Capitolo9: "Ciao sono Marco"

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E dopo quel bacio Korn e Tharn uscirono furtivamente dagli spogliatoi. Mentre si incamminavano verso l'uscita della palestra le loro mani giocherellavano timidamente. La catarsi delle emozioni era avvenuta e adesso toccava pagarne il prezzo. È possibile ristabilire l'ordine quando si è persi?. Questo Tharn non lo sapeva, ma in ogni modo, era disposto a mandare al diavolo l'equilibrio pur di affogare nel tenero amore di Korn.
<<Korn?...>>
<<Jade ciao!>>. Il suo viso era in fiamme per l'imbarazzo.
<<Credo di essermi persa qualcosa... Perché siete insieme?>>
<<In effetti ho qualc->>
<<Niente di importante P', abbiamo semplicemente fatto strada insieme. Allora buona serata>>. E se ne andò così, lasciando in Korn un velato stato di amarezza.
<<Korn, pensi davvero che possa credere alle sue parole? >>. Con un finto sorriso rispose.
<<È vero P'. Non ti preoccupare, piuttosto non dovevi finire alle quattro? Come mai sei ancora qui?>>
<<Ho pensato bene di sfoltire il lavoro, così domani sarò libera per poter conoscere il fratello di Lia>>
<<È vero! Quasi dimenticavo dell'incontro di domani. Allora mi passi a prendere tu?>>
<<Era proprio quello che volevo dirti. Alle dieci passo!>>
<<Allora a domani>>.
Poi ognuno andò per la sua strada.
"Perché Tharn? Perché non hai detto di noi?". Il povero ragazzo non riusciva a capire, eppure l'altro sembrava deciso ad iniziare qualcosa. Ma è possibile farlo per metà? Può definirsi relazione qualcosa che si vuole tenere al buio?.
Erano le dieci in punto quando Jade arrivò. Sfrecciarono in direzione della casa di Lia ansiosi di conoscere il Nong della ragazza.
<<Eccoci, siamo arrivati!>>
<<Prego Jade entrate>>
<<Ciao a tutti, mi chiamo Marco>>. Lia tradusse dall'italiano al Thailandese le parole del fratello. Era un ragazzo magrolino ma di bell'aspetto, i capelli erano castani e gli occhi quasi neri come la sorella. Aveva pressappoco diciott'anni, perciò un anno in meno rispetto a Lia. Erano cresciuti in simbiosi quei due, creando un legame indissolubile.
<<Piacere Korn>>
<<Io sono Jade!>>
Marco fu investito dalla bellezza di Jade, lo charme che diffondeva era paradisiaco, e il suo corpo incantava i sensi. Presero a discutere di diversi argomenti e più Jade esponeva i suoi pensieri, più Marco sprofondava. Improvvisamente il campanello suonò.
<<Aspetti qualcuno?>>. Chiese Korn a Lia.
<<No>>.
Non appena aprì la porta un urlo di felicità inondò la casa. Davanti all'entrata c'era Leo. Lia si lanciò addosso al suo migliore amico e lo riempì di baci!
<<Piano assassina!>>
<<Sta' zitto e fatti spupazzare! >>
<<Tu...>>. Disse Marco. Aveva sempre avuto un'antipatia nei confronti di Leo, forse, in fondo, lo invidiava.
<<Che vuoi? Non iniziare a lanciarmi sguardi maledetti!>>
<<Ok ok calmatevi altrimenti ve le suono>>
<<Ricevuto signore!>>. Scherzò Leo.
<<Imbecille!>>. Disse Lia di tutta risposta.
Nel frattempo Marco aveva perso qualsiasi forma d'entusiasmo, e la cosa peggiorò quando vide Jade imbambolarsi alla vista del suo acerrimo nemico. "Davvero?" pensò. Era vero purtroppo. Leo rispecchiava i canoni estetici di Jade e il suo modo di porsi non era da meno. Perfetto per lei.
<<E quanto tempo starete qui?>>. Era Jade a parlare.
<<Qualche giorno, ma ho intenzione di venire di nuovo per le vacanze estive>> disse Leo.
<<Anch'io ho lo stesso progetto, così potrò godermi di più mia sorella>>. Marco cercava di attirare l'attenzione di lei, ma senza successo, ormai aveva capito che Jade non l'avrebbe mai nonato.
"Maledetto. Cos'hai che io non ho?". Era solito tormentarsi così, analitico ma insicuro, l'opposto di Leo che invece era scherzoso e pieno di sé.
Per tutta la giornata fu nervoso fino a che si alzò e andò in camera sua a riposare, non sopportava più la presenza di quel ragazzo e la vista di una Jade infatuata. E con la fronte corrucciata chiuse gli occhi.

Una ragazza a PhuketDove le storie prendono vita. Scoprilo ora