Emma
Mancano poche ore alla partenza della finale olimpica, gara che potrebbe cambiare la mia vita.
Sono agitata ovviamente, ma consapevole delle mie potenzialità,
per questo devo ringraziare, in parte, il mio affascinante vicino si casa.Dopo la semifinale abbiamo messaggiato molto. È strano come sia semplice conversare via messaggi, rispetto alla difficoltà emotiva che si ha di persona.
Abbiamo parlato di molte cose, ma non eravamo tornati sull'argomento "una ragazza che mi piace un sacco". Io avevo lasciato decadere la questione e lui non aveva continuato.
Mi aveva fatto moltissime domande sul perché e per come ero finita per arruolarmi.
Non aveva mai espresso la sua opinione, mi ascoltava senza giudicare le mi scelte.
Non si era risparmiato la frecciatina del tizio steso durante la serata con Eve. Gli avevo promesso che gli avrei insegnato qualche mossa.
E così mi aveva "incastrata" in un altro appuntamento. La cosa non mi dispiaceva, anzi. Ero combattuta su come mi faceva sentire, ma per il momento avevo deciso di viverla alla giornata.Mi aveva chiesto del Generale Grass. Ovviamente la mia intervista non aveva fatto grande scalpore, ma Jack era rimasto scioccato. Non riusciva a credere a cosa avevo sopportato per anni e faceva fatica a comprenderne il perché. È difficile da spiegare, in quelle situazioni non puoi far altro che essere forte e temprare il proprio carattere.
Gli avevo confessato che il Generale mi aveva da sempre messo in soggezione e l'idea di trovarmelo di persona come spettatore mi agitava ancor di più.
Cosa avrebbe detto se la gara fosse andata male? mi avrebbe umiliata in mondovisione, avrebbe stracciato il mio congedo e mi avrebbe spedita in culo al mondo per qualche missione. Jack si era offerto di venire qui a farmi da guardia del corpo, per recuperare l'occasione mancata al pub. L'avevo preso in giro per questo, e non nego che, una parte di me, avrebbe voluto Jack in tribuna, un suo abbraccio a fine gara e perché no anche un bacio.
Ma la parte razionale, sapeva che stavo parlando con Jack Smith, il "Principe del Football", la sua presenza qui avrebbe destato scalpore, avrebbe dovuto spiegare come mai tutto questo interesse per l'atletica. I giornalisti non ci avrebbero messo molto a collegare le cose, ed il mio nome sarebbe apparso su tutte le riviste di gossip ed in meno di 24h la mia privacy sarebbe andata a puttane!!
Jack era pienamente consapevole del potere mediatico che aveva e non l'avrebbe mai fatto senza il mio consenso.La voce del giudice mi risveglia dai miei pensieri.
Entrare nello stadio, gremito di gente è emozionante, non ci sono parole per descriverlo.
Ci posizioniamo sulla riga di partenza, la ragazza Etiope mi lancia un sorrisetto beffardo, come per dire "ho già vinto"... ricambio lo sguardo pensando
《Sono pronta a farti il culo, Bella!!!》 sperando di non aver estermalizzato il pensiero ad alta voce.
Ma sul mio volto l'espressione è cupa, sono concentrata.Boom partite!
Subito mi porto nel gruppo di testa, anche se il ritmo non è elevato.
Dopo il primo km, la ragazza Etiope si porta in testa ed aumenta il passo, cercando di guadagnare metri.
Io la seguo nel cambio ritmo e mi piazzo a pochi cm da lei.
Lancia uno sguardo al tabellone, unico modo per vedere chi hai dietro senza voltarsi, quando mi vede, inizia a fare le curve più larghe costringendomi a fare più strada...
《Brutta figli di ....》
Non finisco il pensiero perché l'etiope aumenta di nuovo ritmo.
Cosa che faccio anch'io per non restare indietro.
Restiamo sole, io e lei, lei ed io, le altre sono staccate.
Mancano solo 1 giro, sto per saltare la riviera (l'ostacolo con l'acqua, come lo chiama Jack), quando sento dal pubblico una voce famigliare che mi grida
"Avanti Emma, falle il culo!"!!
No, non può essere lui, ma una scarica di adrenalina mi pervade, forse sono le ultime energie che ho in corpo, ma ci voglio provare.
Siamo sul rettilineo finale, siamo fianco a fianco ma a ridosso della linea finale mi lancio in avanti.
Subito mi accascio a terra, ansimante per lo sforzo.
Una dopo l'altra, arrivano anche le mie avversarie, io ho la mente offuscata, siamo in attesa che il photofinish decreti la vincitrice.
Tutte abbiamo lo sguardo fisso sul tabellone, nel frattempo mi alzo barcollante, poi finalmente arriva il risultato:
1° Usa - Emma Brown《Cazzo ho vinto, ho vinto ho vinto》 questo è quello che sta pensando il mio cervello quando inizio a pronunciarlo ad alta voce
"Si Cazzo, Sii!" e tanti saluti al francesismo.
Mi fiondo sulla tribuna riservata ai tecnici, dove trovo un Marcus che mi aspetta a braccia aperte ed una Sabrina in lacrime.
Senza tanti complimenti faccio un salto, che Michael Jordan mi avrebbe invidiato, e mi ritrovo tra le braccia di Marcus, mentre gli grido
"se è un segno non svegliami, non svegliami!!!",
lui mi fa scendere, mi prende il volto tra le mani e mentre mi guarda dritto negli occhi mi dice
"è tutto vero, è tutto vero!", per poi versare lacrime di gioia.
Non avevo mai visto Marcus piangere!
Sabrina mi cattura in un abbraccio, per poi darmi la bandiera americana.Dopo le varie foto di rito, con le altre ragazze andiamo a fare il giro di pista per ricevere i meritati complimenti.
Mi soffermo a scrutare gli spettatori, nella zona di stadio dove mi era apparso di sentire la voce di Jack.
Osservo attentamente la folla, in cerca della persona che ha causato la scarica di adrenalina. Il mio sguardo si muove rapito, ma non vedo nessuno, poi noto una persona di spalle, t-shirt scura jeans e berretto in testa, si sta dirigendo verso le scale.
E' LUI! ricorderei quella sagoma (o per meglio dire quel culo!) anche in mezzo alla parata di San Patrizio."JACK!", strillo.
Vedo l'uomo in questione fermarsi, ma non si volta."GRAZIE!" strillo di nuovo.
Dopo quelle parole l'uomo riprende a camminare. Per poi sparire dalla mia visuale.Preseguo, incredula, Jack è venuto a Sydney per vendermi correre ed io ho vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi.
La mia vita mi sta regalando fin troppe gioie, quindi dov'è la fregatura?
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Un Amore A Cinque Cerchi
RomanceEmma Brown è un'atleta professionista con il sogno di partecipare alle Olimpiadi. Passione e dedizione verso il suo sport la portano a vivere esclusivamente per inseguire il sogno, lasciando fuori amore ed amicizie. Jack Smith, stella indiscussa del...