capitolo 14

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POV Dilan
Dopo aver parlato con mio padre e aver pianificato tutto nei minimi dettagli siamo andati a parlare con Billy, che partirà con noi tra tre giorni.
Scendendo in sala trovai il medico.
<< quindi come sta?>>
<< la ragazza sta bene, sono riuscito ad estrarre il proiettile senza causare ulteriori danni, lo stesso però non posso dire del bambino, ha rischiato molto e se fa altri sforzi senza stare a riposo potrebbe perderlo.>>
<< va bene>>
<< le ho somministrato dei farmaci da prendere, in questo momento l'anestesia dovrebbe essere quasi conclusa e si dovrebbe risvegliare da qui a poco, le consiglio di andare a trovarla se posso permettermi di suggerirle>>
<< si ora vado subito>>
<< va bene se non ha altro da chiedermi io andrei via>>
<< mi garantisce che il bambino sta bene?>> chiesi nuovamente per assicurarmene.
<< mentirei se le dicessi che il rischio che la ragazza ha corso di perderlo era poco, l'89% delle volte il feto purtroppo muore, il suo bambino è stato davvero fortunato, e mi spiace ammetterlo ma se foste arrivati anche solo cinque minuti dopo non sarebbe sopravvissuto. Ma ora basta chiacchiere vada a vedere come sta la sua fidanzata e non la lasci sola.>> concluse facendomi un sorriso.
<< no, penso lei abbia frainteso alla grande, è solo una mia vecchia amica che mi ha chiamato nel momento del bisogno, il suo ragazzo dovrebbe arrivare a momenti>>
<< mi scusi non lo sapevo, come già anticipato prima, se aveste qualche problema, che riguardi la ragazza o altro potete chiamarmi, anche di notte, sarò da voi il prima possibile.>>
<< la ringrazio>> dissi e lo salutai con un sorriso,andai alla ricerca di Jessica.
Sono stronzo, egoista, cinico e tanto altro, ma l'educazione e il rispetto sono fondamentali e vengono prima di tutto.
Entrai nella stanza e la trovai ancora addormentata sotto l'effetto dell'anestesia.
il mio telefono squilló, questa volta caso strano controllai chi mi stesse chiamando,era l'inserviente.
Cosa mai dovrà dirmi l'inserviente?
<< signorino Blaj?>>
<< si mi dica>>
<< la disturbo perché qui c'è un ragazzo insistente che dice di dover entrare>>
<< gli chieda il nome>>
<< si un attimo>>
<< afferma di chiamarsi Tom e dice di essere qui per la sua fidanzata>>
<< lo lasci passare e lo porti in salone sto arrivando>>
<< va bene signorino>>
chiusi la chiamata e cercai di uscire dalla porta, finché una voce non mi fermò.
<< Dilan?>>
mi girai a guardarla << si?>>
<< grazie, so che il bambino sta bene e questo è solo grazie a te>>
<< l'ho fatto solo per il bambino, non montarti la testa, io e te non avremo più nulla a che fare>>
<< una volta guarita non mi vedrai più se è questo che vuoi>>
<< si è proprio quello che voglio, e quando riporterò a casa Alison, perché la riporterò a casa, ti scuserai anche con lei, e non penso accetterà le tue scuse molto volentieri.>> sputai acido e cattivo
<< non c'è bisogno che mi tratti così ti ripeto che era tuo nonno che mi obbligava a chiamarti e a fare tutte quelle cose>>
<< non me ne frega niente, per colpa vostra ora la mia fidanzata è lì fuori da sola chissà dove senza di me, con tutti i ragazzi intorno, ti sembra poco? e se ti devo dire la verità non so nemmeno se stiamo ancora insieme dato che il vostro comportamento meschino e infantile l'ha mandata via da me>> urlai gelido contro di lei, le caddero delle lacrime che le bagnarono le guance, ma a me non fregava nulla.

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