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Y/n era finalmente fuori dalla foresta.
Scappata per rabbia di essere stata rinchiusa come un cucciolo e offesa per essere stata messa da parte senza un minimo segno.
Si sarebbe vendicata nel più stupido e pericoloso dei modi, ma lo avrebbe fatto solo quella volta, come per dire al suo adorato Alpha che poteva cavarsela da sola.
<Dove cazzo è la casa Lee?> piagnucolò stringendosi nella giacca scolastica. A terra era ricoperto di neve per la fine di novembre, a giorni sarebbe stato anche il suo diciottesimo compleanno.
Amava il freddo ma non in quelle situazioni. Si fermò ad un incrocio, prese il cellulare e chiamò Jisung ma l'amico non risponse, non c'era campo.
<Y/n? Che ci fai qui fuori tutta sola?> la voce dolce di Eunnun le fece venire la pelle d'oca. Sperò con tutta se stessa che la minore non fosse accompagnata dal suo Alpha ma non fu così.
Si girò lentamente incrociando gli occhi blu dell'Alpha. Stava sorridendo mentre la guardava, non distolse lo sguardo.
<Salve signorina Bang come mai fuori la foresta da sola?> chiese Hyunjin.
<I-io stavo andando a studiare da Jisung ma visto che non poteva dovevo tornare indietro, tra poco arriverà a prendermi Chris.> gli occhi dell'Alpha s'illuminarono.
<Chris? Chiami di già il tuo Alpha per nome, interessante.> ammiccò ma Y/n non ebbe una bella sensazione.
<Vieni con noi ti accompagneremo a casa.> esultò Eunnun al contrario di Y/n che tremò al sol pensiero di stare un minuto di più da sola con quell'Alpha.
<Stanno venendo a prendermi non preoccupatevi.. Mi hanno chiamato pochi secondi prima che arrivaste.> mostrò il cellulare e a quel punto Hyunjin distolse lo sguardo dal suo viso per guardare l'oggetto, sorrise divertito.
<Non hai campo.> rise e Y/n arrossì per la figuraccia appena fatta.
<Stanno venendo a prendermi.> ripeté questa volta con tono duro guardando entrambi.
<Ma Y/n..> Eunnun rimase male dal comportamento duro della maggiore.
Hyunjin alzò gli occhi al cielo ed uscì dall'auto, fece velocemente il giro dell'auto e prese con poca delicatezza il braccio della Omega.
A quel contatto entrambi ebbero un brivido lungo la schiena. Y/n tentò di staccarsi ma l'altro aprì la portiera e forzò Y/n a sedersi accanto alla compagna.
<Ti accompagno a casa, tranquilla non ti rapirò.> chiuse la porta e si rimise al posto del guidatore.
<Sarà un bel viaggio Y/n.> l'abbracciò l'Omega senza che l'amica, rigida, ricambiasse.

<Signor Bang, Y/n è a casa, è stata accompagnata da qualcuno.>
<Chi?> ringhiò Christopher mentre ritornava indietro.
<Ha detto che glie lo avrebbe detto lei appena ritornava.> spiegò la signora Fang per poi riattaccare.
Christopher entrò in casa e subito l'odore di bacche lo riassicurò ma non lo calmò, affatto.
<Y/n?> chiese alla signora Fang.
Senza che parlasse, indicò il piano di sopra. Fece cenno con la testa e salì le scale dritto alla camera della minore, dove il suo odore si faceva più intenso.
Spalancò la porta e vi entrò sbattendola con rabbia anche quando la chiuse.
Y/n era seduta composta sul letto, lo sguardo basso, giocava nervosamente con le dita.
<Perché sei scappata?> non aveva mai sentito quel suo tono di voce. Era un misto tra preoccupato, infuriato e deluso.
<Volevo andare da Jisung.> mormorò subito.
<Ti avevo detto che non potevi andarci.> stava cercando di trattenersi.
<Non mi hai detto il motivo, non me lo dici mai.> alzò lo sguardo, gli occhi d'orati incontrarono quelli azzurri dell'Alpha.
<Non hai il diritto di sapere tutto di tutti.> ringhiò.
Quella frase colpì con dolore il petto di Y/n, in poche parole era nulla.
<Jisung è mio amico e Minho è mio fratello... Dunque posso sapere il perché, come e quando.> la sua voce tremò, deglutì cercando di non dare a vedere la delusione.
<Non ne hai comunque il diritto.> strinse la mandibola.
<Perché sono un'Omega giusto?> fece un sorriso che tutto sapeva tranne di felicità. <Un'Omega di merda come dice mio fratello, voi Alpha alla fine siete tutti uguali.> scostò le coperte infilandoci le gambe scoperte dalla veste di notte.
<Cosa stai insinuando Y/n?> si accigliò Christopher confuso.
<Chiedilo a lui, tu hai il diritto di sapere io no. Buonanotte signor Bang.> gli diede le spalle coprendo il corpo infreddolito.
Christopher rimase senza parole, si avvicinò al letto ma non la sfiorò neanche, rimase a guardare la sua schiena coperta. Non gli aveva ancora detto cosa aveva fatto durante la sua scappatella, se aveva incontrato qualcuno. Gli diede le spalle ed entrò nel bagno della minore, cercò i suoi vestiti ma la cesta era vuota. Uscì velocemente dalla stanza della minore incontrando Baeky, le prese entrambe le spalle guardandola dritta negli occhi.
<Dimmi che non hai ancora lavato i vestiti di Y/n ti prego.> sentì il cuore battere all'impazzata.
<N-no sono in lavanderia.> battè le palpebre presa alla sprovvista.
Christopher la piantò lì da sola, ferma e ancora confusa, camminando veloce nel corridoio del piano di sotto, arrivando alla porta della lavanderia.
La spalancò e velocemente si fiondò nella cesta poggiata su una delle lavatrici, scavò all'interno fino a trovare la divisa di Y/n. La mise sotto il naso aspirando, sentiva odori misti, cocco, pino, corteccia di quercia, una leggera puzza di fumo da gasolio e legno misto a tabacco. Conosceva quell'odore. Strinse tra le mani la divisa imprecando sottovoce.
Corse con furia fuori dalla lavanderia e ritornò in camera della Omega, non gli interessava che stesse dormendo doveva dirglielo all'istante.
<Y/n svegliati.> le scosse il braccio cercando di contenere la forza o probabilmente lo avrebbe staccato per quanto fosse fragile.
Y/n aprì gli occhi arrossati per le poche lacrime che aveva versato prima di addormentarsi, lo guardò confuso.
<Cosa c'è ancora?> sbuffò mettendosi seduta.
<Con chi cazzo sei stata? Chi ti ha accompagnato a casa?> sventolò la sua divisa per poi buttarla sul letto.
<Lo sai già.> guardò la divisa rabbrividendo al ricordo.
<Dimmelo dannazione Y/n!> alzò la voce questa volta e Y/n sobbalzò.
<Hwang Hyunjin e Eunnun.> sentì di nuovo un nodo stringersi in gola, il labbro inferiore tremò mentre gli occhi pizzicavano. Si morse il labbro e abbassò la testa guardando le lenzuola.
<Cazzo Y/n come devo dirtelo che devi stare lontana da lui?> sbraitò agitando le mani.
<Lo so già, hanno qualcosa che non va quei due.> controllò a malapena il tono di voce.
<Spiegati!> si mise a camminare avanti e indietro.
<Eunnun alla Abbey era molto più timida ed introversa, da quando è con lui invece sembra tutt'altra persona. Vive in un mondo tutto suo, il suo odore non è cambiato come cambiano quelli che hanno l'imprinting.> lo guardò negli occhi. <Non è la sua mate ne altro, ha sono adottato Eunnun per farci dei cuccioli.. E lei è felice di questo, pensa solo alle parole del suo Alpha, come se fosse legata a lui con un'incantesimo.> Christopher si passò una mano tra i capelli. <Avevo già intenzione di allontanarmi da lei.. Hyunjin mi mette i brividi.> ammise in fine.
<Avevo paura che lo capissi troppo tardi.> tirò un sospiro di sollievo ed iniziò a calmarsi. Si sedette ai piedi del suo letto guardando il suo labbro inferiore catturato tra i denti.
<Quello che succede a Eunnun purtroppo è stato molto comune ai tempi della Prima Guerra Omega. Quando gli Alpha comprano o adottano i loro Omega senza che abbiamo l'imprinting e avviene il legame.. È come se lo stato dell'Omega cambiasse, come se fosse drogato, l'effetto varia molto dall'Omega e quando inizia a svanire ogni Alpha è costretto a riprendere il legame o l'Omega può ricontorcerglisi contro.> spiegò.
<Quindi... Eunnun ha già subito un legame?> battè gli occhi e Christopher annuì.
<Potrebbe aver avuto il suo legame senza il rapporto il che è ancora più doloroso da parte dell'Omrga.>
<Ma è ancora un cucciolo.> si morse per l'ennesima volta il labbro trattenendo le lacrime.
<Lo stato non incrimina un tutore Alpha quando sceglie di adottare.> sospira. <Lui voleva te, ho dovuto combattere per averti o saresti stata della persona sbagliata.>
Si girò verso di lei prendendole dolcemente il viso tra le mani, le accarezzò il suo labbro inferiore gonfio.
<Perché mi voleva?> mormorò e i suoi occhi incrociarono quelli dell'Alpha.
<Perché sei l'unica Omega dopo una lunga ascendenza di soli Alpha.> sospira. <si dice che gli Omega discendenti da soli Alpha o Alpha purosangue siano di sangue pregiato e molti Alpha tentano di rapirli e sperimentare su di loro.> le baciò dolcemente il labbro inferiore.
<Ecco perché non fanno donare il sangue agli Omega? A meno che non sia un familiare?> chiese curiosa.
<Anche, beh il sangue Omega può servire anche agli Alpha e Beta, avete tutti lo stesso gruppo sanguigno mentre noi Alpha non possiamo passarlo a voi e nemmeno i Beta. Siete troppo deboli per il nostro sistema.> le accarezzò ancora il labbro gonfio. L'altra annuì e poggiò lei le labbra dulle sue trascinandosi sulle sue gambe per poter approfondire il bacio.
<Dormi con me?> mormorò a fior di labbra. L'altro come risposta la ribaciò stringendola al petto mentre le mani finivano sotto la veste da notte, dando aria al fuoco che iniziava ad ardere dentro di loro.

Omega XY - Bang Chan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora