La cinepresa ti guarda fissa negli occhi, nelle labbra, disordinate e sempre alla ricerca di stimoli.
Come ci si sente ad essere riprese?
Qualunque casa, qualsiasi sponda lontana nell'acqua diventerà il riflesso, lo specchio del paradiso, oltre il pesante portone del tempo, oltre il quale... l'infinito.
Immobile, tutto si trasforma lento, piano, ma di continuo, fino alla fine dei giorni.
E saremo noi gli eroi?
Mi guardavi con occhi da bambina, come se anche la parola sbagliata avrebbe potuto ucciderti.
' Si, Sophie'.
Attimi di pace, di vita, non avevo ancora realizzato un bel niente di quello che era successo, che stupido.
Saranno gli occhi del bambino che ero ad osservare il mondo e a sancire cosa è rimasto di vero, mi perdo spesso tra la gente, tra una folla inerme senza vinti né vincitori, mentre in me la voglia di rivincita grida a squarciagola.
Prendo le cuffie, premo play e mi perdo sulle note di "Woman" di John Lennon.
Sarà la luce di una nuova alba sorta dietro la East Gallery ad illuminare ancora Berlino e a ripulirlo dal male che il mondo non gli ha perdonato, sarà il profumo dei platani a riportarmi indietro di 10 anni, a quando la vita era una corsa ad occhi chiusi per le vie di Londra, la città della mia infanzia, quel capitolo custodito gelosamente nel cassetto dei desideri.
Ho cercato in tutti i modi di non farti pesare quello che non hai mai avuto, ma quando ti raccontavo del mio passato leggevo nei tuoi occhi un senso di impotenza, di ingiustizia.
Non hai mai avuto un Natale, una torta per il compleanno.
Eri viva sì, ma era una sopravvivenza in quei 30 mq che condividevi con tuo padre e i tuoi due fratelli, nella anamnesi dell'eco della tua infanzia, così lontana dagli stereotipi di allegria e spensieratezza.
La solitudine era la tua culla, la tua unica certezza.
Ma tu eri instabile come un'altalena sulla quale si sono sedute tante persone, ti hanno raccontato mille storie, i posti che hanno visto, la gente che hanno conosciuto, gli amori che li hanno stravolti, avevano così tante cose da raccontare che non hanno mai ascoltato te.
Avevi una debole immagine che non sei riuscita a salvare.
In quelle stanze fredde respiravi una Zurigo sporca, hai visto tutto il marcio e tuo padre non è stato di aiuto ma sai Sophie, tante cose sono cambiate, Platzspitz non è più l'inferno dei tempi delle cosiddette scene aperte quando la droga scorreva a fiumi sotto gli occhi di tutti, quel luogo maledetto dove tua madre perse la vita in circostanze sconosciute.
Anche il tuo patrigno, Luca è cambiato, l'ho visto dai suoi occhi e ti giuro gli manchi da morire e rimpiange tutti gli abbracci e il tempo perso.
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BORDERLINE
Mystery / Thriller'Il tuo veleno mi ha fatto appassire. Il tuo veleno mi ha consumato. Ma io sono sopravvissuta e sono tornata a casa con l'antidoto.' Quella che si presenta come una controversa e utopica storia d'amore si trasforma in breve tempo in una tragedia dis...