COME CAZZO HO FATTO A FARMI USCIRE QUESTE CAGATE?
Calmati Amy.
Ma ormai il danno è fatto, ci siamo baciati e ora dobbiamo chiamare Lory.
Lo avevo bloccato per sapere la risposta a questa domanda ma proprio quando lo vedevo che stava per rispondere, Lory lo chiama.
Per lo spavento, il telefono volò e io dovetti tuffarmi per prendere il telefono di James e senza pensarci risposi io.
"Ehi Lory! Come...come stai? Perché ho io il telefono di James? Ehm..." mi voltai verso James e lo vidi porgermi un foglio con sopra scritto 'Lo aveva perso e glie lo sto andando a riportare, non ti preoccupare' ma alla fine decisi di fare di testa mia.
"Lory...ti devo dire una cosa...ho baciato James...lui ha baciato me...insomma, hai capito?" chiesi i con un sacco di paura.
Ad ogni cosa Lory tendeva a cambiare reazione, dal riderci al non parlarmi per settimane a non farci caso o a spaccarmi la faccia a me e a tutta la mia famiglia.
Questa volta mi disse "Sapevo che a te piaceva, ciao" e riattaccò.
Ciao.
James non si era mosso, era impalato sul letto seduto mentre io lo stavo fissando da sdraiata a pancia in giù sul pavimento della sua stanza.
Mi sedetti e lui si sedette a terra davanti a me con le gambe incrociate.
"Ti amo" dissi.
Ormai da un bel po' il mio cervello ha smesso di funzionare o di ragionare razionalmente.
Mi sporsi e lo baciai.
Per me questo è fottutamente amore.
Non smettevamo di baciarci e decisi di prendere io il controllo mentre invitavo lui a venirmi incontro.
Mi misi a cavalcioni su di lui mentre lui mi appoggiava in tutto quello che facevo.
"Vali anche più dei soldi per me, sei come l'ossigeno" gli dissi io mentre decisi di affrettare di più le cose.
Lo spinsi e lo feci distendere mentre lo vedevo in uno stato di paralisi. Iniziai a baciarlo con foga, avevo aspettato per quasi quattro mesi questo momento.
"Sei fantastico" continuavano a sentirsi ripetutamente nella stanza mentre io iniziavo a baciargli il collo e mentre facevo scivolare la mia mano sulla sua maglietta grigio scuro.
Sentivo un caldo pazzesco che non mi sarebbe mai passato nemmeno se fossi andata al polo nord.
Gli stavo per levare la maglietta ma lui mi bloccò.
Feci un sorriso e gli spostai le sue mani sulle mie e gli levai la maglia. Lui aveva lo sguardo costantemente in punti improbabili della stanza pur di non incrociare il mio sguardo o non vedere quello che la natura e i sentimenti potevano causare. Ma la cosa più strana era che si stava affrettando nel rimettere la maglietta il più velocemente possibile.
"Non...sono la persona più adatta per queste cose Amy, chiedi a Chuck o...a Josh o a chi vuoi. Ma io non sono niente, non ti sprecare tanto con me, non valgo niente, sono brutto e a nessuno interesso, men che meno a te".
Mi venne da ridere, infatti lo feci.
"James, a Chuck non va di fare sesso con me o con Lory, o con qualunque tipo di ragazza sulla Terra perché a lui piaci tu" dissi per poi accorgermi subito dopo di aver detti una cosa che non dovevo dire.
"Poi, mi sa che hai una concezione strana della bellezza...tutti sono belli a modo loro e tu soprattutto. Insomma, James, sei un figo della madonna. Magari le ragazze della tua epoca hanno dei gusti di merda rispetto ai miei. Se non vuoi possiamo mettere della musica e baciarci...solo baciarci...va bene?"
Titubante, lui mi chiese mentre io stavo mettendo 'Feeling Good' di Michele Bublé "Ma quindi...ti devo fare una proposta di fidanzamento? No, perché sono una frana totale in queste cose" con evidente imbarazzo.
"No, lo faccio io, ma sappi che alla prossima volta che dici di essere una schiappa in qualcosa ti picchio" dissi io e capi dal suo sguardo che aveva afferrato il concetto.
Io mi misi in ginocchio davanti a lui mentre lui, in imbarazzo, mi guardava. Gli presi la mano come ad una proposta di matrimonio ufficiale. Poggiai le labbra sulla sua mano mentre lui distoglieva lo sguardo e poi chiesi "James Hill, voi diventare il mio ragazzo?"
Per tutta risposta lui si mise anche lui in ginocchio davanti a me e mi baciò.
"Certamente, signorina Galley"
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Verso il futuro
Teen FictionQuesta è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, imprese commerciali, luoghi, fatti e avvenimenti sono frutto dell'immaginazione dell'autrice o usati in chiave fittizia. Qualsiasi rassomiglianza con fatti reali o con persone realmente esistenti o es...