Il ragazzo era appena atterrato in Thailandia. Ancora soddisfatto del suo esame, era pronto a godersi l'estate..."Lia sarà ancora d'accordo a tenermi con lei?"
Dopo la discussione dell'ultima volta il rapporto tra i due divenne freddo e distaccato. Poco importava, giacché era arrivato lì, in attesa di essere raggiunto dalla sorella.
«Marco!»
«Lia!». Corse verso di lei abbracciandola. La ragazza ricambiò brevemente il saluto.
«Sei stato bravo durante il colloquio, davvero coinvolgente»
«Grazie, mi sono impegnato molto, non potevo fallire»
«Mi chiedo dove vada a finire tutta questa determinazione oltre la scuola! La possiedi ma non la sfrutti nella vita...Non riesco proprio a capire»
«Non capisco nemmeno io. Sento la vita scivolare via, ed io appresso. Mi piace, ma allo stesso tempo vivo male»
«Nella vita si vive male a priori. Ma la volontà, la forza e il coraggio sono le virtù che la colorano, ritagliando spazi di gioia e serenità. È solo che guardi da una prospettiva negativa, se solo provassi a concentrarti sul positivo, capiresti che il mondo è un posto bello, meraviglioso nella sua sofferenza e nel suo semplice stato. Ricorda che siamo i figli degli uomini della crisi novecentesca, non c'è da stupirsi se tutto sembra crollare. Bisogna solo riconoscere l'arte in ciò che ci accompagna: un crollo, una rivalsa, l'esistenza. Hai studiato Ungaretti?»
«S-sì. Perché?»
«Cos'hai imparato?»
«Qualcosa sulla guerra»
«Errato»
«Ma è stato in guerra!»
«Lui è stato nel dolore. Da Ungaretti puoi solo imparare l'arte della sofferenza. Dovresti approfondire di più il suo pensiero, magari potrebbe aiutarti»
«Non sono fatto per il dolore»
«Siamo tutti predisposti alla sofferenza, ma dimentichiamo anche questo. Soffriamo a causa nostra la maggior parte delle volte, eppure non ci fermiamo a ragionare sulle nostre scelte. È una nostra scelta sempre. Decidi tu se soffrire, ridere, dormire... Scegli tu di fuggire dal Signor Dolore, senza dargli la possibilità di spiegarsi e aiutarti. È in quel momento che capisci quanta forza tu abbia»
«Quindi dovrei affrontarlo?»
«Dovresti, sì»
«Ho paura»
«Lo so. Ma devi scavare dentro quella paura e dominare il suo cuore»
«Ci proverò...»
«Devi riuscirci. Ho parlato con mamma»
«Mmh»
«Rimarrai a vivere qui per un po', se per te va bene»
«Va bene»
«Spero riuscirai a trovare il tuo equilibrio».
«Lo spero anche io».
Arrivarono a casa in un baleno, con Lia correre (in macchina) era la normalità.
Penserete che sia strano per una persona possedere casa, libri e auto... In realtà la ragazza non parlava quasi mai dei fatti suoi, del suo lavoro. Era occupata a dare ripetizioni di italiano in una piccola scuola. Era un lavoro ben retribuito, stranamente i thailandesi erano molto affascinati dalla lingua italiana. Molti lo imparavano per necessità lavorative. E dunque, eccola quì, con la sua modesta macchina e la sua vita, con un fratello che aveva bisogno di lei.
«Eccoci a casa»
«Bentornati!».
Ad accoglierli trovarono Jade e Korn, e senza alcun piacere per Marco, Leo. Era arrivato poco prima di lui.
Iniziava così per Marco, un lungo periodo che lo avrebbe coinvolto in sentimenti e situazioni, estranei al suo mondo.
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Una ragazza a Phuket
RomanceDa sempre il viaggio è stato metafora di un percorso che ha portato l'uomo alla rivelazione di una verità stravolgente. Lia capirà il senso della vita?