capitolo 28

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POV Alison
Siamo sdraiati nel letto da circa mezz'ora e nessuno è riuscito a parlare, ma ci siamo solo stretti di più tra di noi.
<< mi sei mancatata tantissimo>>
<< anche tu>>
<< posso sapere una cosa?>> chiesi
<< dimmi>>
<< come hai fatto a sapere dov'ero>>
<< dopo essere uscito da casa dei tuoi cugini ho ricevuto una chiamata da Mike>>
<< ma questo sempre in mezzo sta>> dissi sbuffando guadagnando uno sguardo interrogativo dal ragazzo
<< continua>> gli dissi poi
<< mi ha detto che ti aveva visto in aeroporto con un ragazzo e di avervi seguito e che stavate parlando dell'aborto>> disse guardandomi
<< ah>> riuscì solo a pronunciare
<< ti prego Alison dimmi che non lo farai ti scongiuro, sarò un padre presente voglio vederti con il pancione e soddisferò ogni tua voglia ma non uccidere il frutto del nostro amore>> rimasi spiazzata dalle sue parole, non avrei mai ucciso mio figlio, anche se questo comportava abbandonare gli studi o il lavoro
<< ci sarai tu?>>
<< sempre amore sempre, io voglio stare solo con voi, senza nessun altro, non ti prometto che non avremo discussioni o problemi ma ti prometto che sarò sempre presente e metterò voi prima di tutto in qualsiasi momento>>
vidi i suoi occhi farsi lucidi.
<< voglio dare a loro tutto l'amore che i miei genitori non mi hanno mai dato voglio essere migliore>>
Forse per la gravidanza o per le sue parole scoppiai a piangere e mi pentì anche solo di aver pensato di uccidere il nostro bambino.
<< sarai un padre perfetto, come un marito perfetto>>
il suo sguardo si alzò dalla mia pancia semi piatta al mio viso.
Mi guardò stupito e con la bocca aperta.
<< sempre se la proposta è ancora valida>> dissi ridacchiando
Mi guardò per minuti che mi sembrarono interminabili poi si riprese.
<< è un si?>> chiese con un sussurro
<< è un si amore>>
mi si buttò addosso cercando di non schiacciarmi e mi baciò dappertutto
<< se è un sogno non svegliarmi mai>>
Risi e continuai a baciarlo intensamente per poi fare l'amore poco dopo.
Pov Dilan
ed eccoci qui, sono passati due mesi e mezzo, la mia bellissima ragazza è quasi al quarto mese di gravidanza e tra poco scopriremo se stiamo aspettando un maschietto o femminuccia.
ma adesso vi spiego meglio cosa è successo in questi mesi.
alison, ha risolto con i suoi genitori, o meglio, ha risolto in parte con sua madre,con suo padre non ha nemmeno voluto parlare, e non la biasimo, hanno cercato di venderla e l'unica che realmente si è opposta è stata sua mamma, che ha cercato di trovare una soluzione, anche quando non c'era, al contrario quando siamo andati a parlarci il padre si è sempre mostrato indifferente e contento della sua scelta.
siamo rimasti a casa della mamma di alison una settimana circa, fortunatamente suo padre era in viaggio per lavoro, le abbiamo confessato che da lì a pochi mesi sarebbe diventata nonna, e non potete nemmeno immaginare la reazione che ha avuto.
*flashback*
<<pronta?>> chiesi prendendola per mano
<< sono agitata>> cercò di sorridere.
<< non ti preoccupare, tua mamma arriverà a momenti e ne sarà felice>>
<<ragazzi? c'è qualcuno>> sentimmo una voce provenire dal piano di sotto.
<<parli del diavolo e spuntano le corna>> disse ridendo lei e iniziando a scendere le scale con me dietro.
<< ciao mamma>>
<< eccovi qui ho fatto la spesa sta sera facciamo la pizza oppure se vuoi dilan facc->>
<<abbiamo una cosa per te>>
<< che cosa succede ragazzi?>> chiese guardandoci attentamente e posando la spesa sul tavolo
<< è un regalo, ora aprilo>> dissi sorridendo e porgendole un pacchetto.
ci guardó ansiosa e poco dopo iniziò a scartare il pacchetto.
<<che cosa è?>>
<< apri mamma e vedi su>>
<< perché tutto questo?>>
<< mamma apri e basta>> disse ridendo la mia ragazza. finalmente riuscí ad aprire il pacchetto e ad estrarre il ciuccio che era all'interno.
<<tanti auguri nonna>> disse andando ad abbracciarla alison.
<< cosa?>>
<< oh mio dio non ci credo, diventerò nonnaaa, dobbiamo organizzare una mega festa poi andremo a fare subito shopping al mio nipotino non deve mancare nulla poi->> continuò con gli occhi pieni di lacrime.
<< va bene mamma basta>> la interruppe

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