Un nuovo finale

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Se potessi scegliere ora il finale avrebbe tante sfumature nuove e sarebbero diverse da queste nuvole di fumo.

Sulle vetrate dei negozi di corso Buenos Aires si rifletterebbe la luce di un sole abbagliante, che però farei fatica a non guardare, con te che corri in mezzo alla folla e fai a spintoni, mentre cerchi di accaparrarti un posto nel mondo.

Ma anche tu ti sei lasciata andare, un po' per i buoni propositi andati a puttane, un po' per le serate passate a bere, un po' per le amicizie che è stato meglio lasciare perdere, ti sei ritrovata anche tu sola con un certo senso di amarezza.

Niente è stato semplice, tutt'altro.
Sarà che tutti quelli che ti hanno incontrata in fondo, in te, non ci hanno visto nulla di speciale, e tu nemmeno hai insistito troppo per farti capire.

Non eri per tutti, questo è certo, ma forse è proprio questo che mi piaceva, non eri affatto semplice, eri così lunatica da fare invidia alla luna e far innamorare il sole.

Solo ora che l'inchiostro macchia la carta bianca stropicciata e un po' ingiallita, mi rendo conto quanto si evinca il mio senso di inquietudine.

"Mi mordi le labbra di continuo, e lascia stare se fatico ancora ad accettare le altre facce del tuo carattere, per me sei tu, e scompari di continuo senza preoccuparti di me, dei miei veri pianti stonati con la tua falsa dolcezza.
Conto di esistere anche per cose in cui non c'entri tu, mi infastidisce il tuo voler essere in tutti i miei discorsi e i miei silenzi, quelli non puoi sempre tradurli.
Spesso uso il silenzio solo per spezzare il tuo ego smisurato."

E ogni parola detta si disperdeva come polvere, si appoggiava sui mobili e si scomponeva in mille lettere unite solo dal filo logico che hai tagliato, ora sono cadute a terra come le perle di vecchio bracciale.

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