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Erin

La folla intorno a me si disperde, facendomi di nuovo respirare civilmente. Lo spettacolo è finito e la gente è soddisfatta. Il gruppo di gioco torna a giocare, eccetto me, Kaden, Shelby e Cheryl. Tutti gli altri si sparpagliano per tutta la villa, lasciandoci finalmente soli.
Le mie pupille sono ancora fisse sul gemello più odioso del mondo. Alcuni amici di Kaden si fermano un attimo in più per complimentarsi della sua bravata.
Brenda, che fino a un attimo prima era scomparsa, ritorna sgambettando sui tacchi con un grande asciugamano.
Non appena il gruppo di conoscienti del cugino se ne vanno, gli avvolge l'asciugamano intorno ai fianchi per coprirlo.
<<Erin, i boxer...>>, mi incinta la mia amica indicandomi l'indumento steso a terra poco distante. La guardo inorridita, consapevole che vuole farmeli raccogliere. Non poteva prenderli lei prima, accidenti?!
Nel frattempo Kaden si sistema la maglietta addosso. Con uno sbuffo contrariato prendo le mutande per l'elastico, facendo attenzione di tenermele a giusta distanza.
Ha voluto fare questa stronzata e ora devo pure raccattargli i vestiti?!
<<Mamma mia, non fingere di fare la schizzinosa...>>, ridacchia Kaden strappandomi il pezzo di stoffa dalle mani.
Non appena se li infila, Brenda fa cadere a terra l'asciugamano, dando una sonora pacca sulla schiena del cugino.
<<Direi che da oggi hai ufficialmente chiuso con Cheryl!>>.
Il gemello ruota gli occhi e si allontana per prendere i pantaloni, <<Non c'era bisogno di chiudere niente, se non siamo mai stati insieme.>>
<<Quanto fai il difficile, Kaddy!>>, esclama la bionda, sospirando.
In vicinanza sentiamo chiamare il nome di Brenda con entusiasmo e in poco tempo la cugina dei gemelli viene circondata da un apparente gruppo di amici. Distratta a parlare della serata con loro, decido di svignarmela in bagno prima che Kaden possa essere completamente vestito.
Qualcosa dal modo in cui mi guarda con aria severa mi fa capire che con me ha ancora un conto in sospeso. E stavolta non basterà la povera Brenda a salvarmi.
Butto un occhio furtivo sul ragazzo in questione, che fortunamente è ancora intento ad allacciarsi le scarpe.
Senza che nessuno se ne accorga, sgattaiolo via silenziosa in mezzo al chiasso della festa.
Mi guardo intorno nervosamente, perlustrando i volti della gente per vedere se fra questi scorgo quello di Nate. Ma come mi aspettavo di lui non c'è traccia. È assurdo pensare che dopo aver finalmente chiarito con lui, ora mi ritrovo di nuovo nei guai. È vero, non è colpa mia. Ma quel bacio è stato troppo intenso per non significare nulla.
Riesco finalmente a raggiungere l'entrata della villa che dà sul giardino. Entro, facendomi strada tra il salone ormai pienissimo di persone. In tutto quel tempo che giocavamo a quello stupido gioco la massa di gente è notevolmente aumentata. Non voglio nemmeno immaginare quanto sarà sporca e in disordine la casa di Spencer domattina.
Mi faccio strada attraverso la pista da ballo, sgomitando come una dannata per crearmi un passaggio. Voglio arrivare nel bagno al più presto, ho bisogno di darmi una rinfrescata. Ho bisogno di sciacquarmi via tutta questa terribile esperienza.
Il fumo mi annebbia la vista e i corpi sudati che mi circondano mi soffocano. Mi sembra di perdere i sensi, ma non posso arrendermi.
Sono a metà strada, proprio al centro della pista, quando sento qualcosa di forte bloccarmi l'avanbraccio. È in quel momento che dalle console arriva il brano Señorita di Camila Cabello e Shawn Mendes.
Prima ancora di girarmi so benissimo di chi si tratta. Ogni volta, sotto il suo tocco, sento quella scossa elettrica arrivare nelle mie terminazioni nervose.
Ci guardiamo negli occhi, come se non ci fosse nessun altro al mondo aldifuori di noi. Mi spinge contro il suo petto e mi tiene ferma a lui con la mano poco sopra al mio fondoschiena. Sento il suo profumo familiare mischiato a quello dell'alcool e del fumo.
<<Lasciami andare, Kaden>>. Lo sopplico frastornata. I suoi occhi verdi mi osservano con un'intensità tale che mi toglie il respiro. Un'oscurità profonda si cela dietro a quello splendido verde rassicurante. Un pericolo inevitabile.
Non mi risponde, ma inizia a muoversi seguendo le note della canzone. Mi trascina con lui in un ballo inaspettato. Non so cosa fare: dovrei ballare con lui o scappare al sicuro?
Mi prende la mano e se la poggia sulla guancia, facendomi muovere i fianchi con i suoi. Questo ballo non ha nulla a vedere con quello con Benjamin. È qualcosa di travolgente, di proibito. Sono talmente inebriata da lui, che mi sembra di eccedere nella danza. Non è un semplice corteggiamento, è molto di più. È come se ci stessimo amando difronte a tutti, con una carica passionale latente.
Mi fa voltare con una giravolta inaspettata e in un attimo la mia schiena è poggiata contro il suo petto muscoloso, facendomi sfuggire un gemito. Mi fa scorrere le sue dita lungo le braccia, scendendo verso i fianchi. Mi richiama con possesso mentre la sua bocca mi sfiora la gola. Le sue mani mi stringono le coscie, facendomi sussultare. Ho il cuore in gola e l'agitazione e l'eccitazione si mescolano dentro la mia testa come un mulinello. Kaden si spinge con il suo tocco pericolosamente vicino alle mie mutandine. Allarmata che qualcuno possa vedere questo atto indecente, cerco di divincolarmi dalla sua stretta e scappare, ma è più forte di me. In un attimo mi riporta fra le sue braccia, a un soffio dal baciarci. I nostri occhi sono incollati insieme come fossero attratti da una forza magnetica.
<<Stasera non mi scappi, Erin.>> Come a voler sigillare la sua promessa, mi prende per i fianchi con forza e mi spinge contro il rigonfiamento che ha nei pantaloni.
Le mie labbra si schiudono nel tantivo di ribellarmi, ma non riesco a emettere un minimo suono. Incatenata a lui e ormai inerme, mi lascio condurre dalle sensazioni che mi fa sentire. Sono come una marionetta con il suo burattinaio; è lui che mi dice come muovermi. È lui che mi comanda. L'unica cosa che posso fare è ubbedirgli.
<<Vieni con me...>>, mi sussurra all'orecchio con la sua voce profonda, non appena la canzone giunge al termine.
Sembra durata un'eternità questa danza.
Con le gambe pesante, neanche avessi dei massi alle caviglie, mi faccio condurre da Kaden da qualche parte. Tiene la sua mano calda stretta alla mia. Il passaggio tra la folla è semplice con lui al comando. La sua stazza e il suo fisico muscoloso mi fanno da scudo tra le persone. Grazie a lui, ora riesco finalmente a respirare.

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