Insieme... Per sempre!

Eren

Fede's pov

Apro gli occhi e ci metto un attimo a capire dove mi trovo. Mi alzo e porto una mano alla nuca. Ho un forte mal di testa, e noto che sto perdendo un po' di sangue.
Per quanto sono rimasta incosciente?
Mi guardo intorno e realizzo di essere dentro ad un negozio. Come un lampo mi vengono in mente le ultime cose successe e di Sara.

Corro fuori e, come potevo immaginare, lei non c'è. Vedo solo una grossa macchia di sangue dove si trovava la donna.
Chiudo gli occhi.
Non sono riuscita ad aiutarla.
Forse se fossi stata a pieno delle mie forze, se fossi stata più concentrata e attenta avrei potuto salvarla.
Parto e vado dove avevo lasciato sua figlia e gli altri ragazzi.
Rimango sconvolta da quello che vedo.

Un gruppo di giganti sono circondati intorno alla casa, ormai distrutta.
Non ci sono più neanche loro.
Una lacrima scende sul mio volto, seguita poi da una rabbia assurda.
Inizio ad urlare, sfogando la mia ira. Ovviamente, attiro l'attenzione dei giganti che si girano verso di me. Aziono i rampini e li anniento tutti in poco tempo.

Riatterro sul tetto in ginocchio, guardando per terra.
Hanno bisogno di me? Veramente, Isabel? Forse avevano bisogno di Levi... con lui avrebbero avuto più speranze.
Mi sento terribilmente confusa e il dolore alla testa continua a pulsarmi insistentemente.

Hanno bisogno di te.
Mi rimetto in piedi e mi accorgo che in lontananza ci sono alcuni cadetti riuniti, anch'essi su un tetto.
Mi sembra di riconoscere Mikasa, che sta gesticolando verso gli altri.
Che ci fanno lì?
Mi avvicino a tutta velocità e solo ora noto che stanno per essere circondati da quattro giganti.
Aumento il gas e arrivo giusto in tempo, prima che uno dei titani prende la corvina.

I cadetti si mettono ad urlare e Mikasa si gira pronta ad attaccare, ma io sferro per prima il colpo e poi, con una giravolta, passo al secondo. Mi appoggio sulla testa del gigante che sta cadendo morto e, mantenendo l'equilibrio, riparto appigliandomi alle gambe del terzo.
Salgo e le lame entrano nel suo punto cruciale per poi passare all'ultimo.
Uccido tutti e quattro in poco tempo.
Raggiungo i ragazzi che sono rimasti ad osservarmi mentre ero in azione.

Fede: "Che ci fate qui? Cosa è successo?"
Nessuno mi risponde e dopo qualche secondo a prendere la parola è Mikasa.
Mi dice che hanno cercato di aiutare più civili possibili, ma molti cadetti hanno perso la vita, tra cui Eren.
Spalanco gli occhi.
Lei continua dicendo che, per di più, stanno finendo il gas e che devono andare all'armeria per rifornirsi.
Il problema è che la struttura è invasa dai giganti e stavano pensando ad un piano.
Per il momento l'idea era quella di fiondarsi lì dentro il più velocemente possibile, senza fermarsi.

Mi dice questo tutto d'un fiato, ma io la sto fissando, cercando di capire cosa sta provando in questo momento.
So del legame che c'era tra lei ed Eren, ma sembra non voler dimostrare quello che sta sentendo.
Mi avvicino a lei e l'abbraccio.
Lei rimane immobile. Non ricambia, ma non sta neanche rifiutando il mio contatto.
Mi stacco e la guardo negli occhi.
Riesco a leggere il dolore che sta esplodendo dentro di lei, ma nonostante questo riesce a mantenere il controllo, o almeno sembra.

Mi giro e analizzo la situazione.
Osservo l'armeria e, da qua, conto sette giganti che stanno cercando di arrampicarsi, quattro che sono immobili vicino alla struttura e due che si stanno avvicinando, senza contare quelli di classe più piccoli che da qua non vediamo.
Fede: "Ragazzi.. non ho un'idea migliore. Purtroppo il piano di Mikasa è l'unico fattibile. Sarà difficile, ma, se rimanete concentrati, potete farcela!
Io sono da sola. Vi aiuterò e vi coprirò le spalle più che posso, ma non riuscirò a proteggere tutti. Quindi, per favore, state uniti."
Tutti: "Si, signora!"
Fede: "Entrerete da una delle finestre in alto, dove arrivano solo i giganti più grandi. Io ho ancora abbastanza gas, quindi rimarrò fuori a liberare un po' la zona. Tutto chiaro?"
Tutti: "Si, vice Fede!"
Fede: "Appena il perimetro sarà libero vi raggiungerò. Ora andiamo!"