-Epilogo-

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Quella mattina di Giugno faceva incredibilmente caldo, ciò fece ringraziare gli studenti di non dover più indossare le calde uniformi scolastiche. Tutto sembrava un dejavù, una scena già vissuta, semplicemente al contrario: i loro bagagli gli allievi li avevano dovuti preparare nelle loro camere del dormitorio e non a casa con l'aiuto dei genitori; erano diretti alla stazione di Londra di King's Cross e non era il loro punto di partenza; ma soprattutto non sarebbero saliti sul vagone a disagio e senza sapere con chi sedersi.

I loro bauli, che Sirius aveva fatto tanto fatica a chiudere, erano colmi di quaderni, libri, provette, ricordi di quella che era stata la loro vita in quegli ultimi mesi. Quegli stessi bauli, con le iniziali di ciascun proprietario dipinte sulla superficie grezza in legno, erano scomparsi qualche ora prima dalle loro camere, per essere caricati sul treno.

-Eccovi! Dove siete stati tutto questo tempo? Stavo per venirvi a cercare- li rimproverò Remus, coprendosi con una mano gli occhi dal sole abbagliante per poter vedere chiaramente i suoi amici.

-Stavo per dimenticarmi la giacca sulla panchina e James voleva prendere quello- spiegò Sirius, mentre Potter affianco a lui mostrava fiero il boccino della partita decisiva di quell'anno. Il giorno precedente Silente aveva tenuto il discorso di chiusura dell'anno, durante il quale non solo ha annunciato i meriti di alcuni studenti singoli come Lily Evans come strega dai voti più alti della sua annata e James Potter come cercatore più giovane nella storia della scuola, ma ha anche proclamato vincitori della Coppa delle Case di quell'anno i Grifondoro. Successivamente al discorso in Sala Grande, si era avvicinato al giovane Potter dicendogli che se avesse avuto piacere nel tenerlo, poteva prendere il boccino d'oro della partita.

Gli studenti della scuola non dovevano preoccuparsi di nulla riguardo i loro averi, tranne qualche eccezione di ragazzi con in spalla uno zainetto o la borsa a tracolla. Questo era il caso di James, che nello zaino aveva inserito le due cose più preziose per lui in quel momento: l'orologio di suo zio e un mantello che doveva a tutti i costi difendere dai malintenzionati.

-Primo anno! Primo anno da questa parte!- urlava Rubeus Hagrid, facendo segno ai giovani della porta del treno da cui entrare. Il binario cominciò a svuotarsi velocemente e James, Sirius, Peter e Remus si avviarono in direzione del guardiacaccia.

-Hagrid!-esclamarono, prima di avvicinarsi al guardiano e circondarlo in un abbraccio di gruppo. Rubeus ricambiò avvolgendoli amorevolmente, faticando nel trattenere l'emozione.

-Oh ragazzi miei, mi mancherete questo è poco ma sicuro! Mi raccomando state lontani da guai e James, non importunare troppo la dolce Lily- disse loro Hagrid, scoppiando in una fragorosa risata.

-Sarà fatto capitano- rispose James, facendo il gesto del saluto militare scherzosamente. Sentirono battere sul vetro ed era Lily che da dentro la carrozza faceva cenno di salire, poco dopo l'Hogwarts Express emise un fischio lungo.

-Dobbiamo andare, ci vediamo Hagrid!- disse Sirius e tutti si aggiunsero al saluto man mano che salivano sul treno. Percorsero lo stretto corridoio che collegava una cabina all'altra fino a quando non trovarono quella di Lily. Bussarono e James aprì lo sportello.

-E' libero signorina? Tutte le altre cabine sono piene- domandò ironico.

-Mmh, penso che voi possiamo fare un'eccezione. Entrate!- affermò in risposta Lily, scambiando uno sguardo complice con Alice, Marlene e Frank. I malandrini si accomodarono sui sedili e poco dopo il treno fischiò nuovamente, questa volta segnalando la partenza.

Tutti i ragazzi salutavano dal finestrino mentre Hagrid e la Professoressa McGranitt con gli occhi lucidi ricambiavano dal binario, già sentendo la mancanza degli studenti, la vera anima del castello.

-Beh ragazzi, stiamo tornando a casa incredibile- disse Marlene, guardando dal finestrino il castello allontanarsi lentamente.

-Oh Marlene, non sono più così sicura che quella sia la mia casa- rispose Lily sorridendo, mentre seguiva con lo sguardo la sua amata Hogwarts all'orizzonte.

Il treno prese velocità sparendo in una scia di fumo bianco, lasciandosi alle spalle ricordi e aspettative dei suoi dolci studenti, che infondo la vedevano come una seconda casa. Quella che sembra la fine, è in realtà solo l'inizio di un'appassionante, sorprendente e magica avventura che i Malandrini avrebbero vissuto ma questa...è un'altra storia.

Hogwarts destini incrociatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora