E' tutta la mia la città, è poetica.
Volo in aria con il mio corpo che striscia dietro di me, non parla, sbiascica.
Quanto tremore, fumo una canna che mi consola, che mi calma, mi rende meno vulnerabile.
Poso a terra le mie gambe, mi siedo sul marciapiede fuori da casa tua, c'è la macchina di tuo padre, il portone è aperto.
C'è uno striscione appeso che dice "Possiamo ancora vedere la luce di stelle che non esistono più da secoli. Così ancora ti riempie e folgora il ricordo di qualcuno che hai amato per poi vederlo andar via."
Ho la testa tra le mani, il cuore che palpita, tiro fuori dalla tasca il portafoglio e ingoio tre pastiglie di xanax.
Tic tac
Tic tac
L'orologio sul mio polso segnava le 19 di sera, ero seduto lì da tutto il giorno, non avevo mangiato, stavo iniziando a riprendermi.
Guardavo te e vedevo me, in te riflesso.
Le mie disattenzioni, la mia figura sempre più senza contorno, a tratti mista alla misoginia, a tratti all'incoerenza, ma l'amore ha unito i nostri puntini, come costellazioni.
Ha disegnato le tue curve, ha disegnato linee rette. Gli occhi, il naso e la bocca.
Tutto così incastrato con l'armonia che ti contraddistingue.
Ma l'ebrezza e la paura non hanno più sapore, l'arresa è inevitabile.
Torno a casa in preda a postumi e allucinazioni.
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BORDERLINE
Mystery / Thriller'Il tuo veleno mi ha fatto appassire. Il tuo veleno mi ha consumato. Ma io sono sopravvissuta e sono tornata a casa con l'antidoto.' Quella che si presenta come una controversa e utopica storia d'amore si trasforma in breve tempo in una tragedia dis...