Capitolo 31: Ratio e speranza

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Quella mattina era domenica. La giornata pareva somigliare ad un Sakura in fiore. Non vi era niente intorno che ricordasse il verde, almeno non più da quando la modernità si era fatta strada tra le priorità dell'uomo. Ma quella splendida mattina soleggiata, Lia la sentiva pura, e dal balcone della cucina la brezza portava l'odore dei tempi passati. Quasi come a rassicurare l'umanità e a convincerla a lottare ancora per il futuro. "Ma che futuro ci si può aspettare? Cosa ci manca per essere soddisfatti? Oh, forse ho capito: un giorno riusciremo a fare convivere l'esterno e l'interno, riusciremo a raggiungere una nuova spiritualità. E quando ciò accadrà, paradossalmente, arriverà la fine del mondo". Era questo il pensiero della ragazza che per quanto distaccata e impassibile potesse sembrare nei confronti del pianeta, in realtà nutriva una profonda speranza e fiducia nel genere umano. Secondo Lia, avercela con la Terra, non credere più nell'umanità e vedere il marcio in tutto, era solo un pensiero che andava di moda. E il bello arrivava quando parlando con qualche individuo, questo, tutto altezzoso e sicuro di essere dissociato dalla massa, si vantava di un pensiero così pessimo. Aspettarsi ancora qualcosa, sapere che non era finita, ecco qual era lo stimolo vitale più grande che potesse esistere. "L'uomo moderno è così abituato a parlar male e lamentarsi di tutto che ha dimenticato di avere origine dall'amore. E sono sicura che di marcio l'amore non abbia proprio niente. La contaminazione della ratio ci hanno portati ad un livello di indifferenza tale, da non ascoltare noi stessi e ciò che ci circonda".
«Sei di nuovo sovrappensiero. Non smetterà mai di irritarmi. Mi sento escluso, all'oscuro»
«Non aspettarti che ti tenga sempre al corrente di tutto, certi pensieri, vanno tenuti per sé». Si alzò dalla sedia e gettò la tazza nella lavastoviglie.
«Non credo che funzioni così in una coppia»
«E come funziona allora?»
«Bisogna tenere in considerazione l'opinione dell'altro ed esprimere tutto ciò che si sente e pensa»
«Sarà»
«È». Sun sembrava agitarsi.
«Calmati Sun, stiamo solo parlando»
«Perché ho l'impressione che da un momento all'altro possa finire tutto? Sei così per le tue che mi sento sempre in bilico. Come se fossi tu a decidere della mia sorte»
«Decido solo per me stessa, mai per gli altri. Non è affatto facile parlare di ciò che si prova, di alcuni pensieri. Non significa lasciarti indietro e usarti»
«Spero sia così. Non sopporterei di separarmi da te»
«Non devi farlo infatti»
Nel frattempo lei si preparava.
«Dove stai andando ?»
«P'Fiat mi ha chiesto di aiutarlo con alcuni documenti del corso, non è molto portato per le faccende burocratiche. O almeno così mi ha detto»
«Fiat? Non ci vai»
«Mi hai appena proibito qualcosa?»
«Sí, quello è innamorato di te. Sarà una scusa solo per poter passare del tempo insieme. Quindi no, non ci vai. Se decidi di andare hai già scelto, me ne andrò da qui e non mi vedrai mai più». Adesso ad agitarsi era Lia, il fuoco si stava alimentando.
«Io andrò lì perché una persona che conosco da prima di te, mi ha chiesto aiuto. Non azzardarti mai più a mettermi in un bivio, questi trucchetti non funzionano. Non inizierò a vedere doppi fini in chiunque a causa della tua gelosia, non lo farò. Si può avere a che fare con qualcuno dell'altro sesso senza provare istinti sessuali sai?»
«Non la penso così»
«Beh, questo mi fa riflettere mio caro Sun: significa che non riesci a contenerti e ad avere un rapporto sano con le altre donne perché inevitabilmente ci proveresti. Non mi rassicura per niente»
«Io sono diverso»
«No invece, cristo! Se tu fossi davvero diverso, non mi avresti mai detto le parole di poco fa. Mi confondi, un momento sei brillante e il momento dopo cadi nel sistema di cui facciamo parte. Adesso io vado, e faresti meglio a lasciare casa mia anche tu». Se ne andò così, lasciandolo solo in cucina appoggiato al tavolo. Non sopportava le imposizioni, non sopportava i trucchetti mentali di sottomissione. P'Fiat faceva parte della sua vita da molto più tempo di Sun, e non poteva pretendere di allontanare il passato e il futuro della sua esistenza.

Una ragazza a PhuketDove le storie prendono vita. Scoprilo ora