Parte 19 ~"Per sempre" spezzati e prove impossibili

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I giorni passarono velocemente tra le mura incantate di Hogwarts. Nonostante il clima circostante fosse caloroso e festoso, grazie alle decorazioni natalizie che adornavano ogni centimetro del castello, per gli studenti di magia quelle ultime giornate di vacanza trascorsero in fretta, forse troppo. Alcuni Serpeverde passavano le ultime giornate senza lezioni nella loro Sala Comune, chiacchierando del più e del meno e confrontandosi sulla competizione tra le case di quell'anno, che al momento vedeva a parimerito loro e i Grifondoro. Questi ultimi si divertivano all'aria aperta, improvvisando qualche azione di quidditch clandestina e affrontando le temperature ancora gelide dell'inverno. I giovani Tassorosso avevano deciso di trascorrere quelle ultime giornate di tempo libero per godersi al massimo il cortile del castello, e conoscersi meglio. Infine, i giovani maghi Corvonero, erano gli unici che parevano preoccupati dell'incombente ritorno sui banchi di scuola, o almeno, erano gli unici che si davano da fare giorno e notte per finire di studiare. Ogni casa aveva un modo tutto suo per trascorrere quelle ultime giornate di vacanza, ogni modo era diverso dagli altri. Tutti gli studenti però, erano accumunati da una cosa: erano tutti impazienti di rivedere i loro compagni che per le vacanze natalizie erano tornati dalle loro famiglie. Perché si potevano scrivere delle lettere, certo, ma nessuno poteva negare quanto gli mancasse percorrere quei corridoi in compagnia degli amici.

Erano di questo pensiero anche Sirius e Remus, che nonostante avessero legato molto durante quel Natale ad Hogwarts, entrambi non vedevano l'ora che James e Peter tornassero. Non avrebbero mai pensato di dirlo, ma a tutti e due mancavano le continue lodi che faceva James a Lily, oppure Peter che rubava il cibo dai loro piatti a cena, senza nemmeno chiedere il permesso. I cuori quindi di tutti i giovani maghi, erano colmi di rammarico e nostalgia delle feste all'idea di tornare tra i banchi a studiare, ma allo stesso tempo erano impazienti di rivedere i loro amici e condividere con loro la quotidianità. Caratterizzato da queste emozioni il tempo passò imperterrito, e l'ultimo giorno di vacanza per i giovani maghi della scuola arrivò, lo stesso giorno che prevedeva il rientro degli alunni che erano stati lontani dal castello per diverso tempo.

Come annunciato la sera precedente dai Professori, quella mattinata i ragazzi avrebbero avuto le sveglie posticipate di un'ora rispetto al solito, per poter far coincidere la colazione di coloro che erano rimasti a scuola con quelli che sarebbero tornati, incontrandosi in Sala Grande tutti assieme. Questo cambio di programma a Sirius non dispiaceva per nulla, anzi, era quasi contento di poter trascorrere un'ora in più del suo ultimo giorno di vacanza tra le coperte del letto. Remus invece, dalle abitudini troppo rigide per un cambiamento così inaspettato, non riusciva a riaddormentarsi, per questo non passò molto tempo prima che il giovane prendesse uno dei libri che aveva ricevuto da sua madre e cominciasse a leggerlo mentre l'amico ancora russava.

Finalmente, la sveglia posticipata di un'ora di Sirius riecheggiò nella stanza, facendo saltare sul letto il proprietario che tra un borbottio e l'altro la spense per poi girarsi dall'altra parte. Remus non spostò di un solo millimetro lo sguardo dal suo libro: conosceva bene Sirius e sapeva che se avesse provato a svegliarlo lo avrebbe maledetto. Sirius Black aveva deciso di ignorare la sveglia e tornare a dormire, e così doveva essere. Con un occhio aperto e uno ancora chiuso, Black cambiò posizione, girandosi sull'altro fianco. I suoi occhi stavano per chiudersi nuovamente quando un oggetto attirò la loro attenzione. In silenzio restava lì a fissare quello che sembrava un armadio...no, una scatola... no no, era un baule... in legno... con delle bizzarre lettere pitturate in superficie. "JP...che bizzarro..." pensò, prima di riuscire a connettere i neuroni e a capire cosa fosse. Gli occhi, gli stessi che erano ancora assonnati e quasi chiusi, si spalancarono come i fari di un auto e di scatto si alzò dal materasso, sedendosi e appoggiando la schiena sulla testata lignea del letto.

-"Il baule, sono arrivati!!" esclamò, guardandosi attorno alla ricerca del suo migliore amico.

-"Ahahah, Buongiorno anche a te Sirius. I loro bauli sono apparsi in camera circa 10 minuti fa, penso ci stiano aspettando in Sala Grande per la colazione" rispose Remus, smettendo di leggere e riponendo il libro sul suo comodino.

Hogwarts destini incrociatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora