Amy

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"Ti va di parlarne, non mi pari uno stronzo da lasciare su due piedi, e fidati di persone così me ne intendo" dissi. Lui mi guardò con i suoi occhi scuri, si passò una mano tra i capelli, fece un respiro e disse "Intendi Josh?" chiese lui. Sicuramente avrà intuito per il mio grido di qualche ora fa.

"Si, mi ha lasciato questa mattina con un messaggio, non aveva le palle neanche di dirmelo in faccia" dissi io mentre camminavamo per la discoteca. Ci sedemmo da qualche parte per poi continuare a parlare. "Mi...dispiace per te e Josh, mi spiace molto" disse con la sua voce profonda. "Già ma io sono già andata avanti, non mi interessa più di lui. A te che è successo? A me non pari uno da lasciare, come ti ho già detto."

Lui abbassò il capo verso i piedi che dondolavano su e giù sulla sedia accanto a me. "Beh, diciamo che per questo devo cambiare scuola, è riuscita a fare terra bruciata intorno a me, ho solo gli amici di lavoro e mia cugina che è riuscita a farmi entrare nella sua scuola e a farmi stare in più corsi possibili con lei" disse lui. Io avrei voluto chiedergli di più, ma il fatto che continuava a fissarsi le scarpe eleganti mi faceva capire che avrebbe voluto parlare di altro.

"Sono sicura che tua cugina deve essere una persona molto buona e gentile se ha accettato di farti stare sotto la sua ala" lui continuò a fissarsi le scarpe e a stare zitto.

In quel momento arrivarono i suoi amici che lo portarono via ed io ritornai a vagare per la discoteca in cerca di Lory. Era a bere e a ballare, la presi per un braccio ed andammo in una parte più appartata.

"Allora? Com'è andata" mi chiese. "Ha detto che non si sente di altre relazioni e la sua ex gli ha rovinato le vita". Lei si fermò e mi guardò "Oh" disse "Il mare è pieno di pesci, vedrai che un nuovo fidanzato lo troverai" continuò per poi ricominciare a ballare. Mi unii di nuovo a lei, quando notai dal telefono che erano le due di notte e che era il momento di tornare a casa, anche se non ne avevo voglia.

Lory capì che era tardi e che era il momento di tornare a casa e riuscì a convincermi. Non eravamo ubriache, reggiamo bene l'alcol quindi non avrei dovuto una nottata a vomitare, ma avevo solo un po' di mal di testa.

Uscimmo ed andammo verso la macchina di Lory rimasta vicino al benzinaio. Prima di entrare parlammo un po'.

"E poi mi ha chiesto 'tuo padre è un ladro? Perché ha rubato le stelle per metterli nei tuoi occhi' Dio mio, queste frasi sono illegali da dire. Più tosto offrimi una tequila e vai tranquillo!" disse Lory. Mi stava raccontando di un tizio che ci stava provando con lei, ma lui non sapeva rimorchiare e cercava disperatamente di offrirle da bere, ma senza successo.

Mentre continuava a parlare sentii un vento leggermente più forte e freddo alle mie spalle.

Quando aprimmo lo sportello mi voltai e vidi un ragazzo che non avevo visto né prima della discoteca né dopo.

Era sdraiato a terra, aveva dei pantaloni un po' strappati sulle ginocchia con delle bretelle e una camicia sporca di terra come quel poco di volto che si poteva vedere sotto dei capelli più lunghi nella norma ma si intravedevano degli occhi azzurri. Quando smise di massaggiarsi la testa chiese "Mi perdoni signorina, in che anno siamo?" 

Verso il futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora