Hogwarts destini incrociati

Parte 10 ~I misteri nelle stelle~

-"Okay, giuro che non vorrò più vedere un boccino d'oro in vita mia dopo oggi!" esclamò con voce tremolante dal freddo e dalla tensione Sirius, mentre con la mano stringeva saldamente la sua bacchetta, la cui estremità, brillava di una flebile luce bianca, risultato dell'incantesimo Lumos.

-"Adesso ti lamenti pure? Ti ricordo che io ho anche provato ad avvisarti, ma tu non mi hai dato il tempo per farlo! E non possiamo tornare al castello a mani vuote, è la volta buona che veniamo espulsi!" gli rispose James abbastanza scocciato per la situazione in cui si ritrovavano, mentre con gli occhi bene aperti, si guardava attorno e con l'aiuto delle braccia cercava di farsi largo tra la vegetazione incombente della Foresta Proibita.

Era ormai da 20 minuti che i due amici camminavano senza alcun riferimento all'interno della foresta, nella speranza di vedere illuminato dai raggi della luna che filtravano tra le foglie degli alti alberi, il boccino d'oro. Più i due ragazzi proseguivano la loro ricerca, più la vegetazione attorno a loro si faceva fitta, i loro piedi sprofondavano nella neve fresca e il loro campo visivo si restringeva. La temperatura era molto bassa, e con le scarpe ormai colme di neve e i calzini bagnati, Sirius e James non riuscivano più a sentirsi le dita dei piedi e le mani, anch'esse esposte al gelo di quella notte.

-"Hai ragione, devo imparare a pensare due volte prima di fare le cose, sono un impulsivo disastroso. E' solo che mi sembravi giù di corda e volevo aiutarti, sei il mio migliore amico e non sapev..." iniziò a dire velocemente Sirius, come se le parole uscissero dalla sua bocca da sole e senza alcun controllo. Venne poi interrotto da James, che tappandogli la bocca da dietro con la mano, lo fece tacere. Il giovane Potter aveva infatti rizzato le orecchie all'udire di un suono familiare.

-"Shhh" disse a Sirius, nella speranza di risentire il prima possibile quello strano rumore. Il desiderio non tardò ad avverarsi.

-"Zzzz" si sentì poco distante da loro. Era un rumore leggero ma inconfondibile per James. Era lo sbattere vorticoso delle ali del boccino d'oro.

-"Dov'è?! A destra?? O a sinistra??" chiese eccitato Sirius, voglioso di tornare di fronte al caminetto caldo del loro dormitorio il prima possibile.

-"Se tu rimanessi per due secondi zitto, forse riuscirei a capire la direzione del rumore" gli rispose ironicamente James, per poi continuare "Da questa parte", indicando uno stretto sentiero che si perdeva tra gli alberi ricoperti dalla neve.

I due amici cominciarono a camminare, seguendo la direzione indicata da James, sempre più convinti che quella fosse la strada giusta dato che potevano percepire ancora il rumore prodotto dalle ali del boccino. Raggiunsero dopo relativamente poco tempo, uno spiazzo tra gli alberi, che per qualche metro, lasciavano visibile la luna piena di quella notte. La zona era illuminata dai candidi raggi lunari, che misteriosamente si riflettevano sulla neve che silenziosa giaceva al suolo. Sirius e James rimasero in silenzio, trattenendo il fiato, cercando di percepire qualsiasi traccia riconducibile al boccino d'oro. Erano uno di spalle all'altro, e con le schiene a contatto tra loro, si guardavano attorno, scrutando ogni centimetro dello spazio circondante.

-"James..." disse la voce debole di Sirius, come se fosse rimasta soffocata in gola. Nel non sentire alcuna risposta da parte dell'amico, Sirius ritentò di attirare la sua attenzione.

-"James..." ridisse, con voce ancora più preoccupata e debole.

-"Che c'è Sirius?" gli rispose James, girandosi lentamente verso l'amico visibilmente preoccupato.

-"Guarda..." bisbigliò Black, alzando tremolante la bacchetta per indicare un cespuglio di fronte a lui che si muoveva sospettosamente, e di sicuro, non a causa del boccino d'oro. James notò subito il cespuglio, e abbassando la mano dell'amico che ancora lo puntava con l'estremità della bacchetta luminosa, gli bisbigliò nell'orecchio "Corri".