando finalmente si fa seria, il mio sorriso non è ancora scemato e me ne pento all'istante.
<<Dopo giorni di muso forzato, finalmente mi sorridi?>>, domanda con gli occhi leggermenti rossi a causa del fumo.
<<Così pare>>, borbotto allontandomi un po' da lei.
<<È brutto immusonirsi...>>, afferma iniziando a galleggiare come un morto sulla superficie, <<Quanto è morbida l'acqua? Oddio, il sole è bellissimo! Sembra una palla di fuoco. Ah, ma è una palla di fuoco>>.
Ok. È fatta.
<<Avevi mai fumato una canna?>>, domando sapendo già la risposta.
<<No, una volta Martin me l'ha proposta...ma ho rifiutato>>, chiude gli occhi ridacchiando, <<Figuriamoci se potevo accettare di fumare con quell'idiota! Sì, devo ammetterlo, aveva degli addominali scolpiti e non era niente male, ma non appena apriva la bocca era la fine. P-A-L-L-O-S-O! Ecco cos'era>>.
<<E chi è Martin? Il tuo ex?>>, domando improvvisamente serio. Cos'è quella sensazione che sto sentendo? È gelosia o possessione? Forse entrambe le cose...
Come se avessi fatto la battuta del secolo, Erin scoppia di nuovo a ridere come una pazza, sprofondando addirittura sott'acqua.
Per questo motivo mi tocca aiutarla a stare a galla prima di vederla annegare. Anche se in verità, ogni scusa è valida per poterla di nuovo toccare. La sorreggo con un braccio dietro la schiena e uno sotto le ginocchia, come il principe azzurro che porta in braccio la sua principessa.
Ok. Non ho fumato, ma sto delirando anche io.
<<Ti prego, no! Io non ho ex...>>, si lascia trasportare nell'acqua con fare rilassato, <<Questa sensazione è stranissima! Mi sembra di essere in una gelatina>>.
Getto un'occhiata in direzione dei miei amici ma paiono intenti a guardare il cellulare di Drew. Probabilmente staranno sbavando dietro a qualche tipella sui social.
<<Non hai ex? Quindi niente storie serie, solo divertimento?>>, domando curioso, approfittandomi della sua poca lucidità.
Mi guarda attraverso le sue folte ciglia nere e si morde il labbro inferiore tutta sorridente, pronta a sfogarsi con un'altra risata.
<<Cos'è quel sorriso?>>, ammiro i suoi lunghi capelli muoversi armoniosamente nell'acqua chiara. Le circondano il volto in una maniera che la fanno apparire come un angelo. L'angelo venuto a fottermi il cervello.
<<Se per divertimento intendi studiare e vedermi con le amiche, allora sì!>>, una risatina buffa le sfugge di nuovo.
Alzo un soppraciglio incuriosito e nel contempo felice della sua affermazione. Non so per quale motivo ma l'idea di lei tra le braccia di un qualsiasi altro ragazzo mi fa perdere il senno della ragione.
<<Mhm, nessun ragazzo quindi?>>.
<<Bingo, baby! Lo senti questo rumore?>>, mi chiede assorta.
<<No...>>.
<<Questo tamburo che va a ritmo?>>, comincia a canticchiare il suono che sente e mi strappa l'ennesimo sorriso, <<È il mio cuore, capisci? Lo senti?>>.
<<Sì, lo sento>>.
<<Davvero?>>, mi domanda sorpresa aggrottando le sue perfette sopraccigila.
Annuisco lentamente e immagino che il suo cuore stia battendo proprio come il mio in questo momento.
<<Cavolo! La cannabis è buona. Tu invece sei buono?>>, mi tappa il naso e assottiglia gli occhi, come se cercasse di leggermi.
<<Tu che dici?>>, la provoco togliendole la mano dalla mia faccia. Mi sorride in una maniera enigmatica.
<<Non lo so. L'unica cosa certa è che ho fame...>>.
<<Anche io ho fame...>>, affermo osservandole le sue labbra rosa. Ho fame di te.
<<Ma prima devi rispondere a una domanda...>>, chiude gli occhi e fa un profondo respiro.
<<Sei ancora arrabbiato con me?>>. A tale curiosità m'irrigidisco all'istante, ricordandomi improvvisamente del mio stato emotivo avuto negli scorsi giorni.
<<Non posso negarlo...>>, mi schiarisco la gola quando i suoi occhi grigi si posano nuovamente su di me.
<<Ti ricordi che da piccoli ero sempre io quella arrabbiata con voi? Ora crescendo i giochi si sono ribaltati. Divertente, non trovi?>>, la faccio roteare lentamente, osservando ogni suo dettaglio.
<<Saresti tu quella con il coltello dalla parte del manico?>>, le chiedo e, in tutta risposta, lei annuisce decisa.
<<Ho fame...è sempre così quando si fuma?>>, ridacchia beatamente, inebriandosi delle sensazioni della canna.
<<Sì, Erin.>> Una voce bassa mi fa sussultare immediatamente, facendomi voltare verso il suo proprietario, <<L'erba può farti venire molta fame>>.
Lo sguardo freddo e serio di mio fratello Kaden incontra il mio. Lo conosco molto bene, e in quei freddi occhi ci leggo solo disappunto.
Erin non pare affatto sorpresa e scoppia a ridere, staccandosi di colpo da me. Si muove verso Kaden con fare scostante e disinibito. Lui la guarda come un predatore fa con la sua preda; se la divora con gli occhi.
Drew e Spencer lo salutano allegramente e lo invitano a unirsi a noi. Fortunatamente Kaden declina l'offerta e propone loro di mangiarsi assieme una bella pizza davanti a un film nella sala cinema.
<<Noto che avete fatto pace...>>, si concentra nuovamente su di noi, avvicinandosi al bordo della piscina e piegandosi sulle ginocchia.
<<Anche voi due...>>, ridacchio aspramente, passandomi una mano tra i capelli.
Erin, dal canto suo, ci ignora e si concentra sulle sensazioni amplificate che sta provando per la prima volta.
<<Come hai potuto farle fumare l'erba di Spencer! È roba forte, idiota!>>, mi rimprovera amaramente, buttando un occhio perplessa in direzione della persona in questione.
La piccola Allen se ne sta immersa nell'acqua a canticchiare strane canzoni e a fluttuare sulla superficie, quasi si credesse una sirena. È davvero imbarazzante, ma estremamente carina.
<<Non è una bambina>>, dico a denti stretti avvicinandomi a lui.
<<L'acqua è magica...l'acqua è vita!>>, entrambi ci voltiamo verso la nostra coinquilina.
<<Davvero?>>, domanda scettico, alzandosi in piedi.
<<Hai fame, Erin? Vieni a mangiare qualcosa?>>, osservo Kaden con un'espressione esterefatta. Non se l'è mai filata e ora vuole pure accompagnarla a mangiare?!
Erin esulta come una bambina che ha appena ricevuto il suo dono di Natale. Si fa aiutare a uscire dalla vasca.
Con l'amaro in bocca, mi avvicino al bordo e facendomi leva con le braccia, emergo dall'acqua.
<<Beh, allora vengo anche io>>, l'occhiataccia che mi riserva mio fratello mi fa capire che non sono il benvenuto. Ma me ne frego completamente. Non mi metterò così facilmente da parte.
<<Uhh, cibo!>>, esclama in lontananza Drew, <<Anche noi siamo con voi. Non possiamo di certo rinunciare a tale proposta!>>.
Kaden scoppia a ridere con l'amico, mentre Erin e io ci asciughiamo velocemente.
<<Drew, tu non sei invitato!>>.

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