capitolo 24

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POV Dilan
Stavo spiando un mio nemico che mi aveva rubato enormi quantità di droga quando il vibrare del mio telefono mi distrasse, mi allontanai di lì per non essere scoperto e risposi, era il dottore, oggi avremmo scoperto la verità.
<< pronto>>
<< salve signorino, mi dispiace disturbarla, ma io sono qui e non c'è nessuno>>
<< avverto subito la domestica di aprirle il portone>> dissi
<< non credo lei abbia ben capito, qui non c'è nessuna ragazza>>
<< impossibile, sto arrivando>>
in dieci minuti ero alla villa, lo salutai con un cenno del capo e salì le scale, estrassi la chiave della camera dal pantalone e l'aprì.
A dir la verità avevo una brutta sensazione.
Entrai dentro ma di lei nessuna traccia, la chiamai più volte e provai ad entrare in bagno ma era chiuso e la luce accesa, pensai si stesse lavando e per avere la sua privacy si fosse chiusa dentro, mi accomodai sul letto e dissi al medico di scendere che appena fosse stata pronta sarei andato a chiamarlo.
Aspettai quasi venti minuti dopodiché persi la pazienza e iniziai a bussare alla porta.
<< Alison è arrivato il dottore apri>> nessuna risposta arrivò
<< Alison>> provai a chiamarla dinuovo
<< se non mi rispondi butto giù la porta>>
<< Alison>> dissi nuovamente
<< vaffanculo>> sfondai la porta ed entrai ma dentro il bagno non c'era nessuno, non è possibile non è possibile
<< cazzo>> urlai prendendo a calci la porta ormai caduta.
Quella piccola stronzetta era riuscita a scapparmi ancora, ma perché? e come? mille domande mi frullavano in mente, ritornai in camera e mi guardai attorno, la finestra era socchiusa, guardai l'albero e poi nuovamente per terra, incredulo corsi di sotto, ai piedi del pino trovai la sua collanina, non ci potevo credere.
Corsi nel mio studio a guardare le telecamere.
La vidi, con molta agilità scese dall'albero e poi corse via, sapevo dove fosse andata, quindi mi recai li, incazzato come non mai.
Arrivai davanti alla casa e suonai il campanello, dopo poco un ragazzo mi venne ad aprire, feci un sorriso cattivo e dopo averlo spintonato entrai in casa.
<< si può sapere chi sei e perché sei in casa mia?>> chiede il riccio davanti a me
<< vedi..>> dissi sedendomi sul divano vicino ad un bambino
<< voi avete qualcosa che mi appartiene e non me ne andrò di qui finché non mi sarà ridato>>
<< sarebbe a dire?>>
<< lo sapete benissimo>>
<< senti io devo andare a lavorare legalmente al contrario tuo, non ho tempo da perdere, non abbiamo nulla di tuo>>
<< bene bene, allora vedo che sai chi sono>>
mi avvicinai al bambino che stava giocando con una macchinina rossa
<< ciao piccolo tu chi sei?>>
<< mia cugina mi ha detto di non parlare con gli sconosciuti>> disse allontanandosi da me
<< e dimmi come si chiama tua cugina?>> il bimbo non rispose e accennai un sorriso.
Dalle scale scesero altri quattro ragazzi a petto nudo, cosa che mi fece stringere i pugni, so che lei è stata qui.
<< chi siete voi?>> chiesi alzandomi dal divano
<< chi sei tu e che ci fai a casa nostra>>
<< chi sono io non ti deve importante sono qui perché c'è qualcosa di mio che dovete ridarmi>>
<< cosa dobbiamo rida->>
<< no Samu Leli ha detto che non dobbiamo parlare con gli sconosciuti>> disse il bambino
<< vieni con me>> disse uno dei ragazzi prendendo il bambino e portandolo su
<< cosa avremo noi di tuo?>> chiese ridendo
<< la mia ragazza>>
<< la tua ragazza?>>
<< si proprio tua cugina Alison>>
<< bhe non è qui>>
<< non ti credo, non è un problema allora se controllo giusto?>>
<< assolutamente vai pure>>
iniziai a salire le scale ed entrare nelle camere e nei bagni, perlustrai anche sotto i letti ma nessuna traccia di lei, entrai nell'ultima camera e sentí il suo profumo, entrai in bagno e mi girai attorno, il mio occhio cadde nel cestino, dove c'era la scatola di un test di gravidanza, ma di lei nessuna traccia, controllai ancora e poi uscì da quella casa senza salutare nessuno.
Devo trovarla, sto letteralmente impazzendo

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