Mentre sorseggiava una confortante tazza di tè caldo al Coming Home Cafè & Seascape, lavorava sulle domande dell'intervista. Voleva qualcosa di accattivante e soprattutto nel suo stile. Chissà se lui avrebbe retto. Ad accompagnarla era il libro sulla filosofia orientale. Di base tratta l'essenza del mondo e soprattutto delle persone, predicando la liberazione dell'anima dal corpo. Molti monaci che possiamo definire pilastro della cultura e in questo caso anche delle arti marziali, meditano affinché la loro anima non sia più prigioniera. Ma ciò che più amava del pensiero asiatico era l'idea che avessero dell'amore. Seppur razionale e vendicativa, nel profondo è sempre stata un'inguaribile romantica. Quel libro dunque, alimentava la sua immaginazione. Esatto, immaginazione. Era troppo intrinseca nei valori occidentali e siciliani per poter seguire la scia di un nuovo modo di vivere. Da dove veniva lei l'arte dello sfiorarsi era roba da niente, qualcosa a cui non si dava importanza. Perciò si era sempre rifugiata in parole delicate e dolcezza misurata, per scappare alla superficialità che dominava la sua gente. Quando pensava all'amore le veniva in mente la scritta in cinese: 愛 (aì). Le componenti che formano questa parola sono mano, abbraccio, cuore e amico/a. Sta a significare la crescita costante di un sentimento che va alimentato sempre senza mai cullarsi sulla parola "ormai".
Il suono della campanella della porta la distrò come se ne fosse stata richiamata. Appena alzò lo sguardo lo vide lì, colossale, che si avvicinava al bancone. Sì sentì strana osservandolo, come quando senti un fuoco bruciarti dentro. "Non è possibile..." pensò. Non credeva le sarebbe successo nulla di simile, aveva provato un forte sentimento in passato ma imparagonabile a ciò che stava provando. "Credevo che il primo amore non si scordasse mai... Allora cos'è questo?". Non poteva negarlo, la bellezza di quell'uomo le suscitava una forte calura e una "sete" ingestibile. Era sempre stata sensibile al fascino di un uomo, di un quadro, di un edificio... E quando ne era profondamente colpita un senso di estasi e fremito la percorrevano tutta. Ma con lui era tutta un'altra storia. Con lui si andava oltre. D'improvviso lo vide avvicinarsi.
«Buonasera signorina Loreto»
«Buonasera», rispose ferma.
«Vedo che ti stai dando da fare, ottimo»
«Non lo faccio per lei»
«E per chi allora», era così spavaldo.
«È una richiesta dai piani alti, non credo possa rifiutare»
«Certamente non può»
E dopo quelle parole il silenzio dominò la scena. Lei riprese con il lavoro. Lui se ne stette lì seduto.
«Lia...»
"Ha detto il mio nome..."
Quella pronuncia le arrivò premurosa e dolce, ma pretenziosa. Cosa pretendeva?
«Mmh»
« Sii mia»
Lia alzò la testa lentamente e incredula.
«Mi prende in giro? Non sono la persona adatta»
«No. Credi nell'amore destinato ad incontrarsi?»
«Non saprei»
«Impossibile»
«Ma di cosa sta parlando!»
«Di noi. Non posso credere che che ciò che sento non sia lo stesso per te. So che non è così, lo percepisco, e poiché sono una persona schietta e diretta, volevo parlartene al più pres-»
«La smetta!». Lo interruppe lei.
«Pensi sia semplice parlartene? O che sia nata adesso questo storia? No. Non resisto più, la notte tormenti i mie sogni, di giorno i pensieri. Non faccio altro che pensare e pensare che vorrei appartenerti».
«L-la smetta le ho detto...». La sua voce tremava. Era ciò che le stava succedendo da un periodo a questa parte. Poi le mani di lui presero la mano di lei e con un lento movimento se la portò al viso appoggiandoci la guancia e cercando la sua "casa". Lia non si staccò subito da quel contatto. Eppure una paura profonda risalì dagli abissi e involontariamente la fece allontanare ritirandosi frettolosamente.
«Sta perdendo tempo. La prego di lasciarmi stare». Prese il suo materiale e se ne andò. Più che andarsene scappò.
"Folle"..." Mi prende in giro?"..."Oh no no, con me non si scherza! Non più. Cosa crede, che con la fama può accedere a qualsiasi cosa? Se vuole giocare, allora giocheremo".
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Una ragazza a Phuket
RomanceDa sempre il viaggio è stato metafora di un percorso che ha portato l'uomo alla rivelazione di una verità stravolgente. Lia capirà il senso della vita?