10. Soldato Semplice Brown

3.1K 81 0
                                    

Emma

"Emma, mi stai ascoltando?", la voce di Marcus mi risveglia dai miei pensieri.
Siamo in volo per Sydney e tra esattamente 7 giorni inizieranno le mie Olimpiadi, il sogno di una vita.

Dovrò disputare una semifinale, se arriverò nelle prime 4, avrò accesso alla finale.
In questo periodo sono stata in Europa per fare delle gare test. Sono andate molto bene, le sensazioni provate erano buone, sia le gambe che la testa davano speranza nel poter disputare una buona gara e perché no, sognare anche una medaglia.

Ormai eravamo in viaggio da diverse ore e Marcus non mi aveva dato un munito di tregua, aveva iniziato parlandomi della tattica di gara da fare nella semifinale, cercare di arrivare nelle prime quattro, senza spendere troppe energie, per poi passare alla tattica per la finale, dopo era passato a fare un toto nomi delle papabili finaliste per terminare con le possibili combinazioni del podio.
Il tutto contornato dai suoi commenti. È tipico di Marcus, deve sempre aggiungere i suoi commenti.
Forse era per questa sua caratteristica che andavamo cosi d'accordo. Lui non aveva filtri, se doveva mandarti a cagare, lo faceva senza tanti complimenti. Lo avevo sentito spesso litigare, con atleti ed allenatori che non condividevano i suoi metodi, qualche volta aveva litigato con i membri della federazione di Atletica USA e non si era risparmiato neanche i componenti dell'esercito.
Anche con me c'era stato qualche scazzo, l'unica con la quale non l'avevo mai sentito neanche alzare la voce era Sabrina, sua moglie.
Vederli assieme era uno spasso, prima che Marcus potesse anche sono elaborare un commento, Sabrina lo fulminava con gli occhi, come dire "Non ti azzardare!", lui sbuffava, borbottava qualcosa e faceva in sorriso falsissimo!

Erano veramente innamorati, bastava uno sguardo per intendersi, capirsi e completarsi. Mi chiedo se un giorno anch'io sarò in grado di amare come si amano loro, se sarò fortunata nel trovare la persona che mi ami con tutta se stessa.

Poi mi venne in mente quel bacio, quel fantastico, strepitoso ed inaspettato bacio con Jack. Mi ero ripromessa di resistere e di respingerlo ancora, ma quando le sue labbra si sono posate sulle mie, tutte le mie difese sono crollate. È stato un bacio dolce, passionale, carico di emozioni.

"Emma, quindi hai deciso di ignorarmi?!" la voce di Marcus mi richiamò dai miei pensieri.

"Ti ascolto Marcus, come sempre "! gli dico con tono scherzoso.

"Mi prendi per il culo Emma?", domanda cercando di fare il tono serio,

"Non era chiaro?" sorrido
lui mette un finto broncio ed incrocia le braccia,

"Vedi Sabrina, non c'è più rispetto, poi tu vai in giro a dire che il burbero sono io!!" dice rivolgendosi alla moglie che stava leggendo un libro.

Lei alza occhi, gli mette una mano sulla gamba e risponde
"si caro si, adesso facci un favore ad entrambe, va a parlare con l'allenatore dell'altra ragazza, così noi ci riposiamo".
Marcus, come da copione, sbuffa, borbotta si alza e se ne va.
erano veramente adorabili.

Atterrati in aeroporto e ritirato i nostri bagagli, il comitato d'accoglienza ci accompagna al villaggio olimpico.

Le camere erano relativamente piccole, c'erano 2 letti singoli appoggiati rispettivamente ai lati opposti della stanza, un armadio 2 ante ed un piccolo corridoio che portava al bagno. La cosa migliore era un bellissimo balcone che si affacciava sulle vie del villaggio olimpico.
Avrei condiviso la stanza con un'altra ragazza, la cosa non mi dispiaceva, almeno potevo scambiare quattro chiacchiere.

Le giornate scorrevano velocemente, sotto una routine pressante. Ci avevano fornito una tabella con gli orari per qualunque cosa, dalla colazione, al pranzo, l'uso della pista per allenarsi e rispettivi spogliatoi. Per ogni cosa c'era un orario da rispettare, tutte le sere avevo paura di arrivare tardi per la cena.

Un Amore A Cinque CerchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora