Capitolo 34: In eterno

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«Lia ho deciso, torno in Italia. È stato bello trascorrere parte del mio tempo con tutti voi, ma devo pensare al mio futuro»
«Ma certo che capisco, anzi ti dirò di più: speravo davvero che tu tornassi in Italia. Non mi fraintendere, vorrei averti sempre al mio fianco, ma il nuovo te ha bisogno di approcciare nuovamente con la sua vecchia vita, e renderla sensazionale. Non farti mancare nulla. Voglio saperti felice e soddisfatto dei tuoi piccoli ma immensi traguardi e ricorda...»
«Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste, c'è la tristezza di non saper sorridere... Lo so lo so, le perle di zio Jim non si scordano!»
«Bravo bambino»
Gli diede un bacio in fronte e lo abbracciò forte.
«Ah Marco, dimenticavo, tra poco arriveranno gli altri per salutarti»
"Dirò addio a Jade finalmente, allontanarmi da lei non farà che giovarmi"
«Entrate pure, Marco sta facendo una doccia, arriverà subito. Nel frattempo vado a comprare da bere»
«P' ti faccio compagnia» disse Korn.
Quando si chiuse la porta di casa Jade fu improvvisamente scossa da un pensiero perverso: Marco era nudo sotto la doccia.
«Santo cielo P'! Mi hai spaventato, che ci fai qui, non vedi che sono nudo?»
«Lo vedo, e non mi dispiace quello che vedo»
«Che stai cercando di dire?»
«Sto dicendo che ti penso. Ti penso in certe situazioni, penso a te e me in certe situazioni. E questa situazione è davvero eccitante»
«Smettila. Esci»
«Adesso ti rifiuti? Credi davvero che non fossi a conoscenza dei tuoi sentimenti per me? Dimmi: quante volte hai sognato di possedermi? Farmi tua? Amarmi?»
«Come potrei mai desiderare di possedere qualcuno che impazzisce per qualcun altro? Sarei davvero un imbecille»
«Vedo che Lia non ti ha informato... Ho lasciato perdere Leo, subito dopo aver parlato con te quel giorno. E sempre da quel giorno non faccio che pensarti, sei diventato un cruccio assillante sai?. Quel tuo modo troppo maturo mi ha mandata in bestia, mi aspettavo una reazione più evanescente e invece, hai acconsentito senza fiatare. Questo mi ha turbata, ma soprattutto mi ha portata a capire che te ne saresti andato da un momento all'altro e al solo pensiero mi è mancato il respiro. E allora ho preso coscienza del fatto che Leo fosse solo un'ossessione o un modo per allontanare i miei pensieri da un Nong»
«Smettila di dire scemenze»
Si avvicinò a lui con provocazione e accompagnandolo a sedere sul water, si mise a cavalcioni sul suo corpo nudo. Quindi gli sussurrò all'orecchio:
«Ascoltami bene moccioso, mi sono innamorata di te. E te lo dico solo adesso perché hai finalmente preso una decisione. Prima che vai però ,voglio un ricordo, qualcosa che possiamo creare solo insieme»
È indubbio confermare che oltre il calore del vapore, la stanza si era surriscaldata per l'eccitazione del momento. Quel Marco sapeva davvero farci, e lasciò terribilmente soddisfatta la ragazza.
«Sono sfinita Marco, eppure mi fai venire voglia di farlo ancora e ancora e ancora»
«È la tua rosa paradisiaca»
«Che eleganza, signor poeta»
Lo baciò con dolcezza.
«Buon viaggio tesoro mio»
«Davvero non mi chiederai di rimanere?»
«Sei pazzo? Tu devi vivere nel tuo mondo. Non potrei mai chiederti questo, sono troppo innamorata per trattenerti»
«Dí quello che hai detto l'altra volta, dopo che ti diedi quel consiglio»
«Mi fai stare bene... Adesso puoi accettarlo?»
«Come fai a sapere che queste parole mi hanno infastidito?»
«Perché ho capito quanto valore tu dia alle parole, alle sensazioni. Sapevo che prima di accettarle saresti dovuto essere mio, e così è stato. Oggi ti ho fatto mio, per poterti imporre il mio "Ti amo"»
«Adesso so di non aver sbagliato ad innamorarmi di te»
«Ancora una volta, buon viaggio». Uscì di corsa dal bagno, e con le lacrime agli occhi si affrettò ad uscire da quella casa.
Perché delle volte gli amori più grandi sono quelli con un finale irrisolto. Si sarebbero pensati in un unico momento e lì si sarebbero incontrati. In eterno.

Una ragazza a PhuketDove le storie prendono vita. Scoprilo ora