Un Amore A Cinque Cerchi

32. Ancora Sbagli

Jack

《Cazzo se brucia 》è questo il mio pensiero mentre porto la mano alla guancia appena schiaffeggiata da Emma.

Ero preparato mentalmente a ricevere anche più di uno, ma non pensavo facessero così male.

In realtà mi ha ferito di più quello che ho visto, Emma abbracciata a quello che ritenevo uno dei miei più cari amici, Alex!
È vero sono stato io ad allontanarla, ma non pensavo che mi avesse dimenticato in sei mesi.

Io ed Alex siamo rimasti in contatto dopo l'incidente, non mi ha mai parlato di Emma, io non chiedevo e lui non diceva nulla, adesso capisco il perché.

Quando si sono abbracciati mi è salita una rabbia che non provavo da tempo, da quando ho cacciato Emma dalla mia vita, una delle tante decisioni sbagliate che ho preso, probabilmente la peggiore.

Ero entrato nel residence come una furia, sbraitando contro Alex, il quale con tutta calma non si è neanche degnato di alzarsi, mi fissava e basta.

Lei invece, si era alzata di scatto, come se avesse visto un fantasma, era venuta verso di me, le ho chiesto spiegazioni ma non credo fosse in ascolto.
E dopo aver sostenuto il mio sguardo mi ha sganciato una cinquina in pieno volto.

Sostengo il suo sguardo, è arrabbiata e lo sono anch'io.
Ero venuto per scusarmi, per ricominciare, ma adesso.

Lo sguardo mi cade per una frazione di secondo sulla collana che le avevo regalato a natale...
《Aspetta, se è andata avanti, perché la indossa?》 formulai questo pensiero, mentre le porte scorrevoli del residence si aprirono dietro di me.

"Ehi Ciao Amore, scusa il ritardo, c'è un traffico" disse una ragazza passandomi accanto prima di stampare un bacio sulle labbra ad Alex.

Lui le avvolge un braccio attorno alla vita.
"Non importa Tesoro, adesso sei qui" dice Alex ricambiano il bacio.

Non so se la ragazza mi ha visto, o mi sta ignorando di proposito, poi si rivolge ad Emma che ha ancora lo sguardo dritto nei miei occhi.

"Miraccomando Emma, vedi di farti sentire e tienimi aggiornata se quello Stronzo si degna di farsi vivo!"

A quelle parole la presa di Alex si stringe un po', mentre Emma rimane immobile.

Finalmente la ragazza mi vede, mi squadra dalla testa ai piedi e nota che Emma mi sta fissando

"Emma chi è?" chiede puntandomi un dito contro.

La risposta non tarda ad arrivare, esce secca e glaciale dalle labbra di Emma

"Lo Stronzo!", dice prima di voltarsi e sparire dentro l'ascensore.

Resto immobile e cerco di elaborare quando è appena successo ed arrivo alla conclusione che sono un coglione con la C maiuscola!!

Sono ancora assorto nei miei pensieri quando la voce di Alex arriva forte e chiara

"Ti dovrei prendere a pugni, ma rispetto troppo Emma per toglierle questo privilegio!!"
E' arrabbiato e ne ha tutte le ragioni.

Vorrei scusami, me lui si fa più vicino e mi punta l'indice al petto.

"Non ti ho chiesto di venire qui per fare un'altra stronzata, quella fatta sei mesi fa era più che sufficiente!!
Ti ho chiesto di venire perché LEI, se ne sta andando e TU la stai perdendo per sempre!" sospira e si allontana di qualche passo,
" Adesso porta il tuo culo in quel dannato appartamento e cerca di farti perdonare per quello che è appena successo, poi se ci riesci, chiedile un'altra possibilità, se necessario mettiti in ginocchio e supplicala di farti rientrare nella sua vita.
È una persona eccezionale e non meritava quello che le hai fatto!!"

lo fisso negli occhi, le sue parole mi investono come un camion in autostrada.
Ha ragione su tutta la linea, e con la scenata di prima ho solo incasinato le cose.

"Alex, scus-." ma lui alza la mano prima di farmi finire la frase.

"non è a me che devi chiedere scusa, ma alla donna che dici di amare".
Con queste parole, prende la ragazza per la vita e se ne va!

Resto fermo con lo sguardo nel vuoto mentre cerco di trovare le forze per prendere l'ascensore ed andare a riprenderemi la donna della mia vita, la donna alla quale ho frantumato il cuore e l'ho accusata di avermi dimenticato in sei mesi.

Sospiro, sarà dura, molto dura ma io sono determinato e farò l'impossibile per riaverla.