34. Famiglia

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Sette anni dopo

EMMA

Sto per iniziare il mio discorso per l'apertura dei Trails USA. Questa volta sono qui come membro del comitato olimpico e non come atleta.

Sono agitata le gambe tremano ed ho le mani sudate. Gioco nervosamente con l'anello che porto al dito.

Nonostante sia la signora Smith da ormai due anni  devo ancora abituarmi alla fede.

Ho scritto il discorso ripensando a tutto quello che è successo negli ultimi sette anni.
Dopo aver dato una seconda possibilità a Jack, siamo rimasti a Tampa, così da poter proseguire con i nostri obiettivi. Io ho ripreso gli allenamenti con Marcus. Lui invece aveva iniziato la sua carriera come allenatore, e devo ammettere che è veramente bravo.
Jack mi ha convinto a lasciare l'esercito. Aveva paura che, per pura cattiveria il Generale Grass mi avrebbe spedito in culo al mondo, una volta finita la sospensione.

Restammo a Tampa per quattro anni,  tempo di conquistare un altro pass olimpico. Purtroppo non ero riuscita a bissare l'oro olimpico, ma ero comunque soddisfatta della mia prestazione.

Dopo le Olimpiadi, a Jack fu offerto un contratto come allenatore di una squadra neonascente, vicino a New York.
Dopo aver riflettuto sul nostro futuro, entrambi ci siamo trasferiti, io mi sono concentrata sulla carriera nel comitato olimpico, lui ha portato una squadra praticamente sconosciuta a vincere per due anni di fila il Super Bowl.

Dopo esserci affermati nei nostri nuovi ruoli, mi aveva chiesto di sposarlo.

Nonostante volessi un matrimonio con pochi intimi, Eve e Jack avevano fatto le cose in grande stile.
La stampa lo aveva soprannominato il matrimonio del secolo.

Se ripenso alle nostre promesse, mi vengono le lacrime agli occhi.

Al matrimonio avevo invitato anche Rosmery, contro voglia e su ordine di mio padre. Ma fortunatamente non si presentò.
Non l'abbiamo più vista e nessuno di noi l'ha mai cercata.

Mio padre, ovviamente stravede per Jack.
Papà ci chiama tutti i venerdì sera e la conversazione si svolge sempre nello stesso modo
"Ciao papà come stai?"
"Ciao Tesoro, bene, Jack è in casa?"
"Te lo passo, ti voglio bene pa!"
"Ti voglio bene tesoro "
dopodiché Jack e papà stavano al telefono ore ed ore, a parlare delle varie strategie e tattiche che Jack avrebbe messo in atto nella partita del weekend per vincerla.
Poiché vinceva spesso, papà si gongolava con gli amici del bar prendendosi una parte del merito.

Ricordo quando aveva chiesto a Jack di andare con lui al bar, i suoi amici, non credevano che conoscesse veramente Jack Smith.....Lui aveva accettato volentieri, quando ci si mette è proprio un bambino. Ovviamente, Jack aveva dato sfogo a tutta la sua spavalderia, portando con sé qualche amico nonché stella del campionato.
Ancora ricordo lo stupore negli occhi di papà, senza parlare dei suoi amici, che adesso accolgono mio padre da star!!

Finalmente papà era riuscito a trovare una compagna, forse perché entrambe le figlie ormai erano convolate a nozze.

La donna in questione presta volontariato in associazione. Abbiamo conosciuto Liz, durante un pranzo di natale. Una bella persona, tranquilla ed amorevole verso il prossimo. Credo che sia quella giusta per papà. È piaciuta subito anche ad Eve, il che era un buon segno.

Anche Eve aveva trovato il suo principe azzurro. Al pensiero di Eve e Colin mi viene da sorridere.
Proprio vero gli opposti si attraggono, lei esuberante ed estroversa, lui pacato e riservato. Ma con il potere di calmare Eve, ascoltarla durante i suoi sfoghi e poi con quel tono tranquillo di farla ragionare.

Due mani mi strinsero i fianchi ed un voce famigliare mi strappò dai miei pensieri

"Come mai una donna bellissima come Lei, è qui tutta sola?" disse Jack con fare scherzoso

Un Amore A Cinque CerchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora