LA COLLANA

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Allison:" COMPLIMENTI GENIO!"

Stiles:" Non so se ti rendi conto di quello che hai fatto..." Il ragazzo non era arrabbiato, era triste e deluso dal comportamento dell'uomo che diceva di amare sua sorella, che aveva giurato di proteggere.

Scott:" Beh se non l'hai capito tu te lo dico io va bene?! L'HAI TRADITA! PIU' VOLTE POI! LE HAI SPEZZATO IL CUORE!"

Lydia:" Ma aspetta, la parte peggiore, è che lei ha dovuto assistere a tutto! Sei un bastardo Derek Hale!" 

Mentre i suoi amici lo insultavano, Derek era rimasto a guardare per terra, vergognandosi. Avevano pienamente ragione, e lo sapeva. 

Improvvisamente si ricordò della ragazza che ancora giaceva nel suo letto, così alzò il capo e si diresse verso la camera, sotto gli occhi del resto del branco, ancora furente.

Derek:" Vestiti e vattene." Cercò di mantenere un tono freddo e distaccato, ma non ci riuscì del tutto, e questo non passò in osservato agli altri.

???:" Hey amore. Tutto okay? Vuoi che ti tiri su il morale?" Sul volto della giovane comparve un sorriso malizioso, che fece arrabbiare Derek.

Derek:" Te lo ripeto ancora una volta: Non mi devi chiamare così. Ed ora vattene. Non voglio più vederti."
???:" Ma... Come?! Perchè?! C'entra la puttana di prima vero?!"

In quel momento qualcosa in Derek scattò. Capì che si riferiva a Nicole, così prese le lenzuola in cui la ragazza era ancora avvinghiata e, con lei dentro, le trascinò fuori dalla porta, per poi chiudersela alle spalle., tutto sotto gli occhi sbalorditi del branco.

???:" HEY! APRIMI SUBITO!"
Derek:" Sta zitta... Zitta..." Si lasciò scivolare sulla porta per poi sedervisi contro,  prendendosi il viso tra le mani, dopo di che, cominciò a singhiozzare e piangere. 

I ragazzi rimasero in silenzio. Non volevano provare compassione per lui dopo quello che aveva fatto.

Dopo minuti interminabili passati a piangere, Derek si alzò, si appoggiò alla porta per sentire se la ragazza se ne era andata, e dopo aver capito che finalmente si era arresa, uscì dal loft.

Doveva liberare la mente e capire cosa fare. Era convinto più che mai di voler trovare un modo per farla tornare e farsi perdonare.

Decise di andare a correre nel bosco, come la prima volta che la vide, più o meno.

Entrò nel bosco e senza troppi effetti di scena, si trasformò. Non si meritava un'entrata ad effetto quel giorno.

Cominciò a correre senza una meta precisa. 

Il destino, volle farlo arrivare dritto al Nemeton. 

Derek:" Eh ma che cazzo..." Si lasciò sfuggire una lacrima, e poi si sdraiò sul ceppo del vecchio albero. 

Lasciò sfuggire un'altra lacrima, poi una seconda e una terza, fino a quando perse il conto.

Passò circa un'ora, ed il lupo non si era mosso di un centimetro dalla sua posizione. Voleva restare lì a pensare, fino a quando non avrebbe trovato una soluzione. 

Derek non si era reso conto del tempo passare, e quindi nemmeno di essere fuori da ormai quattro ore. 

Sentì un rumore secco provenire da dietro di lui, quindi provò al alzarsi, ma i muscoli gli facevano male. Rimanere fermo per troppo tempo non fa bene.

Era indifeso e solo. Si arrese. Senza di lei la sua vita non aveva senso. Chiunque fosse stato, avrebbe potuto fargli quello che voleva, non gli importava.

Si riaccasciò a terra, e aspettò. Non dovette farlo per molto, perchè poco dopo, dal fitto del bosco, uscì una creatura celestiale: Un unicorno.

Il lupo ancora non poteva vedere nulla, dato che era alle sue spalle, ma poté sentire una forte energia provenire proprio da lì. 

Con eleganza e grazia, l'unicorno si mise di fronte a Derek, che nel vedere una creatura del genere, spalancò gli occhi. 

Provò ad alzarsi, ma i suoi muscoli urlavano di dolore, e non gli permettevano di fare alcun movimento. Non potendo fare molto, Derek decise di osservare per bene il meraviglioso essere che gli si era parato davanti. 

Il suo manto era più bianco della neve, mentre la sua criniera sembrava essere un ammasso di leggere nuvole. Aveva quattro possenti zampe, alle loro estremità facevano contrasto quattro grandi zoccoli neri. Il corpo era un muscoloso e pareva essere anche molto forte. Il suo muso era leggermente allungato e trasmetteva pace e tranquillità. Il suo corno era lungo e  intrecciato come una treccia. 

Derek notò che alla base di esso, c'era qualcosa: Una collana. Erano semplicemente due lupi che si intrecciavano, uno nero ed uno bianco. 

L'unicorno si abbassò all'altezza del lupo, per poi toccarlo col suo corno. Improvvisamente si trasformò nel giovane uomo con il cuore spezzato.

Nonostante fosse in piedi, la creatura superava Derek di circa venti centimetri in altezza. Per questo sia abbassò un po', avvicinando la collana al volto del moro. Ancora leggermente titubante, Derek allungò la mano e afferrò il piccolo oggetto. Appena la collana si separò dal corno, l'essere celestiale che prima si trovava di fronte al ragazzo, sparì, e l'oggettino si divise in due. I due lupi ora erano divisi.

In quell'istante Derek capì quello che doveva fare

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In quell'istante Derek capì quello che doveva fare.


SPAZIO AUTRICE
Buon giornoooooooo. Come state? Innanzi tutto volevo stra ringraziarvi per le quattro mila visualizzazioni, cioè AIUTO. Quindi... GRAZIEEEEEEEEEEE <3.

Lo so sono pazza. 

Se vi sta piacendo la storia lasciate una stellina. 

E niente... vi amo. CIAOOOOO. <3

kiss kiss

I LUPI GEMELLI  {DEREK HALE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora