Parte 22 ~Sporcizia, racconti e sorrisi mancati~

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-Immagino tu sia contento ora, sono costretta a trascorrere in punizione con te tutto il pomeriggio invece di studiare!- disse Lily, mentre con un piede calciava via un sasso che intralciava il suo cammino e con le braccia conserte, sia per il freddo che per la rabbia, brontolava rumorosamente.

-Evans, per quanto mi possa piacere la tua compagnia, non gioisco all' idea di stare un intero pomeriggio con Gazza e la sua gatta spellacchiata- spiegò James, lasciando inizialmente Lily senza parole al sentire la sua risposta, poi la giovane rossa prese la parola.
-Oh insomma, siete tutti cosi cattivi con lui... non è tutta questa simpatia, siamo d'accordo, ma non conoscete la sua storia e quindi non avete il diritto di giudicarlo. Con le persone bisogna essere sempre gentili e comprensivi, a priori- controbatté Lily, mentre un fumetto grigiastro le usciva dalla bocca, lasciandosi l'ingresso principale alle spalle. Lei e Potter avevano in precedenza deciso di passare un po' di tempo fuori in cortile prima di pranzare e di trascorrere la loro punizione assieme. James attraverso le sue tonde e spesse lenti, osservava Lily e con camuffata attenzione ascoltava ogni singola parola pronunciata dalla ragazza. Riteneva ammirevole il modo in cui la giovane parlava degli altri, gli occhi le brillavano e tutto era enfatizzato da un tono sempre rispettoso e educato, anche nei suoi confronti nonostante l'attrito presente tra loro.

-Come fai Evans? Riesci ad essere così tranquilla, generosa ed educata, anche quando gli altri ti trattano male e non si meritano questo tuo modo di fare dolce da parte tua- domando' James, con il naso arrossato per il raffreddore e con le gote rosate per l'imbarazzo.
-Dipende, Potter. Se a farmi del male è qualcuno di cui non mi importa, a cui non interesso, con cui non condivido niente, la cosa non mi scalfisce minimamente. Se invece a farlo è qualcuno più vicino a me, con cui ho condiviso un percorso e da cui mi aspetto qualcosa, beh... ci resto parecchio male. Sinceramente, non so nemmeno perché io ti stia parlando così apertamente in questo momento, Potter- rispose visibilmente imbarazzata Lily, abbassando lo sguardo e rimanendo in silenzio.

James capí all' istante il significato del discorso di Lily, dopotutto per certe cose erano molto simili caratterialmente. Nonostante la temperatura bassa di quel momento, cominciarono a sudargli le mani, sentendosi chiamato in causa dalle parole della rossa.
Aveva compreso quanto quel discorso di Lily si riferisse anche a ciò che era successo tra loro, rovinando per quanto sembrava irrimediabilmente il loro rapporto.
-No Evans, non penso sia sempre così. All'inizio magari accade questo, però poi con il passare del tempo riesci a perdonare il prossimo, é il tuo modo di essere. Nonostante ciò che ti fanno gli altri, riesci a non farti condizionare nel giudizio, rimani imparziale e equa, generosa e gentile. Sei talmente pura da riuscire a vedere sempre il bello nelle persone, anche quando magari non c'è. Dai seconde possibilità e riesci a perdonare gli altri. Hai un animo dolce, trasparente, sei semplicemente te stessa- spiegò James, concludedo il suo articolato e tortuoso discorso con un lieve e sincero sorriso, sperando che la giovane al suo fianco reagisse positivamente alle sue parole.
Lily fu piacevolmente sorpresa dal discorso di James, che dopo diverso tempo gli era sembrato tornare ad essere la stessa persona con cui aveva legato durante le vacanze natalizie, sincera e determinata, dai mille valori e coraggiosa. Rifletteva tra sé e sé pensando a quelle parole, semplici quanto veritiere, eppure difficili da accettare del tutto.
"Se sono così pura come dici, perché non riesco a perdonarti? Non ci riesco o non voglio farlo?" si domandava, non comprendendo perché proprio non riusciva ad andare oltre ciò che era accaduto, per poter ricominciare da zero con lui.
In questi minuti silenziosi, James si fissava la punta delle scarpe, impaziente di ricevere una risposta dalla ragazza.
-Forse Potter è come dici tu...si vedrà, con il tempo le cose possono cambiare- affermò fredda Lily, pentendosi poco dopo del tono usato. James rimase sbalordito da quella risposta, forse era inutile cercare di ricominciare con Lily, o almeno questo era quello che lui pensava. Per il semplice fatto che stessero parlando tranquillamente e senza attaccarsi, Potter credeva che le cose stessero migliorando, ma a quanto pare erano giunti ad un punto di non ritorno. Decise di terminare lì quel discorso, lasciando al silenzio pesante l'arduo compito di rompere il ghiaccio e la tensione che si erano andati a creare.

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