James

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Mi svegliai da quello che era un sogno bellissimo: ero al matrimonio di Lucas e Anne ed erano felici, ma come avevo detto,  era un sogno e io sono bloccato qui, a casa di due signorine che non conosco e che sicuramente mi prendono per pazzo.

Ero steso su un letto molto comodo con davanti un 'televisore' (la ragazza dai capelli corti mi ha spiegato che cos'era ieri sera).

Quando mi alzai avevo i capelli disordinati come sempre e quando mi alzai le due ragazze erano davanti a me. Indossavo ancora quei vestiti decisamente più comodi della camicia smessa di Lucas e dei pantaloni con le bretelle.

"Buongiorno James!" disse Amy.

Io sorrisi e diedi il buongiorno a mia volta mentre cercavo di soffocare uno sbadiglio.

"Allora James, Amy ha pensato-"

"Zitta Lory!" urlò Amy.

"Ma sta zitta tu Amy! Dicevo. Amy ha pensato di portarti al Brookfield Palace e di prenderti qualche vestito decente etc...etc... ok?" chiese Lory.

"Scusi, ma andiamo in un cosa?" chiesi io.

Lory fece un respiro profondo e mi disse "Il Brookfiled Palace è un centro commerciale ovvero un insieme di negozi di ogni tipo oppure ci sono anche parrucchieri ma in genere non sono ben qualificati, però per fartela breve è un insieme di tutti i posti dove si spendono soldi" disse lei.

Diciamo che 'il posto che ti fa spendere i soldi' mi fa paura, non ho soldi.

Quando dissi del mio timore, hanno detto che ci pensavano loro e che usavano i soldi dei genitori e la paghetta di Lory, dato che i suoi genitori fanno lo scrittore e l'attrice e quindi guadagnano molto.

Quando uscimmo c'era la macchina rossa parcheggiata davanti a noi.

Quando salimmo notai che davanti c'era uno schermo con tanti pulsanti e levette. I finestrini erano oscurati e davanti c'erano altre macchine come quella.

Ad un certo punto del viaggio Lory fa:" Mettiamo gli AC/DC? James se non li hai ascoltati, ti sei perso una parte di storia della musica!"

La musica partì ed era molto strana rispetto a quella che ascoltavo quando facevano delle riunioni di lavoro per zio Billy. Non c'erano clavicembali o violini, ma dei suoni molto forti e duri.

Quel ritmo mi piaceva e 'School Days' era diventata la mia canzone preferita.

Quando Lory parcheggiò la sua macchina, eravamo davanti ad un gigantesco palazzo con un'insegna ancora più grossa con scritto 'Brookifield Palace' molto abbagliante.

"Allora James, per prima cosa andiamo da Primark dove ti prendiamo qualcosa di decente" disse Lory.

Mentre entravamo e mentre Lory faceva l'elenco delle cosa da prendere, io vedevo una cosa che non mi sarei mai pensato di vedere: c'erano tipo delle scale ma andavano in avanti e in indietro da sole, c'era al centro una grossa pianta simile ad una palma e tante porte con sopra insegne tutte diverse e colorate.

"Allora, Primark è da questa parte" disse Amy.

Entrammo dove c'era una grossa scritta azzurra con, appunto, scritto 'Primark' e quando entrammo c'erano un sacco di cose da abbigliamento.

Non c'erano camicie o pantaloni con le bretelle o cravatte tristi e monotone, ma strane cose ma c'erano anche delle camicie però sicuramente più belle e ben tenute della mia.

Stavamo vagando tra mensole e grucce quando Lory disse:" James, questi sono dei Jeans, gli Jeans sono un tipo di pantalone e che, a secondo del modello, rendono i ragazzi dei gran fighi insieme ai pantaloni della tuta grigia" disse per poi darmeli in mano.

Mi accompagnò dove c'erano altre persone e c'erano delle parti con delle porte simili a delle stanze dove, credo, ci si cambiava.

Mi infilai i Jeans, mi stavano bene. Non erano ne largi e non mi arrivavano neanche alla caviglia, ci potevo camminare e metterli era stato facile.

Quando uscii per farmi vedere da Lory e Amy, Lory disse:" Che ti avevo detto Amy, ci sta bene, solo te ne dovremmo comprare anche altri magari di qualche tono più scuro e strappati, ti starebbero da Dio!" io mormorai un 'grazie' e mi misi a seguirle e a fare avanti e indietro per tutto il negozio (che tutto era tranne che piccolo) per provarmi le cose e sentire le loro critiche.

Per tutto il tempo Lory e Amy sceglievano tutto per me senza interpellarmi e a fare discussione del tipo 'Lory! Secondo me non gli sta bene il giallo sabbia, secondo me bisogna andare sul Beje scuro ' o 'ti ho detto che dobbiamo prendergli anche questa felpa!'o altre cose del genere...

Uscimmo dal negozio ed andammo in un altro dove vendevano scarpe e cinture.

Anche lì compravano le cose che decidevano loro e fecero così per i seguenti dieci negozi dove andammo.

Quando uscimmo io mi ero ritrovato a portare sei buste anche di negozi meno improbabili tipo: uno che vendeva cappelli, uno che vendeva calzini e uno che vendeva 'l'intimo' credo.

Pensai di rilassarmi in macchina ascoltando un'altra canzone degli AC/DC, invece no! Siamo andati dal 'parrucchiere'.

C'era un uomo pelato che mi disse di rilassarmi (cosa che mi risultava difficile visto che è da quando ho undici anni che non mi faccio tagliare i capelli da zia Mary).

Iniziò a mettermi di tutto nei capelli fino a quando non arrivò il momento di tagliarmi i capelli. Mi rilassai e lasciai fare, se fossi stato orrendo sarebbero ricresciuti.

Quando aprii gli occhi non avevo i capelli davanti gli occhi, ma avevo sempre dei capelli che mi stanno davanti agli occhi, ma non mi ostruivano la vista come prima. I capelli dietro erano molto più corti, ma nel complesso credo di non essere tanto brutto.

"Wow, abbiamo un figo della madonna qui" disse Lory ridendo. 

Dopo di che andammo ha prendere questo 'telefono' ed era molto strano perché non sapevo come usarlo, ma avrei sicuramente imparato ad usarlo grazie a Amy e Lory.

 Tornammo a casa e io risi a mia volta insieme ad Amy  per quello che aveva detto prima Lory e che poi Amy disse:" Sarai bellissimo domani a scuola, vedrai".

Sono molto ansioso nel tornare a scuola dopo quasi due anni e ripartire in un'epoca diversa dalla mia con un aspetto diverso, ormai, dal vecchio me passato che è rimasto in fabbrica. 

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