L'antidoto

7 3 0
                                    

Sophie

Che bello sarebbe stato se i tuoi occhi fossero stati coerenti con le tue parole.

Tu, caro Daniel, volevi togliermi di mezzo.

Ero forse un ostacolo alla tua libertà? Perché mai era esistito nulla in grado di farti tremare come la paura che un altro uomo potesse mai toccare le mie guance, le mie cosce.

I tuoi occhi tradivano le tue parole.

Ma tu sei stato sempre bravo a rigirare le cose, a ribaltare le mie idee.

Ma questa volta no, Daniel. 

Il tuo veleno mi ha fatto appassire.

Il tuo veleno mi ha consumato.

Ma io sono sopravvissuta e sono tornata a casa con l'antidoto. 

Trema Daniel, trema. 

Che non è servito molto a farmi fuori, ma non hai tenuto conto della coscienza sporca e i sensi di colpa. 

Quelli arrivano quando non sei più caldo, non hai più la mente annebbiata. 

Quelli arrivano a mente lucida, e no, Gabriel, quelli non ti lasciano più. 

Senza fama senza amore la vita è lenta, vuota.
Ma io m'innamoro da capo tutte le volte che alzo gli occhi al cielo.
Perdo il sonno tra le lacrime, e ho perso la vita per un uomo, mentre prende fuoco pure la mia foto incorniciata da una lapide.

Ed è per quello che mi faccio dannata, sfiorando a mani nude la tua pelle.

La mente attraversa le pareti, cerco distrazioni, questo diavolo mi sta toccando, mi sta violentando, poso gli occhi sulla finestra aperta e penso quanto è bello il sole oggi.

Che forse è più bello di ieri, e forse più brutto di domani.
Mentre penso questo viene.
È finita.


BORDERLINE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora