James

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L'aula era molto diversa da quel poco che mi ricordavo: c'era una specie di lavagna bianca molto grande e un aggeggio sulla scrivania dell'insegnante. I banchi erano divisi in file.

Non sapevo dove sedermi, quindi decisi di sedermi Avanti dietro a Lory e Amy (che stavano al primo banco e poi si sedette vicino a me Chuck e dopo un po' arrivò anche Kimmy. Non so che pensare di lei: ha insistito nello stare insieme a mensa e io ho detto di no perché c'era Amy che ha dato di matto quando ci ha visti insieme.

All'improvviso l'aula si riempì ed arrivò un insegnante: era una donna, aveva quasi quarant'anni e aveva i capelli biondi.

"Visto che ci sono dei novi arrivati che vengano a presentarsi e poi iniziamo con la lezione" disse lei.

Io e Chuck ci alzammo e ci mettemmo davanti alla cattedra.

Iniziò Chuck

"Mi chiamo Chuck, ho sedici anni e amo lo sport e disegnare, odio essere considerato uno scarto." Disse lui.

Poi arrivò il mio turno.

Feci un respiro ed alzai lo sguardo per parlare quando vidi che c'erano venti persone che mi fissavano e all'improvviso il mio cervello smise di funzionare.

Cosa mi piace?

Cosa non mi piace?

Perché sono qui?

Perché mi fissano, non possono guardare qualcos'altro anzi che me ?

Mi stavo per mettermi a piangere.

Forse perché non sono bravo ad esprimermi e quando lo devo fare non riesco a dire nulla.

Vedere occhi, persone che mi scrutano, non mi aiuta.

Chuck è riuscito, è una cosa stupida che tutti possono fare, perché io non la riesco a fare?

Al primo banco c'era Lory che mi fece i pollici in su per darmi l'ok.

"Mi..mi chiamo James Hill, ho sedici anni e...amo...scrivere e odio...odio...non essere...considerato" riuscii a dire, grazie a chissà quale miracolo.

Mi sedetti e sentii Amy che mi sussurrava "Sei andato bene James". Mi rilassai ma la professoressa si voltò dalla mia parte e disse "James Hill...dimmi, per sapere il tuo livello di istruzione...che successe nel mille ottocento vent'uno?" chiese.

Per fortuna riuscivo a leggere spesso i giornali di zio Billy che mi informavano.

"Il cinque maggio del mille ottocento vent'uno morì un generale francese di nome Napoleone Bonaparte, che aveva come rivale l'Inghilterra e l'ammiraglio era un c'erto ammiraglio Nelson che morì durante una delle battaglie contro Bonaparte. Bonaparte morì esiliato" dissi io.

La professoressa restò ad ascoltarmi e mi disse "molto bene Hill, vai molto bene in storia".

Fui molto felice e quando mi voltai gli altri mi stavano guardando a bocca aperta.

Il resto della lezione andò bene e quando una campanella suonò mi ritrovai fuori dall'aula insieme a Lory, Amy e Chuck.

"James, come facevi a sapere tutte quelle cose?" chiese Lory che si avvicinò a me. "Già, a detta di mia cugina non è stato fatto ancora Napoleone" disse poi Chuck.

Kimmy attraversò il corridoio e stava guardando male una persona, suppongo Amy, e Chuck disse che andava a salutare la cugina e noi tre ci avviammo verso la mensa. 

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