capitolo 10

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POV Dilan
<< che cosa?>>
<< il nostro bambino non avrà un padre>>
continuò piangendo adesso disperatamente.
<< sei incinta?>>
<< si ti prego aiutami>>
Come se fosse una visione mi immaginai Alison incinta, con un grosso pancione e un sorriso dolce in viso, feci segno a Billy di rintracciare la chiamata.
<< dieci minuti e sono da te>>
nel frattempo sul monitor comparve l'indirizzo e scesi di corsa in garage a prendere l'auto
<< grazie non ti ringrazierò mai abbastanza>>
<< lascia perdere ora dimmi sei ferita da qualche parte?>> chiesi aprendo il cancello di casa e mettendo il telefono in vivavoce
<< no per il momento non sono ferita ma credo di avere il naso rotto, sta sanguinando da troppo tempo>>
<< va bene non ti preoccupare stai tranquilla poi andremo in ospedale>>
<< io però non mi sento molto bene>>
<< Jessica devi resistere mancano cinque minuti>>
<< mhh non lo so Dilan>>
<< Parlami di qualcosa, a che mese sei?>>
<< al terzo>>
<< wow, sapete già cosa è?>>
<< maschietto come voleva Tom>>
<< menomale, da quanto state insieme voi?>>
<< da un anno e mezzo>>
<< perché non mi hai detto nulla Jessica?>>
<< tuo nonno mi minac->>
non finì la frase che sentì solo rumori, urla, poi uno sparo.
trovai la casa e scesi subito, entrai dall'entrata secondaria che sapevo ci fosse, scesi le scale e raggiunsi la cantina, estrassi la pistola e mi feci avanti, trovai la stanza in cui la ragazza era rinchiusa, e da essa provenire dei lamenti.
Esitai un attimo, se fossi entrato e li e fossero stati più di cinque sarei morto sicuramente.
Entrai e notai solo il signor. Jeskom, il padre di Jessica che la prendeva a calci nel ventre, insultandola mentre lei con le mani cercava di ripararsi il più possibile e piangendo.
Gli arrivai da dietro e gli puntai la canna della pistola sulla nuca.
<< guarda guarda la puttana ha chiamato rinforzi>>
<< io ci penserei bene a che dire fossi in te>>
<< cosa? chi sei>>
<< ma come signor Jackom non mi riconosce?>> lo feci girare con un braccio finché non me lo ritrovai di fronte.
<< Dilan ma io>>
<< meglio se stia zitto>>
<< non è come credi veramente io>>
sparai un colpo alla gamba che lo fece urlare e accasciare per terra.
<< forse non ha capito che deve stare zitto>>
<< prendi quella puttana e portala via perché vi giuro che se vi trovo vi ammazzo>>
<< credo proprio che sarò io a fare il contrario>> un colpo secco alla testa lo fece zittire.
Misi la pistola nei pantaloni e mi accovacciai vicino alla ragazza prendendola in braccio.
<< Dilan il bambino>>
<< stai tranquilla ora andiamo a casa>>
<< lui, lui non può morire>>
<< non morirà>>
<< chiama Tom per favore, ha bisogno di sapere>>
uscito dalla villa aprì la macchina e l'adagiai in macchina mettendole anche la cintura.
Le passai il telefono e mi accorsi che la spalla perdeva sangue, mi allarmai.
<< ti ha sparato?>>
<< si >>
<< cazzo cazzo>> partii subito e chiamai Mike.

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