Gigante femmina

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Levi's pov

È sera e domani mattina usciremo dalle mura.
Il comandante Erwin ci ha illustrato il piano nel dettaglio; dobbiamo assolutamente rispettare la tabella di marcia o potrebbe non funzionare.
Hangie ha spiegato alle reclute e a tutti gli altri che parteciperanno alla missione dove saranno disposti e quale formazione mantenere.
Loro non sanno, però, il vero obiettivo della spedizione.
Erwin ha deciso di dirlo solo a poche persone, così che fosse sicuro che nessuno esterno a noi venisse a sapere del piano.

La mia squadra si troverà esattamente al centro della formazione.
È il posto più sicuro per noi, per Eren... per Fede.
A pensare a lei mi sale l'ansia e non mi sento per niente tranquillo. Forse perché è la prima missione che affronta fuori dalle mura dopo l'incidente di Trost.
Sono seduto sul lato del letto con i gomiti appoggiare alle ginocchia.
Sto cercando di calmarmi, ripetendo a me stesso che andrà tutto bene.
Ho talmente tanto caldo che ho solo i pantaloni della tuta addosso.
Abbasso la testa, nascondendo la faccia tra le mie mani.

Improvvisamente sento Fede abbracciarmi da dietro e le sue labbra cominciano a lasciarmi dei dolci baci sul collo e sulle spalle.
Sospiro rumorosamente.
Fede: "Domani farò tutto quello che mi dirai, senza replicare, e non mi allontanerò da te. Puoi star tranquillo, ok?"
Dovevo aspettarmelo che aveva capito cosa mi turbava.
Tiro su la testa e mi giro a guardarla.
Levi: "Me lo prometti?"
Lei mi sorride e appoggia una mano sulla mia guancia, mentre annuisce.
Fede: "Si!"

La stringo a me più forte che posso e poi, prima di sciogliere quell'abbraccio, la bacio.
Fede: "Meglio andare a dormire presto ed essere pronti per domani."
Annuisco e, mentre lei si sistema sotto le coperte, spengo le luci.
Mi sdraio e cerco di addormentarmi, ma la mia testa continua a ripetere all'infinito il piano. Guardo il soffitto e immagino varie soluzioni se qualcosa dovesse andare storto.

Non riesco a chiudere occhio, ma questa non è una grande novità per me.
Non so quanto tempo è passato da quando ci siamo coricati, ma sicuramente sarà più di un'ora.
Mi giro e guardo Fede che dorme sul fianco rivolta verso di me.
È così bella che mi blocca il respiro anche quando dorme.
Vorrei avvolgerla tra le mie braccia, ma mi limito a sfiorarle la guancia con un dito per paura di svegliarla.
Le prendo delicatamente la mano appoggiata sul cuscino e mi metto sul fianco, senza staccare gli occhi dal suo viso.
Levi: "Ti amo..."

Lo sussurro.
Rimango ancora qualche minuto a fissarla, dopodiché mi concentro sul suo respiro che, in qualche modo, mi aiuta a conciliare il sonno. Sento le palpebre sempre più pesanti fino a quando chiudo gli occhi.

Nel cuore della notte, però, mi risveglio.
Fede inizia a muoversi a scatti mentre dorme e si stacca dalla mia mano.
Sento il mio cuore voler uscire dalla gola.
Mi avvicino a lei, chiamandola.
Come potevo immaginare, non mi risponde.
Sto per abbracciarla quando si alza di scatto a sedere e apre gli occhi.
Ciò mi prende alla sprovvista perché di solito ci mette qualche minuto prima di svegliarsi.
Ha il respiro in affanno, ma realizza subito dove si trova.
Mi metto seduto anche io e le accarezzo la schiena.
Levi: "Ehi, sono qui..."
Fede si gira a guardarmi con gli occhi lucidi.

Mi fissa senza dire nulla.
Levi: "Ancora lo stesso sogno dell'ultima volta?"
Scuote la testa.
Levi: "Vuoi raccontarm..?"
Non finisco di parlare che lei mi interrompe subito.
Fede: "No..."
Sgrano gli occhi. È la prima volta che non mi vuole raccontare cosa ha sognato.
Levi: "Sei sicura?"
Fede distoglie lo sguardo e annuisce guardandosi le mani.
Tiro a indovinare e cerco di rassicurarla.
Levi: "Non mi succederà niente... e neppure a te!"
Fede: "Non ho sognato quello che pensi..."
Le prendo una mano e la stringo forte.
Levi: "Non vuoi proprio dirmelo?"
Fede: "È tutto confuso.. non me lo ricordo bene. Preferisco non pensarci più."
Levi: "Ok.. va bene."

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