✨Prima di cominciare a leggere: su Spotify puoi trovare la playlist "Fan fiction music (LetiVian)", una raccolta di brani creata da me appositamente per questa fanfiction. Infila gli auricolari, schiaccia play e lasciati trasportare, buona lettura!!✨
Sirius Black tremava come una foglia dentro il suo cappotto nero. Aveva le mani strette in pugni infilate nelle tasche, sperando che si scaldassero un minimo e con la schiena era appoggiato al tronco di un albero sulla sponda del Lago. Lentamente spostava il piede lateralmente, osservando in silenzio la terra sotto la suola spostarsi, poi lo riportava nella posizione iniziale. Il codino spettinato con cui era uscito dalla stanza del dormitorio era ormai semi-sciolto e gli indomabili capelli corvini, dopo essersi liberati dalla presa dell'elastico, gli cadevano sulle spalle, coprendogli in parte le guance arrossate. Gli occhi dalle tonalità della cenere erano persi verso l'orizzonte, osservavano il punto lontano in cui lo specchio d'acqua scura si incontrava con il cielo, maculato da diverse nuvole scure. La temperatura era talmente bassa che ogni respiro di Sirius creava una nuvoletta chiara, che faceva sembrare le sue narici e la sua bocca una locomotiva a vapore. Senza emettere alcun suono restava lì, pensando a chissà cosa e sopportando il freddo pungente pur di non tornare in dormitorio. Spezzarono quel silenzio rindondante leggeri passi lenti, che sul terreno gelido sembravano essere sospesi a mezz'aria.
-Vuoi morire di ipotermia?- domandò una vocina alle spalle di Sirius, che nel mentre si era fatta avanti con le mani anch'essa in tasca e un berretto giallo in testa. Lily si sedette alla sinistra di Sirius, senza aspettare che lui potesse dire qualcosa. Anche la giovane si appoggiò alla corteccia ruvida e spoglia del grande albero, poi portò le ginocchia al petto sperando di percepire meno il freddo.
-Allora Black, cosa stai facendo qui fuori? Vuoi diventare un tutt'uno con la terra congelata?- chiese Lily, cercando di mantenere un tono il più calmo possibile nei confronti del ragazzo. Sirius girò la testa un istante per guardarla, poi tornò con gli occhi verso il lago, lasciando a Lily la visuale solamente del suo profilo.
-Potrei fare la stessa domanda a te Evans. Io una motivazione ce l'ho, tu?- ribatté Sirius, concludendo la frase sfregandosi le mani arrossate.
-Io sono qui per cercare di capire cosa passa per la testa di un mio compagno di classe, per scoprire come mai è qui fuori solo e soprattutto per fargli sapere che deve smetterla di tormentarsi. Tu??- fu la risposta della rossa, che imitando il ragazzo cominciò ad osservare il lago.
-Io cerco di capire perché mi sono comportato in un determinato modo, mi preoccupo per le condizioni di un mio amico e metabolizzo il fatto che probabilmente un altro l'ho perso...- spiegò Sirius, abbassando velocemente lo sguardo verso i piedi quando la voce gli tremò nel dire l'ultima frase. Lily se ne rese subito conto e per questo si girò in sua direzione, in modo da poterlo guardare, anche solo di profilo.
-Io penso che tu abbia sbagliato, ma capita a tutti; credo che stare qui seduto non sia il modo migliore per stare vicino al tuo amico in infermeria e sono convinta che la tua amicizia non sia finita- rispose Lily, provocando in Black uno scatto veloce della testa, il quale portò lo sguardo sul viso della ragazza.
-Evans, sei gentile a cercare di tirarmi su il morale, ma non c'è più alcuna speranza per me e James, sono riuscito a far crollare tutto ciò che avevamo costruito, ho fatto allontanare l'unica persona che credeva realmente in me. Penso sia un mio talento...- affermò Black, con gli occhi ormai cristallini e umidi. Per il nervosismo si tormentava le mani, continuando a sfregarle a stringerle con forza.
-Black, non sottovalutare la forza del destino: magari tu e James per un po' non sarete come prima, forse è vero, ma non tagliate a priori il "filo" che vi tiene legati. E' vostro dovere lottare per tornare quelli di prima, sarà dura ma dovete combattere per farlo. Se entrambi rinunciate così facilmente alla vostra amicizia, vuol dire che non c'era nulla di saldo già da prima...ma non credo sia il vostro caso, anzi sono assolutamente certa che tornerete come prima, se non più forti. Siete come due fratelli, un legame così forte non si spezza per una cosa così piccola. Tu ci tieni alla vostra amicizia? Se la risposta è sì, abbatti questi muri che stai creando- spiegò Lily, che mentre parlava sorrideva timidamente.
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Hogwarts destini incrociati
FanfictionAncora una volta a percorrere quei corridoi spaziosi per il primo giorno di scuola; a correre tra le imponenti mura e le altissime torri della scuola di Hogwarts, i protagonisti però sono diversi. Le lancette dell'orologio torneranno indietro nel t...