Tutto era silenzioso e calmo la mattina seguente, i giovani studenti di Hogwarts e i professori erano ancora cullati dalle calde coperte in lana, immersi nei loro sogni più profondi. Alcuni russavano rumorosamente, altri erano coperti da testa a piedi per il freddo, altri ancora dormivano profondamente, tutti erano beati in quella sensazione di tranquillità sorprendente, nonostante le prime luci dell'alba si fossero specchiate nelle acque del Lago Nero già qualche ora prima. Tutti dormivano beatamente...tutti tranne uno. Sirius Black proprio non riusciva a riaddormentarsi quel 25 Dicembre, quando la mattina presto l'aria gelida che entrava da uno spiffero della finestra, lo aveva svegliato solleticandogli ripetutamente il viso. E per quanto fosse un ragazzo dormiglione, quella mattina non riusciva proprio a girarsi dall'altra parte e riaddormentarsi. Così, dopo numerosi tentativi falliti, lanciò bruscamente via la coperta che gli cingeva la vita e, dopo essersi infilato le pantofole, si alzò lentamente, trovandosi in piedi immerso in un silenzio spaventoso. Guardò per pochi secondi Remus che ancora dormiva nel suo letto a baldacchino. L'amico dormiva sempre in maniera movimentata, si girava spesso e in passato era capitato loro di sentirlo piangere o parlare nel sonno. Era come se Remus avesse incubi tutta la notte, tutti i giorni, ma ai malandrini ciò sembrava impossibile. Ormai ci avevano fatto l'abitudine, e a differenza delle prime volte, non pensavano nemmeno più di doverlo svegliare per tranquillizzarlo, o almeno, non tutti i giorni.
Sirius a passo felpato si diresse verso la finestra della loro camera, la quale si affacciava sul lago nei pressi del castello. Rimase lì, appoggiato sul davanzale, a guardare le distese bianche e soffici del cortile e della natura circostante, senza pensare a nulla di preciso ma a molte cose contemporaneamente. Si chiedeva se fosse stata una cosa giusta cominciare le ricerche per quella profezia con i suoi amici, che avvolta da così tanto mistero non faceva presagire nulla di buono. Si domandava come sarebbe stato quel Natale, il primo in vita sua lontano dalle mura di casa Black, le stesse in cui da alcuni mesi viveva da solo suo fratello Regulus. Era ancora un bambino, più piccolo di quanto Sirius non fosse, e il giovane mago si tormentava la coscienza al solo ricordo del fratellino da solo, rimasto in quella casa che per lui era una gabbia, costretto a sopportare quella quotidianità opprimente senza il sostegno del suo fratellone. Poi Sirius pensò a quanto potesse mancargli James, nonostante i pochi giorni trascorsi dalla sua partenza. Si domandava se il suo migliore amico stesse veramente conquistando la Evans, oppure se gli avesse detto una bugia per fare la figura dello splendido come sempre. La sua mente lo portò a ricordare quanto odiasse i Serpeverde, soprattutto Mocciosus e tutti i suoi parenti nella casata avversaria. Pensava a quanto fosse simpatica Marlene, a quanto lo avesse messo in imbarazzo il giorno precedente con Remus a colazione. Questa era la tempesta che aveva dentro Sirius Black, nonostante lo sguardo sembrasse perso e immobile, vuoto.
-"Sirius" rituonò una voce alle sue spalle, svegliando il giovane Black dal suo pensare tormentato, il quale si girò di scatto in direzione della voce che lo aveva chiamato.
-"Buon Natale!" continuò Remus Lupin, ancora con gli occhi assonnati e sbadigliando, con i piedi scalzi appoggiati sul pavimento. Rivolse all'amico dai capelli corvini un sorriso ricco di affetto, continuando a sistemarsi vagamente i capelli con una mano.
-"Oh...Buon Natale anche a te!" gli rispose Sirius a gran voce, avvicinandosi a lui di qualche passo. Passarono alcuni secondi prima che il ragazzo si riprendesse del tutto da quel suo stato di riflessione.
-"Rem, i regali! Devono essere sotto l'albero in Sala Comune, andiamo!" e detto ciò, tirò per un bracciò Lupin, raggiungendo assieme la zona comune del loro dormitorio. L'albero posto al centro della stanza, era circondato da pacchetti colorati dalle più svariate forme e dimensioni, abbelliti da ciocche, nastri, fiocchi e biglietti.
-"Guarda qui ce n'è uno per te... da parte di James" esclamò Sirius, porgendo a Remus il pacchetto che aveva in mano. Il giovane destinatario del regalo lo scartò velocemente, ed entusiasta tirò fuori un maglione in lana marrone, con un intreccio particolare al centro.
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Hogwarts destini incrociati
फैनफिक्शनAncora una volta a percorrere quei corridoi spaziosi per il primo giorno di scuola; a correre tra le imponenti mura e le altissime torri della scuola di Hogwarts, i protagonisti però sono diversi. Le lancette dell'orologio torneranno indietro nel t...