L'INCONTRO

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Quella mattina, Nicole si svegliò con un sorriso malinconico dipinto in volto, ripensando al sogno appena concluso, dove erano presenti tutti i membri della famiglia Stilinsky riuniti attorno al fuoco alla vigilia di Natale a scartare i regali. C'erano proprio tutti. Inclusa sua madre.

Il suo sorriso svanì quando si ricordò che quel giorno doveva andare a conoscere gli amici di suo fratello. L'idea non la entusiasmava per un semplice motivo: odiava le persone. E per questo era spesso fredda, acida e crudele con gli altri. Si preparò psicologicamente alla giornata, poi si alzò. Prese dall'armadio un jeans nero a zampa, una maglietta nera corta con la scritta NASA, e si diresse in bagno per lavarsi e cambiarsi.

Una volta finito scese in cucina per la colazione, ed ad aspettarla c'erano suo padre e suo fratello col sorriso in volto ed un caffè che aspettava solo lei.

Li salutò, li ringraziò e si sedette a gustare quella miscela energizzante.

Dopo minuti di silenzio, la voce eccitata e leggermente preoccupata di Stiles riecheggiò per la casa, dicendo: "Allora... ti va di venire a conoscere i miei amici oggi?" Chiese lui in direzione di sua sorella; lei lo guardò e poi disse: "Si, vengo."

Allora sul volto di Stiles si allargò un sorriso smagliante. Provò ad abbracciare la sorella ma lei lo schernì con uno sguardo che gli diceva di mantenere le distanze. Almeno per ora.

Un pò triste Stiles salì le scale per raggiungere la sua camera, cambiarsi e andare a scuola. Ad accompagnarlo fu proprio la sorella, che, con il suo Range Rover, fece fare a Stiles un'entrata ad effetto a scuola che lasciò tutti a bocca aperta.

Una volta entrati nei parcheggi della scuola, la ragazza fermò l'auto e fece scendere il fratello, che in un batter d'occhio venne accerchiato da molti adolescenti curiosi. La folla si disperse facilmente, perchè, stanca di tutti quei ragazzini agitati, Nicole scese dalla vettura e disse a tutti di andarsene.

Il ragazzo si avvicinò al suo gruppo di amici, che è rimasto a fissare i fratelli da lontano per evitare inconvenienti scomodi. Neanche il tempo di arrivare, che Stiles fu sommerso di domande.

Lydia: "Perchè sei scappato ieri?"

Isaac: "Che fine hai fatto idiota!?"

Allison: "Stiles ci hai fatti preoccupare."

Malia: "Chi era quella?"

Lydia: "Esatto con chi sei venuto!? Chi diavolo era quella!?"

Detto questo tutto il gruppo si zittì, permettendo al ragazzo moro pieno di nei di rispondere.

Prese un grande e profondo respiro, e poi disse: "Tranquilla Lydia, non ti ho tradita con nessuno. La ragazza che mi ha accompagnato era mia sorella maggiore, Nicole. Ieri sono scappato perchè mio padre mi ha detto che era tornata. Mi dispiace non avervelo detto, ma ero troppo emozionato..."

I ragazzi erano sconvolti. Un'altra Stilinsky?

Isaac: "Quindi... ora che si fa?"

Scott: "Ora si fanno le lezioni, e poi oggi pomeriggio alle tre, andremo al loft di Derek, dove porterai anche tua sorella, e ne parleremo." Disse l'alfa guardando prima il gruppo, poi Stiles in particolare, per poi passare di nuovo al branco intero.

E così fu, tutti passarono la giornata di scuola in modo tranquillo, e verso le due e trenta, tutti si recarono dal grande lupo cattivo. Tutti tranne Stiles, che rimase a casa per recuperare la sorella. Salì le scale, arrivò davanti alla porta di Nicole, e bussò.

Nicole: "Avanti."

La ragazza pronunciò queste parole con la sua solita voce autoritaria, fredda ma tanto angelica di sempre, cosa che fece tremare Stiles ancora di più.

Ogni volta che doveva comunicare o chiedere qualcosa alla sorellona, si sentiva sempre agitato. Nemmeno lui ne conosce la ragione, ma è come se si sentisse indifeso di fronte a lei.

Dopo essere entrato, il moro si schiarì la voce per attirare l'attenzione della ragazza, che nonostante ciò, non scollò gli occhi dallo schermo del PC.

Nicole: "Ti ascolto Stiles."

Stiles: "Ehm si. Ecco... Tra mezz'ora... ci sarebbe l'incontro... con i miei... amici... ecco..."

A Nicole non servirono i suoi sensi sviluppati per capire che Stiles era agitato. Sapeva di non essere il amorevole al massimo, ma non pensava di fargli tramare la voce. Questo la rattristò un pò, ma non lo fece notare.

Allora lei si alzò, si mise davanti al fratello e disse: "D'accordo. Partiamo ora?"

Nonostante il tono pacato di sempre, Stiles si tranquillizzò un poco nel sentire uscire una risposta affermativa dalle labbra della ragazza.

Così, neanche dopo dieci minuti, erano entrambi sulla Jeep azzurra di lui, diretti alla destinazione che cambierà la vita ad entrambi, anche se nessuno lo sapeva. Ancora.

...

Al loft c'era un'aria pesante, palpabile. Tutti erano agitati dall'arrivo della ragazza che Stiles nascose a tutti per ben ventiquattro anni. Ma il più eccitato di tutti era proprio Derek. Dal momento in cui il branco gli disse dell'incontro, non fece altro che porsi domande su domande, come 'Chissà se è veramente lei' 'E' umana?' 'Sa di essere la mia gemella?' ?E se non gli andassi bene?'; si stava martoriando le mani, cosa molto insolita in lui.

All'improvviso, sia gli umani che non, riuscirono a sentire il catorcio del giovane Stilinsky arrivare, e lui stesso dire:" Tranquilla, ti piaceranno. Tu gli piacerai. Ne sono certo. Spero..."

Sussurrò l'ultima frase pensandola inudibile per la sorella, ma lei lo sentì eccome, ma la cosa non la scalfì minimamente. Non gli interessava, perchè come detto prima, non gli importava delle persone, per ciò nemmeno del loro giudizio.

Salirono le scale, e Stiles fece scorrere la grande porta che separava loro, dal resto del branco, che una volta vista Nicole, rimase a bocca aperta. Era veramente bella. Non molto alta, magra, belle forme, lunghi capelli mori, occhi marroni ed un viso angelico. Per fortuna in Italia le insegnarono a nascondere il suo odore, perchè non appena la porta del loft è stata aperta, lei venne invasa da un odore molto forte di creature miste. Lupi mannari, Banshee e molto altro.

I LUPI GEMELLI  {DEREK HALE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora