18. Perdere il controllo

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Emma

"Perdi il controllo Jack "

percepi l'esatto momento in cui le mie parole furono metabolizzate da Jack.

La sua bocca torno' a divorare la mia, fece scivolate le sue mani lungo la mia schiena per poi portarle sulle mie natiche, prima di strizzarle.

Dovetti reprimere un gemito di piacere in gola, che non sfuggi' a Jack, perché strinse di nuovo la presa.
Poi mi sollevò da terra senza nessuno sforzo. Strinsi le mie gambe attorno alla sua vita, percependo il suo desiderio e lui sicuramente percepì il mio.

Ringrazia mentalmente l'arrivo dell'ascensore al piano, un altro po' e gli avrei chiesto di farmi sua, proprio lì.
Jack avanzò verso il suo appartamento sempre con me in braccio, rispetto ai pesi che era abituato ad alzare, il mio neanche lo sentiva.

Sentii la porta chiudersi dietro di me, e la mia schiena finirci contro.
Eravamo un vortice di passione, i nostri movimenti erano veloci e scoordinati. Senti' la cerniera lampo del mio vestito scendere, e due secondi dopo, ero in intimo davanti a lui. Soffoco' un ringhio nella mia spalla, quando le mie mani iniziarono ad accarezzargli l'addome scolpito.
Gli tolsi velocemente la camicia, per poi passare ai pantaloni. Resto' con un paio di Boxer, aderenti, che mettevano in mostra tutto il suo desiderio.
Mi sollevò di nuovo, ed al contatto della sua erezione, mi sfuggi' un gemito di piacere. In pronta risposta Jack strinse la presa più forte.

Mi trovai distesa sul suo letto con lui che torreggiava su di me. I suoi occhi erano pieni di desiderio, passione, ardore.
In quel momento, mi stava guardando come se fossi la donna più bella del mondo e dopo tantissimo tempo mi sentivo sexy e desiderata.

Ben presto la bocca di Jack tornò sulla mia, le sue mani mi liberarono dal reggiseno.
La bocca di Jack iniziò ad esplorare ogni cm del mio corpo. Intervallando brevi baci a lunghe laccate.
Poi arrivò dove il desiderio per lui era diventato insopportabile. Con abile mossa mi sfilò gli slip, passo' con due dita sul mio interno cosce, provocando brividi di piacere. Poi si fiondo' con la bocca sul mio sesso.
Era una sensazione paradisiaca, lascia cadere la testa all'indietro, inarcando la schiena, godendomi ogni suo movimento. Ben presto mi portò al limite. Ma proprio in quel momento, si tirò indietro.
Feci un gemito in segno di protesta, lui mi regalo un sorriso compiaciuto, mentre si allungò per prendere un preservato dal cassetto.
In pochi secondi, era di nuovo sopra di me.
Ci guardammo dritto negli occhi, poi mi sussurro' "sei bellisima", detto questo si spinse dentro me in un colpo solo.

Lasciai uscire l'aria che stavo trattenendo dopo qualche secondo. Era una sensazione di piacere che non provavo da tanto troppo tempo.
Jack, resto' fermo, mi diede il tempo di abituami a lui, poi inizio' a muoversi, prima lentamente poi sempre più veloce.
Gli avevo chiesto io di perdere il controllo e così stava facendo.
Ogni spinta era una scarica elettrica di piacere per il mio corpo, che ben presto mi portò alla completa beatitudine del momento.
Anche Jack raggiunse il culmine poco dopo, per poi accasciarsi sopra di me.

Stavo recuperando le capacità cognitive, quando mi domandò

"perché con te è tutto così speciale?" lo disse con un file di voce.
Non ero sicura di aver sentito bene, forse lo domandava a se stesso più che a me.

In risposta gli regalai un dolce sorriso ed un bacio a fior di labbra.

Restammo così per un arco di tempo indecifrabile.

Una domanda aveva iniziato a farsi strada nel mio cervello, mi girai sulla schiena, con lo sguardo perso nel vuoto mi feci coraggio

"Cosa succede adesso Jack?" ero preoccupata per la risposta.

Lui si mise su un gomito per potermi guardare negli occhi.
Era diventato serio,

"vuoi una previsione nel breve o nel lungo periodo?"

"Entrambe", sospirai anche se forse non volevo saperlo.

Come avrei potuto reagire sapendo che per lui ero solo un nome in più da aggiungere alla lunga lista?

Sicuramente non bene, e considerando che è nudo a pochi cm da me, deve stare attento a quello che dice, se un domani vorrà della prole.

Invece, mi sorprese, come sempre

"Nel lungo periodo posso dirti che continueremo a vederci... non so come ci sei riuscita, ma hai monopolizzato i miei pensieri ed i miei sogni dal primo giorno che ci siamo incontrati.
So che non vuoi essere al centro del gossip mediatico, quindi ti prometto, nessuna apparizione in pubblico finché tu non ti sentirai pronta. Ma questo non deve ostacolare la nostra relazione" disse sorridento

Ero incredula, forse stavo sognando, la dichiarazione di Jack arrivò come un fulmine a ciel sereno.

Avevo intuito che tra di noi ci fosse attrazione, ma non pensavo che lui provasse qualcosa di così profondo.

"e nel breve periodo?" chiesi confusa,
un sorriso malizioso si fece strada sul suo volto

"Griderai il mio nome ancora per un bel po' stanotte", disse mentre con la mano mi accarezza l'interno coscia.

Inizio a ridere scuotendo la testa.

"Sei proprio uno scemo!" dichiaro scherzosamente.

Portandosi di nuovo su di me. mi sussurro,
"Sarà, ma sono il tuo scemo". per poi baciarmi di nuovo con passione e mantenere la sua promessa per quella notte.

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