Ricordi

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Levi's pov

{...Flashback quattro anni prima...}

Sto pulendo il pavimento della cucina quando Farlan entra in casa con il fiatone, tenendo in mano un sacchetto pieno di pane e frutta.
Chiude la porta e appoggia tutto sul tavolo.
"Oggi sono riuscito a procurarmi solo questo. È poco, ma dovrebbe bastarci per i prossimi due giorni."
"Hai preso il the?"
"No.. Purtroppo il mercante di spezie non era da solo oggi. Alla sua bancarella, oltre a lui, c'erano altre due persone che gli davano una mano. Non sono riuscito a rubargli niente."
"Tsk..."

Ripongo la scopa al suo posto e indosso il dispositivo che avevamo rubato tempo fa ad una squadra di gendarmeria in ricognizione.
"Dove vai?"
"A prendere il the.."
"Puoi sopravvivere anche senza the per un giorno, lo sai?"
Mi giro e lo fulmino con lo sguardo dopo quello che ha detto.
"Ok ok... andiamo a prendere questo maledetto the della vita!"

Farlan stava per indossare a sua volta il dispositivo, ma lo blocco.
"Vado io, tu resta!"
"Ma in due sarà più semplice!"
"Posso farcela da solo, tu finisci di pulire."
Sento Farlan sbuffare mentre esco di casa.

Aziono il dispositivo e parto in direzione del mercato.
Atterro in una via secondaria e mi avvicino furtivo, fermandomi sull'angolo, guardando la via principale.
Poco più in là c'è la bancarella delle spezie e il mercante che parla con due signore.
Ora è da solo.
Approfitto di questo momento e passo all'azione.

Cammino velocemente e mi affianco vicino al tavolo con sopra tutte le spezie di vario tipo. Individuo il the nero e, senza fermarmi, lo prendo nascondendolo subito sotto la maglia.
Fatti cinque passi, però sento una voce che mi urla contro.
"Ehi tu, ragazzino!!! Lascia subito quello che hai rubato!"
Non mi ero accorto che davanti a me stava arrivando il figlio del mercante; ovviamente aveva visto tutta la scena.

Incomincio a correre ed entro in una
strada stretta e poco trafficata. Il figlio e un altro ragazzo iniziano a inseguirmi.
Continuo per quella via e solo dopo mi rendo conto che è un vicolo cieco.
Mi giro e vedo i due avvicinarsi sempre di più.
"Sei in trappola e ora che vuoi fare ladruncolo?"
"Tsk..."
Aziono il rampino e sfreccio sopra le loro teste, seminandoli in tre secondi.

Atterro su un tetto e aspetto che la situazione si calmi. Non voglio rischiare di essere seguito e che scoprano dove vivo.
Mi siedo per terra e appoggio la schiena sul cornicione.

"Ehii! Stai attenta ragazzina!!"
"Mi scusi..."
Mi giro e guardo in basso. C'è una piccola piazza, con pochissime persone, una fontanella e qualche panchina. Deve essere uno dei pochi posti tranquilli e poco conosciuti di questo luogo.
Una ragazza, con in mano un libro, si è seduta sulla panchina vicino allo specchio d'acqua.

È girata di profilo e i suoi capelli corti, tagliati a caschetto di colore rosso, coprono il suo volto; ciò attira la mia attenzione.
Ha indosso dei semplici pantaloni neri un po' sgualciti, delle ballerine e una maglietta azzurra rimborsata dentro i calzoni. Questo fa risaltare il suo seno prosperoso.
Mi giro e guardo il terreno sopra di me.
Mi sento le guance un po' accaldate.
Ma che cazzo mi succede??
È solo una mocciosa che sta leggendo!

Mi alzo per ripartire verso casa, ma volevo guardarla di nuovo prima di andarmene, anzi dovevo.
Mi volto e noto che si è girata verso una ragazzina con i codini.
Ora riesco a vederla perfettamente. I suoi occhi e il suo sorriso sono magnetici e così perfetti. Non riesco a togliergli gli occhi di dosso. Non ho mai provato così tanta curiosità verso un essere umano.

Si gira e, prima di riconcentrarsi sul libro, si sposta i capelli dietro le orecchie mostrando anche il suo profilo.
Quel gesto fa riaffiorare nella mia mente un ricordo che pensavo di aver perduto per sempre.

Insieme... Per sempre!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora