James

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Mi sarei aspettato tutto, ma non un amore clandestino.

Lory non l'ha presa bene. Da quella telefonata non ha fatto altro che ignorarmi, sia a scuola che fuori normalmente.

Una cosa che, però, mi ha colpito è questo fidanzamento: io e Amy stavamo sempre insieme, ci baciavamo spesso a mensa (un altro presunto motivo per cui Lory mi ignora) e la mia fidanzata veniva ai miei allenamenti e alle mie partite

Facendo il tifo per me dagli spalti e ogni volta vincevo grazie a lei, che era il mio portafortuna.

Io, per ringraziarla, le facevo dei regali o lasciavo dei bigliettini (e di rimando aumentavano le attenzioni che mi dava lei).

Stavamo sempre insieme e il tempo sembrava non passare mai, ma alla fine si stava avvicinando il 30 Dicembre, ovvero il compleanno di Lucas e data del loro matrimonio clandestino, ed io stavo ancora qui.

Ormai sentivo di essere in paranoia.

Stavo in uno stato indescrivibile: avevo una persona che mi amava, una vita fantastica ma che non mi apparteneva.

Forse questa vita, Amy, la mia stanza appartenevano a qualcun altro e io non me lo meritavo.

Oggi era il 22 Dicembre, l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale ed Amy non era scuola. Ma in compenso c'era Lory. A pranzo evitai Kimmy ed occupai lo stesso tavolo di Lory e nessuno osò avvicinarsi a noi.

Tutti sembravano non voler stare nella stessa area nostra, come se esplodesse da quel tavolo una bomba o uno di noi due si mettesse a sparare con un fucile per tutta la stanza.

Intorno a Lory c'era un semicerchio di studenti (tutti a un metro o più di distanza da lei) che mi guardavano male.

Da qui scoprii che Lory fosse una persona molto popolare.

"Lory ti vorrei parlare di tutto quello che è successo...posso?" iniziai io.

Lei mi guardò con indifferenza per qualche secondo e poi mi rispose con un "Come vuoi" e si alzò con il vassoio sporco del pranzo di oggi e che io non avrei mangiato fino a quando Lory non mi avrebbe ascoltato.

"Senti, mi dispiace molto per quello che ti ho fatto, ma ecco tu non piacevi e..."

"Beh, avresti potuto dirmelo subito dopo il nostro bacio anziché illudermi e baciare la mia migliore amica".

"Va bene, se con me non ci vuoi più parlare, fallo! Ma almeno continua a parlare con Amy, si sente in colpa anche se non lo da a vedere. Ti prego".

"Non mi pregare, non sono mica la Madonna" disse lei.

"Va bene, allora non ti prego...ma fallo"

Lei mi guardò. Io guardai lei.

Per tutta la conversazione avevamo camminato per tutta la stanza. Io le andavo dietro mentre lei prendeva un'altra porzione di hamburger.

Perfino la cuoca teneva la distanza nel dare il cibo a Lory.

"Va bene, smettiamola. Perdono te e Amy, alla fine è brutto essere soli".

La giornata con Lory di nuovo come amica è stata molto più scorrevole.

Andai verso le scale per il mio dormitorio.

Quando entrai la stanza era buia ma con qualche 'lampada' accesa. Entrai e la porta si richiuse all'improvviso con un forte botto. 

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