Parte 11 ~Finte, disegnate e irreali...~

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-"...Lo sguardo in alto deve andare, la mente deve aiutare, altrimenti un dio della morte tornerà presto a regnare. Ragazzi vi sembrano scherzi da fare? Vi siete impegnati per inventarvi tutta questa storia, immagino" disse Remus ai due amici, non appena ebbe finito di leggere la profezia donata a Sirius da parte del centauro.

-"Remus, ci conosci bene. Sai che siamo due pigroni che non si impegnerebbero mai così tanto per preparare uno scherzo del genere, tantomeno a te che sei nostro amico" gli fece notare James, sperando di riuscire a convincere Lupin sull'autenticità del loro racconto.

-"E poi Rem, tu sai quanto non gradisca il paragone con la mia famiglia e il farne parte, perchè quindi avrei dovuto mettere in scena una storiella del genere? Sarebbe una cosa contro i miei stessi principi." specificò Sirius, attirando l'attenzione dell'amico chiamandolo con il nomignolo imbarazzante che solamente Black aveva deciso di iniziare ad usare per chiamarlo. Mentre attendeva una risposta dal compagno perplesso, il ragazzo dai lunghi capelli corvini, concluse la medicazione alla ferita sul volto dell'amico, riponendo il pezzo di stoffa sporco di sangue nel catino con l'acqua.

-"Effettivamente non saresti così stupido da torturarti da solo nel dover ricoprire i panni di un membro della famiglia Black, e non i tuoi, quelli di Sirius semplicemente. Va bene ragazzi, da dove cominciamo con le ricerche? Qualche lampadina vi si è accesa mentre aspettavate il mio ritorno svegli questa notte?" chiese Remus, ormai convinto dal racconto dei due amici e dai loro interventi per far lui capire quanto quella storia che poteva sembrare una favola, era a dire il vero la realtà.

-"Non ancora, ma ora che ci sei tu, di sicuro capiremo qualcosa in più collaborando... In fondo, di noi tre sei tu quello con la mente più brillante. Forza, andiamo a fare colazione che siamo già in ritardo" gli rispose James avviandosi a gran passo verso l'uscio del loro dormitorio. I complimenti che aveva appena espresso, avevano fatto arrossire Remus, che rimase in silenzio e con le gote rosse, seduto sulla stessa sedia dove Sirius lo aveva medicato.

Sirius stava seguendo Potter a tutta velocità, raggiungendo la porta in legno della stanza, quando si rese conto che Remus non li stava seguendo. Ritornò quindi sui suoi passi, e si sedette su una sedia poco distante da quella su cui si era appoggiato Remus, in modo da essere alla sua stessa altezza. Negli occhi color verde scuro dell'amico, riuscì a notare un velo di preoccupazione, nonostante le guance fossero ancora rosee per le parole dolci a lui dette da James.

-"Rem tutto okay?" chiese semplicemente Sirius, sperando che il suo amico non fosse tormentato da chissà quali pesanti pensieri.

-"Si si, tutto bene. Sono solo un po' stanco...Sai com'è, i miei genitori mi hanno fatto lavorare molto a casa..." gli rispose Remus, con un paio di occhiaie bluastre che gli incorniciavano gli occhi e ne evidenziavano l'aria stanca e sopraffatta dalla debolezza. Poi, per distogliere lo sguardo preoccupato di Sirius dal suo volto, decise di cambiare argomento e per questo aggiunse:

-"Comunque grazie mille per la medicazione. Hai davvero talento. Mi sa che d'ora in poi sarai la mia infermiera personale HAHA" affermò tra una risata e l'altra, riuscendo ad alleggerire la preoccupazione negli occhi di Black, il quale sorrise a sua volta.

-"Certo, volentieri. Basta che non debba indossare un grembiule o qualcosa del genere, e soprattutto... che non si venga a sapere in giro che ti faccio da balia, quella sì che sarebbe la tua fine. Vieni!" esclamò a Remus, alzandosi dalla sedia e allungando una mano verso l'amico ancora seduto sulla seduta in legno, per poterlo aiutare. Remus afferrò saldamente il braccio di Sirius e dopo essersi messo in piedi, fu aiutato a camminare dall'amico, che con un braccio dietro la schiena sorreggeva il suo peso, durante tutto il tragitto per raggiungere la Sala Grande, dove un'abbondante colazione li attendeva. Tra uno scalino e l'altro, Sirius si impegnò per sollevare l'umore a Lupin, continuando a raccontargli barzellette oppure a supportarlo dicendogli "Dai manca pochissimo, un ultimo sforzo".

Hogwarts destini incrociatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora