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Christopher camminava avanti e indietro per l'ufficio, la sua Omega era sparita da due giorni e nessuno aveva visto niente a quella dannatissima festa. Ma l'Alpha sapeva chi era il responsabile ma per la legge non c'erano prove come telecamere o registratori o ancora testimoni.
Aveva avvertito Minho la sera stessa, l'Alpha aveva aspettato la mattina dopo per chiamare la polizia ma nessuno aveva più notizie di Y/n da quella notte.
Jisung al saperlo era scoppiato a piangere, Felix era costretto a letto per i continui capogiri. Non aveva ancora detto nulla a nessuno della gravidanza tranne a Christopher che in quel momento non aveva tempo di pensare al minore.

Y/n si svegliò stordita, la stanza era buia e i vestiti che indossava erano scomodi. Tastò nell'oscurità i dintorni accanto al corpo e vi trovò delle lenzuola, ma non odoravano di pino come quelle di casa sua. Cercò di alzarsi dal letto ma il suono metallico di catene ed un peso alla caviglia confermò di non essere a casa. Iniziò ad agitarsi e si alzò di scatto dal letto camminando alla cieca fino a sbattere contro una poltrona polverosa. Gemette massaggiandosi il ginocchio dolorante. Non vedeva nulla.
<Aiuto... AIUTO!> urlò a squarciagola ma nessuno la sentiva, fuori sentiva altri rumori che potevano benissimo coprire le sue grida.
Sentì gli occhi riempirsi di lacrime cercando di ricordare l'ultima cosa che aveva fatto, con chi aveva parlato e con chi era, ma nulla non ricordava nulla.
<Fatemi uscire di qui vi prego.> mormorò con voce tremante.
Poi una voce nella sua testa seguito da un flashback.

<Y/n? Possiamo parlare?> la voce di Eunnun la fece sobbalzare.
Era alla festa di un amico di Christopher, era uscita con Felix e gli aveva rivelato di essere in attesa poi erano rientrati e era appena dietro Felix. Quest'ultimo nel vedere di nuovo Hwang Yeji gli fece ribollire il sangue, aumentò il passo lasciandola indietro. Le scarpe alte di Y/n non le permettevano di avanzare in modo più veloce.
<Ehm facciamo presto, il mio Alpha mi cerca.> sorrise appena.
<Sicuro!>

Poi non ricordava altro, il vuoto totale. Iniziò a preoccuparsi per la minore eppure su di se non aveva il suo odore.. Su di se sentiva un odore ferreo, del sangue!
In quel momento realizzò che una parte, dietro la testa le pizzicava. Testò con la mano e sentì delle croste di sangue essiccate. Era stata colpita alle spalle tanto forte da farla svenire.
Ritornò sul letto o qualsiasi cosa fosse, aspettando l'arrivo di qualcuno.
I minuti sembravano ore al buio, Y/n non si dava pace, qualcosa dentro di lei iniziava a colpire forte, poteva essere il cuore ma Y/n sentiva qualcosa di diverso, come se il suo animale interiore iniziava a svegliarsi e a dirle qualcosa ma Y/n non sapeva cosa!
Y/n ricordò una cosa al riguardo, in uno dei vecchi libri che lesse degli umani settimane prima, ricordò che uno dei primi scienziati, Further Waltzker* un tedesco egocentrico disse: "Ogni Omega ha dentro di se un animale, una furia o un mostro. Non lo si sentirà nei momenti migliori, ma nei peggiori esso si libererà e quando lo farà sarà la fine. Gli Omega nel loro animo hanno un aiuto, ciò che un Beta o un semplice Alpha non hanno."
Poteva essere davvero il suo animale?
Y/n scosse la testa dandosi della pazza.
Il rumore di una serratura che si apriva con uno scatto, distolse Y/n dai suoi pensieri, poi una luce tanto brillante da accecare gli occhi sensibili di Y/n.
Stare troppo tempo al buio rese i suoi occhi molto più sensibili di quanto fossero già.
<Oh vedo che sei sveglia piccola Y/n.> la voce calma di Hyunjin la fece rabbrividire.
Aprì gli occhi abituandosi finalmente dalla luce che filtrava dal soffitto?
Ora che era tutto illuminato poteva capire che era in una botola. Era un piccolo stanzino con un letto, un mini armadio, un gabinetto e un lavandino, tutto pulito ma somigliante ad una gabbia per topi.
<Che ci faccio qui?> tremò guardando finalmente l'Alpha che reggeva tra le mani un vassoio contenete riso, frutta e un bicchiere di latte.
<Non lo noti da sola zuccherino? Eppure pensavo fossi sveglia.> rise posando il vassoio sul minuscolo tavolino accanto all'armadio.
<Perché mi hai rapita?> si morse il labbro cercando di non scoppiare a piangere.
<Non voglio farti del male Y/n.> si sedette accanto a lei scostando dalla sua fronte una ciocca di capelli fuoriuscita dal codino.
<Me lo stai facendo già.> mormorò scostandosi dal suo tocco.
I suoi occhi azzurri ormai non facevano più effetto a Y/n, per lei gli unici occhi che riuscivano a farle provare sensazioni meravigliose, sicurezza e protezione erano solo quelli di Christopher, il suo Alpha.
<Non temere ti ci abituerai. Più tardi Eunnun verrà e ti aiuterà a cambiarti.> le bloccò il viso con due dita e le lasciò un bacio sulla fronte per poi alzarsi e salire su attraverso quella botola.
Y/n scoppiò a piangere, si alzò dal letto cercando alla cieca l'interruttore che aveva visto prima, e fortunatamente lo trovò, la stanza ritornò illuminata ma il sorriso di Y/n rimase spento, così come la luce nei suoi occhi e il suo appetito.

Omega XY - Bang Chan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora