Lia aprì gli occhi in maniera disorientata, stordita dal benessere del riposo. Fu silenziosa e furtiva mentre cercava di non svegliare Sun che sembrava star bene in quel mondo mistico del sonno. Si fermò un attimo a guardarlo e pensò che in vita sua non aveva visto mai una bellezza così destabilizzante. Un turbamento violento ogni volta che lo guardava, la colpiva dritta nel "sensibile". L'anima dell'uomo si rispecchiava all'esterno. "Chissà cosa starà sognando". Si voltò dall'altra parte del letto e calò le gambe per terra. Stava per alzarsi quando lo sentì tirarla di nuovo dentro il letto, avvolgendola con il suo corpo.
«Dove crede di scappare signorina Loreto?»
«Volevo solo preparare la cena»
«Se esci così furtivamente dal letto di un uomo,questo, penserà immediatamente che tu lo stia abbandonando dopo una sola volta»
«Sai anche tu che non volevo svegliarti»
«Restiamo qui ancora per un po'? Ho paura che tu possa lasciarmi indietro e abbandonarmi, sono sincero. Dopo l'altra sera, alla cena con la troupe televisiva, non ti ho più incrociata o vista in giro. Ero convinto che stessi frequentando qualcuno. E sono uscito di senno. Mi tormentavo ogni secondo, nella speranza che non fosse vero»
«Non volevo vederti. Crei confusione nella mia mente e nel mio corpo, sensazioni indescrivibili, perciò ho avuto bisogno di tempo»
«Chi è Fiat?»
«Il mio vecchio insegnante di corso thailandese»
«Aveva certi occhi mentre ti fissava. Mi ha infastidito»
«Perché parliamo di lui?»
«A causa dei suoi occhi. Devi stare attenta, potrebbe conquistarti se volesse, ha l'aria da bravo ragazzo e lo è. Per questo odio il modo in cui ti guardava: erano così pieni d'amore e protezione, che avrei voluto cavargli gli occhi. Rompere quegli specchi in mille pezzi. Potranno pure guardarti ma amarti, al momento è compito mio. Amarti, al momento, spetta a me. Perciò stai attenta»
«Non ti fidi ho capito»
«Non mi fido di me perché potrei non conquistarti mai, e di te perché in quanto spirito libero sceglieresti ciò che più ti farebbe bene indipendente dal tuo risultare egoista»
«Sarò pure egoista, ma so sempre ciò che voglio. E quello che mi provochi tu, non credo potrà mai provocarlo qualcun altro». Con una mossa veloce, Lia si posizionò a cavalcioni su Sun, che la teneva per i fianchi. Sfiorò le loro labbra e poi lo baciò. Era un bacio rassicurante e pieno di sé.
«Lia, sei bellissima»
«Ricorda Sun, che una donna quando sceglie è per sempre. Ed io ti ho scelto, come tu hai scelto me. Ho scelto di concederti anima e corpo. Ho scelto di amarti. Ho scelto di proteggerti e so per certo, che sceglierò sempre le tue braccia come posto sicuro. Non trovo le parole per spiegarti ciò che provo, ma so che puoi sentirle. Perciò "ascoltami" uomo di poca fede! Ascolta la mia profonda passione, l'ardore e, in fine, l'amore. Ascolta con la mente, ascolta con il corpo. E poi tocca per sentire, toccami per un contatto che vada al di là. Toccami perché solo così potrai capire che sono vera, che sono accanto a te».
Così dicendo, lo scrittore iniziò a toccare e sfiorare la superficie del suo corpo.
«Ti amo».
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Una ragazza a Phuket
Roman d'amourDa sempre il viaggio è stato metafora di un percorso che ha portato l'uomo alla rivelazione di una verità stravolgente. Lia capirà il senso della vita?