Davanti a me c'era un ragazzino con dei capelli ricci e rossi, sembrava avere tredici anni o giù di lì. L'unica cosa che mi sembrava di aver già visto erano i suoi occhi: verde brillante.
Portava una berretto con la visiera giallo ed al collo delle 'cuffie' nere.
"So che ti stai sforzando di ricordare chi sono, magari così ti risulta più facile" disse per poi entrare in quel macchinario che avevo visto solo una volta e mi era bastata per tutta la vita. Per tutte le volte che ero venuto in questo posto, non c'era. Possibile che solo ora era di nuovo qui?
Il ragazzino entrò lì dentro,, si sentirono rumori di ingranaggi (quelli di una fabbrica, rumori che continuo a ricordarmi tutt'ora) e ne uscì un signore con i capelli grigi e con gli occhiali...dietro quegli occhiali c'erano gli stessi occhi. Non portava i vestiti di prima, ma i miei stessi vestiti: una camicia, pantaloni con le bretelle.
"Suppongo che tu ora mi riconosca...spero di sì...questa non è un'età che mi piace molto da usare."
Disse per poi richiudersi lì dentro e tornare nella macchina del tempo ed uscirne come lo avevo visto all'inizio (con il cappello e i capelli rossi).
"Allora James, sono qui per presentarti qui due persone, una delle due la conosci già...ma non come pensi".
Si mise due dita in bocca e fischiò un paio di volte e alle sue spalle uscirono la signora Collins ed un altro uomo.
L'insegnante dai capelli biondi mi sorrise amorevolmente, una cosa strana, a dirla tutta.
Anche l'uomo mi sorrise, ma non lo avevo mai visto prima.
"James, tesoro, finalmente ti possiamo parlare come figlio!"
Non ho capito...come figlio?
"Professoressa, ma che dice? Io non sono suo figlio"
Lei mi guardò amorevolmente.
"Si che lo sono, siamo Susan e Peter Hill, il mio cognome da nubile è Collins"
"Posso chiamare una persona e farla venire qui?" chiesi io e la professoressa Collins annuì.
"James! C'hai ripensato, vuoi venire qui..."
"No! Suppongo che voi siate a Le Bain, venite al benzinaio...è importante"
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Verso il futuro
Teen FictionQuesta è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, imprese commerciali, luoghi, fatti e avvenimenti sono frutto dell'immaginazione dell'autrice o usati in chiave fittizia. Qualsiasi rassomiglianza con fatti reali o con persone realmente esistenti o es...